L’Associazione per i Monumenti Domenicani riporta il Presepe nel campanile di San Domenico. Sabato 5 dicembre l’inaugurazione
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- Creato 02 Dicembre 2020
- Pubblicato 02 Dicembre 2020
MANTOVA, 02 dic. – Grazie all'Associazione per i Monumenti Domenicani, in accordo con il Comune di Mantova, il campanile di San Domenico torna ad accogliere il Presepe.
Una lunga tradizione coltivata dalla società assistenziale San Vincenzo de' Paoli (non più attivaa Mantova), interrottasi nel 2012 e ora ripresa dall'Associazione per i Monumenti Domenicani che, per la prima volta, ne raccoglie il testimone.
E lo fa con la sensibile consapevolezza di offrire ai mantovani un prezioso simbolo della festività natalizia e di rinnovare il ricordo della chiesa in cui fu tumulata nel 1505 la beata Osanna Andreasi, di cui l'Associazione conserva la casa quattrocentesca.
Il solitario campanile è tutto ciò che rimane del maestoso complesso conventuale di San Domenico e ancora oggi dà il nome al ponte delle Pescherie.
Sono in corso i lavori di allestimento del Presepe che verrà inaugurato sabato 5 dicembre alle ore 10.30.
Note storiche:
- IL CAMPANILE. Unica parte rimasta del grandioso convento di San Domenico. La costruzione del campanile della chiesa conosce due fasi distinte. Nella prima (XIII sec.) si innalza la torre quadrata in stile romanico (quella che si vede tuttora); nella seconda, dopo una lunga pausa, si aggiunge la parte apicale costituita da una torretta con cupola e guglia con globo dorato sotto il dominio della croce, oggi non più esistenti. Il campanile, terminato nel 1466, rimane inalterato per secoli, come si vede nelle stampe antiche (come quella del Bertazzolo), ma viene privato della sua parte superiore alla metà del XIX secolo, probabilmente nel momento in cui vengono abbattute le Beccherie di Giulio Romano. Il campanile è alto 35 metri.
- I DOMENICANI. Si insediarono a Mantova nel 1233 prendendo possesso della piccola chiesa di San Luca, costruita tra il 551 e il 558, accanto alla quale vennero edificati il nuovo convento e il campanile. Dal 1483 una chiesa nuova, dedicata a San Domenico, sostituirà l'antica San Luca. Alla metà del 1700 il complesso godette di una ristrutturazione profonda, ma la chiesa e il convento di San Domenico vennero soppressi nel 1798 e trasformati in magazzino militare e caserma, prima col nome di San Domenico e poi, dopo il 1896, di Landucci. Nel 1925, dando seguito al piano regolatore della città di Mantova del 1921, tutto il complesso, che comprendeva anche gli uffici dell'Inquisizione, viene raso al suolo ad eccezione del campanile che nel frattempo era stato privato della parte terminale aggiunta in epoca rinascimentale.
Per il contributo fattivo alla realizzazione del Presepe, l'Associazione per i Monumenti Domenicani ringrazia: il Comune di Mantova, proprietario del campanile; la San Vincenzo De' Paoli, proprietaria delle statue; i Padri Carmelitani, custodi delle statue; Gianni Carrettoni per le ricerche storiche sul campanile; Gabriele Consolini, per le luci; Giovanna Gola, per il restauro delle statue; Mori Legnami, per la struttura in legno; Giancarlo Simonazzi per la fornitura della paglia; i Volontari dell'Associazione per i Monumenti Domenicani.
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