Completato il restauro della lapide ai Caduti della Prima Guerra Mondiale in corso Garibaldi. Intervento promosso dall’ANMIG mantovana

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Mantova CorsoGaribaldi LapideAiCaduti1MANTOVA, 29 giu. – Grazie all'impegno dell'ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi i Guerra) di Mantova la lapide dedicata al ricordo dei Caduti della Prima Guerra Mondiale, posta in corso Garibaldi al n° 61, è stata sottoposta ad un accurato intervento di restauro.

Ad opera completata, grazie al contributo della Fondazione Comunità Mantovana, presso il manufatto marmoreo avvolto nella bandiera tricolore si è svolta questa mattina una breve cerimonia di inaugurazione. All'evento, coordinato da Caterina Moccia, presidente dell'ANMIG di Mantova, hanno partecipato il vicesindaco Giovanni Buvoli, il presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, il prefetto Gerlando Iorio, il questore Giannina Roatta e don Mirco Frignani, cappellano militare dell'esercito.

Era presente anche Alberto Boscolo, pronipote di Angelo Parilla, uno dei più famosi caduti, "ragazzo del '99", sottotenente degli Arditi, morto il 29 ottobre 1918 a 19 anni, cinque giorni prima del cessate il fuoco. Gli venne concessa la medaglia d'oro al valor militare e Mantova gli ha intitolato un viale.

Mantova CorsoGaribaldi LapideAiCaduti-InaugurazioneLa lapide era stata collocata nell'ottobre del 1925 e inaugurata alla presenza di Benito Mussolini. Dopo decenni di incuria e abbandono la testimonianza storica posta sulla facciata dell'edificio che ospita l'asilo "Vittorino da Feltre" è stata rimessa a nuovo grazie al restyling realizzato da Giovanna Gola per conto della sezione mantovana dell'ANMIG.

Il monumento riporta i nomi di 53 militari originari del rione affiancati dal grado, la data e la località del decesso durante il primo conflitto mondiale. Scorrendo l'elenco dei caduti, oltre a Parilla, si possono leggere i nomi di molte famiglie: Benedusi, Cugola, Carnevali, Galafassi, Lodigiani, Malacarne, Marmiroli, Nuvoletti, Pigozzi, Spaggiari, Spagna, Tirelli e tanti altri.

All'epoca la lapide fu finanziata con una colletta popolare raccolta nel quartiere su iniziative del Comitato Barriera Virgilio. Nel 1928 fu organizzata una seconda campagna di fondi per collocare una lampada votiva, oggi inesistente. E' scomparsa anche l'aquila sabauda che sovrastava il monumento. La lapide e le altre testimonianze collaterali sono state studiate dalla ricercatrice Tiziana Gozzi che ha elaborato una pubblicazione edita da Sometti.

L'impegno dell'ANMIG mantovana per il recupero dei monumenti storici prosegue e il prossimo obiettivo è la lapide che si trova a lato della chiesa di Ognissanti. C'è un po' di storia anche nella data dell'inaugurazione: il 29 giugno 1916 è stato il giorno dell'attacco austriaco con il fosgene al Monte San Michele. L'attacco chimico con il gas provocò la morte di duemila soldati italiani, mentre cinquemila rimasero intossicati.


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