L’Arte di Vivere a Palazzo Te al centro della stagione espositiva 2022. Due grandi mostre e un ampio programma di eventi culturali

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Mantova PalazzoTe ArteDiVivere-PresentazioneMANTOVA, 25 gen. - È lo "stile di vita" della corte dei Gonzaga nella Mantova rinascimentale il fulcro della stagione espositiva 2022 di Fondazione Palazzo Te prodotta in collaborazione con il Comune di Mantova e il Museo Civico di Palazzo Te.

Con il titolo "Mantova: l'Arte di vivere", dal 26 marzo 2022 all'8 gennaio 2023 il programma metterà in campo due grandi mostre, un convegno, una scuola e tanti eventi dedicati alla riscoperta dello stile di vita alla corte dei Gonzaga e all'influenza di Giulio Romano in una inedita ricostruzione ambientale tra arredi e oggetti d'uso.

"Questa stagione, come rivela il titolo, è un modo di celebrare la città che ha una sua arte di vivere interrogando il passato, in particolare cinquecentesco, e i suoi segreti – così Stefano Baia Curioni, direttore di Fondazione Palazzo Te, questa mattina nel corso della presentazione del programma -. Da un lato la rappresentazione del saper fare, con la ricostruzione delle pareti fantasmagoriche del Palazzo, e dall'altro l'arte della convivialità, con l'attività di Giulio Romano nella progettazione di oggetti per la tavola e per la guerra, saranno un modo creativo per interrogare il passato, testimonianze di ciò che è andato perso, saranno due aspetti preziosi dell'arte di relazionarsi di una comunità attiva nel nome della cultura".

Mantova PalazzoTe Corami-Esempio1 L'obiettivo del programma, che prevede un'ampia serie di eventi collaterali durante tutto l'anno, tra musica, danza, conferenze, attività formative, è creare un percorso coinvolgente all'interno della dimora cinquecentesca riportando in luce ciò che del suo apparato decorativo è andato perso e le pregiate forme, tra arte e raffinato artigianato, degli oggetti che ne caratterizzavano la vita quotidiana e di rappresentanza.

Primo evento in programma, dal 26 marzo al 26 giugno 2022, "Le pareti delle meraviglie. Corami di corte tra i Gonzaga e l'Europa", la mostra a cura di Augusto Morari che riscopre i parati in pelle, una forma di decorazione murale un tempo molto in voga, ma ormai perduta. Anche i Gonzaga, nel lungo periodo della loro reggenza, hanno commissionato e acquistato corami di tutti i tipi e motivi presso i centri più rinomati di lavorazione delle pelli – Napoli, Roma, Bologna, Ferrara e soprattutto Venezia –, per arredare le loro residenze, in primis Palazzo Te, in una incessante ricerca del raffinato, del bello, del meraviglioso.

Sviluppata in sette sezioni, la mostra ripercorre la fortuna e l'affascinante storia dei corami e della loro diffusione dal secondo Quattrocento alla metà del Seicento, grazie ai generosi prestiti di numerose istituzioni museali tra cui Palazzo Madama di Torino, i musei Correr di Venezia, Stibbert e Mozzi Bardini di Firenze, e dal Museumslandschaft Hessen di Kassel. Inoltre, all'interno degli spazi di Palazzo Te viene allestita una vera e propria bottega del maestro "auripellario", attraverso la quale si può entrare più in confidenza con i materiali e le tecniche di realizzazione di questi particolari arredi parietali.

"Giulio Romano. La forza delle cose" è la mostra curata da Barbara Furlotti e Guido Rebecchin che, dall'8 ottobre 2022 all'8 gennaio 2023, approfondisce il tema delle opere in metallo realizzate su disegni di artisti cinquecenteschi in particolare di Giulio Romano, ma anche Michelangelo e Francesco Salviati. La mostra indaga i processi creativi e tecnici alla base dell'esecuzione degli oggetti commissionati dai duchi di Mantova attraverso la presentazione di pezzi di design e disegni per argenti, arazzi e oggetti in bronzo e metalli preziosi, con un focus su armi e armature. Tra queste spicca il famoso scudo dell'imperatore Carlo V di Madrid, che verrà eccezionalmente esposto insieme al relativo disegno di Giulio Romano: un'occasione unica, che permetterà di godere di uno dei rari casi di sopravvivenza di entrambi i manufatti sino ai giorni nostri.

Altrettanto importante la sezione dedicata agli oggetti della tavola del principe, che testimonia la curiosa fantasia degli artisti di corte e l'eccezionale padronanza tecnica dei mastri orefici dell'epoca. La certosina selezione di disegni evidenzia come Giulio Romano avesse trovato proprio nel design la dimensione ideale per esprimere la sua vena più fantasiosa, scherzosa e originale.

La programmazione culturale della Fondazione Palazzo Te si basa da sempre su ricerca scientifica e restituzione pubblica, e anche quest'anno molta importanza viene data alla formazione. Il 6 maggio 2022 con "Il gusto per le cose: il design di oggetti tra Mantova e le corti europee del Rinascimento", il convegno online a cura di Barbara Furlotti e Guido Rebecchini, vengono coinvolti alcuni tra i massimi esperti e studiosi internazionali di storia dell'arte e dell'artigianato. Accanto alla ricerca, la Fondazione offre al pubblico anche un ricco programma di attività, eventi di approfondimento e intrattenimento per mantenere viva la relazione con tutti i tipi di pubblico.

Insieme agli eventi estivi organizzati in collaborazione con Michelangelo Foundation e Homo Faber, e agli appuntamenti del public program – tra musica, teatro, danza, presentazioni e talk – da maggio a settembre la Scuola di Palazzo Te propone quattro moduli di approfondimento teorico e pratico con gli storici dell'arte Guido Rebecchini e Stefania Gerevini, il coreografo Virgilio Sieni, l'artista Stefano Arienti e l'artigiano vetraio e mosaicista Lino Reduzzi, e Carlos Bayod della società di produzione artistica Factum Arte.

Entrambe le mostre in programma si avvalgono della collaborazione esclusiva con Factum Foundation – leader internazionale nell'innovazione e nell'applicazione delle nuove tecnologie alla conservazione dei beni culturali e nell'innovazione museografica moderna e funzionale – che presenta per la prima volta il risultato di sofisticate tecniche di mediazione digitale e materiale applicate ai pezzi in mostra. Una collaborazione d'eccezione, che prevede anche un ampio progetto di digitalizzazione ad alta risoluzione di tre delle più celebri stanze di Palazzo Te, con l'intento di coadiuvare la Fondazione (che resta proprietaria dei dati raccolti) a potenziare il lavoro di documentazione, conservazione, studio e divulgazione delle stanze e del loro apparato decorativo.

Un importante strumento a sostegno dell'ideazione di progetti di mostra innovativi anche al di fuori degli ambienti, che va ad aggiungersi alla cura e al rigore che da sempre caratterizzano la proposta culturale di Palazzo Te.

La stagione espositiva "Mantova: l'Arte di vivere", presentata questa mattina presso lo Spazio Te da Enrico Voceri e Stefano Baia Curioni, presidente e direttore di Fondazione Palazzo Te, Augusto Morari del comitato scientifico e dal vicesindaco Giovanni Buvoli, è promossa dal Comune di Mantova, prodotta e organizzata da Palazzo Te, con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana e PIC, in sinergia con Mantova città d'arte e di cultura. Anche quest'anno il progetto espositivo è stato affidato a Lissoni Associati, mentre il progetto grafico è sviluppato da Lissoni Graphx.


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