Le 'Armi del Pisanello' esposte a Palazzo Ducale

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Mantova PalazzoDucale SezionePisanello1MANTOVA, 23 mar. - Il percorso di visita di Palazzo Ducale si è recentemente arricchito di una nuova sezione espositiva, dedicata a un selezionato gruppo di armi e "pezze difensive" medievali e rinascimentali collocato presso la Sala del Pisanello in Corte Vecchia.

Ristudiati e restaurati per l'occasione, questi oggetti di indubbia suggestione dialogano oggi con i dipinti murali di Pisanello, in stretta relazione con lo spettacolare ciclo cavalleresco dell'artista.

La possibilità di osservare esemplari simili a quelli impugnati dai protagonisti del Torneo rafforza quelle caratteristiche di verità e tangibilità da sempre lodate nelle opere del pittore, di fronte alle quali, per dirla con le parole del poeta e umanista quattrocentesco Guarino Veronese, «ci sembra di sentire il nitrito del cavallo in battaglia, di tremare al suono delle trombe».

L'intenzione di valorizzare il rapporto tra oggetti esposti e decorazione dipinta passa anche attraverso la scelta di allestire le armi all'interno di un elemento espositivo - adattato al lo scopo - utilizzato in occasione della passata mostra dedicata a Pisanello (2022) e allora progettato in continuità di linee e materiali rispetto al riallestimento della sala. Il tema del reimpiego e del riutilizzo dei materiali museografici si configura anche come scelta ecologica, nella convinzione che si possa ridurre l'impatto ambientale delle proprie azioni.

L'allestimento è accompagnato da un opuscolo scritto da Giulia Marocchi e Simone Sestito, con una introduzione del direttore di Palazzo Ducale Stefano L'Occaso, dove vengono approfonditi i pezzi e illustrate le scelte espositive. Quest'agile strumento è messo gratuitamente a disposizione del visitatore lungo il percorso di visita o all'infopoint alla conclusione dell'itinerario museale. È inoltre possibile scaricarlo in versione pdf dal sito di Palazzo Ducale di Mantova.

L'esposizione di armi che il Museo presenta nella rinnovata sala del Pisanello abbraccia un arco temporale che va dal XIII al XVI secolo, con una prevalenza di pezzi databili al Tre e al Quattrocento: si tratta di un ristretto nucleo di opere, scelte tra quelle conservate in Palazzo Ducale soprattutto per il loro interesse sotto il profilo tipologico, anche in confronto all'epoca di realizzazione del rutilante Torneo pisanelliano. Tutti i pezzi erano visibili, anni fa, nell'appartamento di Guastalla: vengono ora riproposti dopo un accurato restauro con l'aggiunta di due armi a lungo conservate nei depositi. La provenienza degli oggetti era nota ma le ricerche condotte per l'occasione negli archivi d'istituto hanno permesso, in qualche caso, di precisare o scoprire nuovi elementi in merito, arricchendo la conoscenza di questa sezione del patrimonio museale.

Una seppur parziale ricostruzione delle provenienze dei pezzi può prendere le mosse proprio dalle due armi aggiunte in questa occasione, appartenenti a una stessa tipologia: una daga e una spada frammentaria "basilarde" ovvero alla maniera di Basilea, città svizzera in cui la cui lama ed elsa delle armi da taglio venivano forgiate in un unico pezzo. Alla metà degli anni Sessanta del secolo scorso un radicale lavoro di ricognizione e riordino scientifico della sezione archeologica del Museo fu affidato alle cure di Anna Maria Tamassia. All'epoca queste due armi erano esposte tra altri reperti in ferro ritenuti «di età gallo-romana», secondo l'inventario dell'epoca. Grazie alla ricognizione e allo studio dei materiali effettuata da Tamassia, alcuni di questi oggetti furono riconosciuti di diversa datazione e pertanto scorporati dai materiali della sezione archeologica: tra questi vi furono anche la daga e la spada alla basilarda oggi esposte più coerentemente come materiali di epoca tre-quattrocentesca.


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