Segni, Sedicesima edizione nel segno del Camaleonte e della trasformazione

  • Stampa

Mantova Segni CamaleonteMANTOVA, 24 apr. - La XVI edizione del Festival SEGNI si trasforma in relazione al contesto proprio come il Camaleonte, animale simbolo scelto per il 2021: cambia colori come strategia di sopravvivenza. Per l'evento internazionale dedicato al teatro e all'arte per le nuove generazioni - promosso e sostenuto dal Comune, riconosciuto dal MiC, Ministero della Cultura, e supportato da Tea, sponsor che rinnova l'adesione alla manifestazione - quest'anno gli organizzatori propongono un format completamente rinnovato, inventando strategie di sostenibilità e trovando soluzioni innovative per continuare a garantire a bambini e ragazzi un'offerta culturale sempre più necessaria.

SEGNI si trasforma e si sdoppia: SEGNI d'ESTATE dal 26 giugno al 17 luglio e SEGNI d'AUTUNNO dal 23 ottobre al 2 novembre e 5 giorni di anticipazione in una nuova location tutta da scoprire. Gli oltre 300 eventi tradizionalmente concentrati in 9 giorni, sono spalmati su un periodo più lungo e a cavallo fra due stagioni, per garantire la parte dal vivo nel rispetto del distanziamento. Le due finestre prevedono un numero di eventi giornalieri in grado di evitare assembramenti di pubblico. In estate sono distribuititra la metà della settimana e il weekend in modo da offrire al mattino, una proposta di attività da integrare a quelle dei campi estivi, e nel tardo pomeriggio e in serale invece gli eventi dedicati alle famiglie.

SEGNI e Mantova per il turismo in città - Le limitazioni pandemiche diventano un'occasione per realizzare un progetto artistico rinnovato e per valorizzare i risultati consolidati in sedici edizioni grazie al nuovo format esteso nel tempo e nello spazio. Gli spazi outdoor fruibili in estate garantiscono al pubblico maggiore sicurezza, portano a sperimentare nuove location e nuove tematiche. Il periodo autunnale garantisce l'offerta alle scuole e confida negli effetti dei vaccini.

Inoltre, SEGNI conquista un nuovo palcoscenico sbarcando all'isola del Giglio: l'edizione speciale 2021 prevede 5 giornate di anticipazione del festival in questa location d'eccezione. Il brand SEGNI creato a Mantova viene esportato con un importante ritorno per la città.

Il programma della XVI edizione di SEGNI darà a Mantova visibilità sui circuiti del turismo estivo per famiglie in un anno in cui è fondamentale rilanciare l'immagine della città, dandole visibilità come meta di turismo culturale anche in estate. Il brand SEGNI Mantova, arte e teatro per bambini e ragazzi, internazionale, di qualità e in location straordinarie fra natura e cultura, prevede per il 2021 eventi esclusivi con piccole capienze e spettacoli fortemente esperienziali. Nuove

tecniche legate all'uso di podcast e di cuffie audio per spettacoli itineranti che trasformano così il distanziamento in occasione di rinnovamento artistico, mantenendo l'esperienza comunitaria rappresentata dal teatro.

Una vetrina per gli sponsor, uno stimolo per i giovani spettatori e le scuole - Un programma complementare con spunti didattici, laboratori tematici e proposte di formazione e approfondimento sarà anche on line sulla piattaforma segninonda.org, creata nel 2020 grazie alla collaborazione con esperti dell'età evolutiva.

La piattaforma non è un luogo sostitutivo dello spettacolo dal vivo ma uno spazio di approfondimento e consolidamento della relazione con il pubblico, pensato per sperimentare e sfidare le frontiere dei linguaggi più adatti alle generazioni digitali. SEGNI IN ONDA costituisce la possibilità, per il festival e per Mantova, di raggiungere pubblico in tutto il mondo: i numeri del 2020 insieme alla nuova location 2021 dell'isola del Giglio rappresentano già una grande vittoria per la città che sostiene l'evento dall'inizio.

Gli organizzatori si augurano che questo ampliamento del pubblico possa aiutare anche la sostenibilità del progetto che, penalizzato da un numero di biglietti vendibili ridotti e volendo restare un progetto artistico democratico, è ancora alla ricerca di sponsor e sostenitori.

La XVI edizione e l'animale simbolo - Per un'edizione così camaleontica la scelta dell'animale simbolo non poteva che cadere sul piccolo rettile che cambia colore e si presta a parlare di trasformazione, una delle parole chiave del festival 2021 e in generale di questo particolare momento che stiamo vivendo. Mutando colorazione per comunicare le sue emozioni, questo animale, ci ricorda anche l'importanza di imparare a riconoscere le emozioni e ad esprimerle. Il suo agire mimetizzandosi inoltre invita ad essere sensibili all'ambiente che ci circonda senza alterarlo, nel rispetto di equilibri ed ecosistemi, confermando l'interesse del festival a continuare anche per il 2021 la riflessione con le nuove generazioni sui temi della sostenibilità ambientale dalla quale ormai non si può più prescindere. Anzi, il concetto di sostenibilità viene indagato a 360 gradi anche in relazione a quella economica del settore dello spettacolo dal vivo e include il concetto di equilibrio in senso ampio, nell'uso delle risorse, nel rapporto con l'ambiente e nella condivisione dei ruoli.

L'invito lanciato dalla sedicesima edizione di SEGNI è quello di esplorare cambiamenti ed emozioni attraverso l'arte e le performing arts per contribuire al recupero del benessere delle nuove generazioni e dell'intera comunità

"Abbiamo bisogno - ha detto il sindaco di Mantova, Mattia Palazzi - di ripartire tutti, di ricucire i rapporti all'interno della nostra città, partendo dai più piccoli e dalle famiglie. SEGNI in una doppia edizione è un doppio dono per la nostra città che darà ai più giovani la possibilità di recuperare una dimensione espressiva, di conoscenza e di stupore, di bellezza e di gioco. Siamo quindi felici di esserci ancora, nonostante le difficoltà, accanto al Festival che dimostra il coraggio degli organizzatori e anche il sacrificio perchè le realtà che stanno soffrendo di più questa pandemia sono proprio gli operaori culturali. Riuscire a portare avanti eventi importanti come i Festival significa portare avanti un lavoro che negli anni ha formato competenze, capacità, relazioni, sapienza nel tessere progetti importanti e inclusivi, competenze che non vanno disperse".

Presente anche Cristina Reggiani del Comitato Unicef che patrocinia l'evento: "Unicef c'è, è ancora accanto al Festival come è stato fin dalla prima edizione. I bambini hanno il diritto alla cultura e ad essere aiutati a crescere nel migliore dei modi, ad essere orientati e indirizzati a riconoscere le proprie emozioni e a conoscere le parole per poterle esprimere, hanno il diritto ad essere aiutati a conoscere l'altro da sè e ad entrate in empatia con lui e per tutto questo il teatro è perfetto. E' un'occasione culturale, di creascita, educativa in senso lato".


Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information