Nuovo bookshop del Museo di Palazzo d’Arco: martedì 26 marzo alle ore 11 l’inaugurazione

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Mantova PalazzoDArco SalaBookshop1MANTOVA, 24 mar. - Palazzo d'Arco apre al pubblico una nuova sala, interamente restaurata, destinandola a bookshop del Museo. L'antico ingresso agli appartamenti a piano terra, scelti dalla contessa Giovanna d'Arco come dimora, sarà il nuovo bookshop, in perfetto stile con le sale elegantemente arredate del palazzo.

L'ambiente infatti è impreziosito da sovraporte in legno intagliato e dipinto e dal grande affresco della volta raffigurante Dama con l'unicorno. I restauri, ben tre anni di lavori tra progettazione d'intervento e realizzazione, sono stati condotti, dal Laboratorio di Restauro degli Istituti Santa Paola di Mantova, sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Lodi e Mantova.

In particolare la docente restauratrice Elena Fabbro con il gruppo di allieve si sono occupate del restauro pittorico murario, di quello ligneo delle porte e di quello lapideo perché la sala conserva ancora il suo camino autentico. L'inaugurazione è prevista per martedì 26 marzo alle ore 11 e contestualmente sarà modificato anche il percorso ordinario per il pubblico che, terminata la visita al piano nobile, scenderà dalla seconda scala che arriva direttamente al bookshop.

Con il punto vendita il museo inaugura nuove collaborazioni mantenendo però chiara la sua filosofia: prodotti artigianali di alta qualità in cui si rispettano i valori di creatività e sostenibilità. Accanto alle pubblicazioni sul Palazzo e sulle sue collezioni, libri fotografici in cui gli scatti di Federica Bottoli catturano l'anima degli oggetti, la scelta dei prodotti è stata fatta dando grande risalto al tessile in armonia con il guardaroba antico dei conti d'Arco e con le storie di donne e di famiglia che gli abiti e gli accessori rievocano. Si ricorda infatti che Maria Cantoni, madre della contessa Giovanna, era modista, e che il guardaroba preserva testimonianze uniche di prestigiose sartorie.

Le calze ideate e prodotte in collaborazione con About calze di San Benedetto Po sono il fiore all'occhiello: d'altronde l'arte dei berrettai, che realizzavano prima berrette e poi calzette, affonda le sue radici nella Mantova del 1500. Alle calze si aggiungono shopper e pochette cucite da drittofilo Metatelier per Palazzo d'Arco: capi sostenibili ed etici creati da donne per le donne in un atelier tutto mantovano.

Drittofilo Metatelier nasce come progetto sociale per dare opportunità a donne prive di lavoro, grazie al CAV Centro di Aiuto alla Vita di Mantova - Casa rifugio Casa di Maria Clotilde e alla Caritas; da piccoli laboratori di cucito condotti da sarte italiane si è arrivati alla start up di sartoria eco-chic che mantiene un'attenzione particolare al tema del riuso e dell'upcycling. Molti prodotti sono, infatti, pezzi unici realizzati con eccedenze dell'importante azienda locale Lubiam.

"Per le sarte di Drittofilo sarà veramente un onore poter esporre i propri manufatti in un luogo così ricco di storia, eleganza e creatività, nel ricordo della Contessa Giovanna e della sua grande attenzione e sensibilità alle tematiche femminili" commenta Marzia Monelli Bianchi a cui va il ringraziamento della Fondazione d'Arco.

Infine per i giovani una linea di T-shirt e di tote bag ricamata da Ric-Ama, giovane studentessa che nel lockdown del 2020 ha trasformato il suo hobby in un lavoro. Per tutti coloro che desiderano conoscere di più di queste storie di moda, l'invito è venire a Palazzo d'Arco martedì 26 marzo alle ore 11 per vedere questo magnifico bookshop; a chi farà il suo primo acquisto sarà offerto un omaggio di ricordo.

Il bookshop rispetterà gli stessi orari di apertura del museo: lunedì 9.30-13, martedì 14.30-18 e dal mercoledì alla domenica 9.30-13 /14.30-18.

Martedì 26 marzo, inoltre, il Museo godrà di un nuovo bene da ammirare: si tratta di una prestigiosa specchiera del Seicento, donata dal signor Zacchia Antonio a Palazzo d'Arco per arricchire le sue collezioni. L'antico specchio, di generose dimensioni, con cornice a foglie d'acanto in legno laccato e dorato è stato appeso nella Sala dei Cesari nella palazzina del Falconetto.

"Il signor Zacchia" commenta Italo Scaietta, Conservatore del museo "mi aveva contattato come Presidente degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, esponendomi il suo desiderio. Sono stato felice di indirizzarlo a Palazzo d'Arco perché la bellezza dell'oggetto ben si intona con la storia dell'antica dimora e del suo antico proprietario Annibale Chieppio che abitò la magione agli inizi del Seicento. Ad Antonio Zacchia un sincero grazie".

"Una collaborazione, quella con gli Istituti Santa Paola, duratura e continuativa incominciata nel 2013 con il restauro nella sala delle Vedute architettoniche al piano nobile del museo e che si è arricchita nel tempo con molti interventi alla quadreria e non solo" commenta il Presidente della Fondazione d'Arco, Livio Giulio Volpi Ghirardini "un'esperienza didattica proficua per gli studenti del Laboratorio di restauro e del Corso quinquennale per Restauratore di Beni Culturali e un grande sostegno per la Fondazione. Al Direttore Ing. Enrico Furgoni, ai docenti e agli studenti va il ringraziamento da parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione d'Arco".

Per ulteriori informazioni:

  • Tel. 0376/322242
  • email:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  


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