La Natività del Beato Angelico per il tradizionale Presepe nel campanile di San Domenico. Sabato 7 dicembre alle 17 l’inaugurazione
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- Creato 05 Dicembre 2024
- Pubblicato 05 Dicembre 2024
MANTOVA, 05 dic. - Sabato 7 dicembre alle ore 17 sarĂ inaugurato il Presepe allestito nel campanile di San Domenico dall'Associazione per i monumenti domenicani, d'accordo con il Comune di Mantova, proprietario del campanile stesso.
Un simbolo natalizio di lunga tradizionale e molto amato dai mantovani che in questa edizione 2024 propone l'immagine della Natività della tavoletta (cm 28 x19) di sinistra del cosiddetto "Dittico di Forlì" dipinto dal Beato Angelico, il domenicano fra Giovanni da Fiesole, verso il 1425-30.
Il dittico, oggi conservato a Forlì, Museo Civico di San Domenico, è costituito da due tavolette unite insieme da una cerniera nel mezzo, come un libro. Nell'altra tavoletta, di destra, è dipinta l'Orazione nell'orto. Il dittico fu lasciato alla città di Forlì dall'abate Melchiorre Missirini, appassionato collezionista, originario della città romagnola ma vissuto a lungo a Firenze, dove morì nel 1849. La riproduzione è stata autorizzata dal Museo Civico di Forlì e dal suo direttore, il mantovano dott. Stefano Benetti.
Nella Natività il Beato Angelico rappresenta Gesù Bambino disteso a terra, nudo, circondato da luminosi raggi d'oro e con l'aureola, nella quale è inscritta la croce rossa, di cui sono visibili solo tre bracci, allusiva alla Trinità e alla morte in croce. Accanto al Bambinello, il vecchio Giuseppe è in primo piano, inginocchiato a braccia conserte e ravvolto nel mantello, la Madonna è inginocchiata, a mani giunte, presso la soglia della grotta entro cui stanno il bue e l'asinello, pure inginocchiati, partecipi della sacralità del Natale. Sopra la precaria tettoia della capanna gli angeli blu festeggiano, con le nuvole ai piedi.
Il luogo in cui viene allestito il Presepe è particolarmente caro, per storia e spiritualità , all'Associazione per i monumenti domenicani, essendo il solitario campanile tutto ciò che rimane del grande e importante complesso conventuale di San Domenico (nel 1797 chiuso al culto, ridotto a caserma e poi abbattuto nel 1925) nella cui chiesa fu tumulata Osanna Andreasi nel 1505.
Il campanile, alto circa 30 metri, è l'unica parte rimasta del convento. La costruzione del campanile conosce due fasi distinte. Nella prima (XIII sec.) si innalza la torre quadrata in stile romanico (quella che si vede tuttora); nella seconda, dopo una lunga pausa, si aggiunge la parte apicale costituita da una torretta con cupola e guglia con globo dorato sotto il dominio della croce, oggi non più esistenti.
Il campanile, terminato nel 1466, rimane inalterato per secoli, come si vede nelle stampe antiche, ma viene privato della sua parte superiore alla metĂ del XIX secolo, probabilmente nel momento in cui vengono abbattute le Beccherie di Giulio Romano.
- Il Presepe di San Domenico sarĂ visibile fino a domenica 12 gennaio 2025.
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