Una serie, un libro e una canzone: come passare il Natale il Capodanno fra cinepanettoni doc e libri impegnati

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Creato 21 Dicembre 2020

Pubblicato 21 Dicembre 2020

Eccoci all'ultimo appuntamento per quest'anno, prima di dedicarci alle abbuffate natalizie e ai festeggiamenti per il 2021, sperando possa portare la serenità che tutti desideriamo. E quale migliore modo per salutarci se non rispolverare qualche cinepanettone trash insieme e scegliere la colonna sonora del nostro Capodanno rinchiusi in casa?

Partiamo con un grande classico. Conosco le battute a memoria ma ogni volta che lo riguardo è come la prima, è uno dei miei film del cuore e, a mio modesto parere, un capolavoro della commedia italiana. Mi riferisco all'unico e inimitabile "Vacanze di Natale", uscito nel 1983 e diretto da Carlo Vanzina, che senza mezzi termini racconta in chiave ironica la settimana bianca secondo la mentalità degli anni '80. C'è la famiglia ricca con residenza invernale a Cortina, c'è la famiglia di cafoni arrivati direttamente da Roma, c'è uno squattrinato playboy e ci sono mogli annoiate a causa di mariti superficiali. Il tutto coopera per creare sketch comici diventati storia, soprattutto grazie a un cast d'eccezione, in cui compare, tra gli altri, il grande Mario Brega. Inutile dire che la colonna sonora della pellicola è perfetta per fare da sottofondo a tutto il periodo di vacanze dicembrino: "Moonlight Shadow" di Mike Oldfield cantata da Maggie Reilly, "Amore disperato" di Nada, "Dolce vita" di Ryan Paris, "I like Chopin" dei Gazebo sono solo alcune delle perle che il film ci riserva. Se vi state domandando dove poter rivedere un film così datato, la risposta è su Amazon Prime.

Se, invece, avete voglia di trascorrere le vacanze in modo più "impegnato", ho in mente un libro che fa per voi. "La versione di Tomek" di Dominik Sczepanski racconta la vita dell'alpinista polacco Tomasz Mackiewicz, morto durante la discesa dalla vetta del Nanga Parbat conquistata in invernale insieme alla francese Elisabeth Revol nel gennaio del 2018. Non è solo una monografia, ma il viaggio fisico ed interiore di un uomo che ha dedicato, trovato e salvato la sua vita tramite la montagna. Viene raccontato della dipendenza dall'eroina e della successiva disintossicazione, della famiglia, dell'avvicinamento alla montagna, con le prime emozionanti spedizioni, della sensibilità di una persona fragile, che vuole sempre aiutare il prossimo ma non sa come aiutare se stesso. Fino ad arrivare alle avventure sul Nanga Parbat, tutte iniziate in dicembre, quando trascorreva in quota, a temperature che arrivavano anche a -50 gradi, il Natale, l'inizio del nuovo anno e il compleanno, momenti che la maggior parte delle persone trascorre al caldo, a scartare regali e mangiare prelibatezze. Una storia avvincente, che non mi ha mai annoiata, ma mi ha fatta riflettere sulle priorità che ognuno di noi ha nella propria vita, sui bisogni, su cosa rappresenti per una persona la felicità e da cosa sono causate le mancanze.

Fino a pochi mesi fa raccoglievo, mensilmente, tutte le canzoni che ascoltavo in un determinato periodo all'interno di un cd. Un'abitudine che mi permette di riascoltare, in qualsiasi momento, quei brani a cui mi sono legata negli ultimi anni. A dicembre 2019 cosa ascoltavo? Sono andata a cercare su iTunes la playlist e vorrei proporvi un po' di brani: "Don't save me" delle HAIM, "Pasolini" dei Selton, "Ivy" degli Inude, "L'amore smascella" di Dola, "Supernova" di Ray LaMontagne. Aggiungo qualche pezzo che, invece, sto ascoltando in questo dicembre 2020: "Everything counts" dei Depeche Mode, "Cosa faremo da grandi" di Lucio Corsi, "Sunflowers" dei Post Breakup Stoner, "Vedrai, vedrai", meravigliosa cover del brano di Luigi Tenco a opera di Iosonouncane, "Autumn Love" dei Death Cab For Cutie" e "Balance ton quoi" di Angèle.

Buone feste, vi aspetto a gennaio!

Isabella Benaglia