Tempo d’Orchestra. Al Teatro Sociale il successo di Mikhail Pletnev, eccellente interprete di Brahms e Dvořák
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- Pubblicato 26 Novembre 2022
MANTOVA, 26 nov. – La magia del concerto dal vivo, col fondamentale rapporto tra interprete e pubblico, si è rinnovata venerdì sera 25 novembre al Teatro Sociale con il recital pianistico di Mikhail Pletnev per la 30° stagione concertistica Tempo d'Orchestra.
Quello offerto dal prestigioso pianista russo è stato uno spettacolo di notevole raffinatezza, condotto con grande sensibilità interpretativa e proprietà tecnica altrettanto meritevole di encomio.
Sorprendente l'assidua attenzione di Pletnev al dettaglio sonoro, supportata da una magistrale delicatezza di tocco e competente scelta timbrica, che si è tradotta in una meticolosa esibizione delle preziose sonorità del suo pianoforte Shigeru Kawai, pregevole strumento che lo accompagna stabilmente in tournée.
Il programma del concerto ha posto a confronto pagine pianistiche di Johannes Brahms (1833-1897) e AntonĂn Dvořák (1841-1904): due autori e due diverse visioni dell'arte musicale che qui hanno trovato un comune denominatore nell'esecuzione votata a spiccata libertĂ interpretativa di Pletnev.
Brahms riflessivo, intimo e totalmente inserito nella solida tradizione classica con la Rapsodia n. 1 op. 79, l'Intermezzo n. 6 op. 118 e i 3 Intermezzi op. 117, e la Ballata n. 3 op. 118, di cui Pletnev ha offerto una lettura più vicina al gusto pianistico del XX secolo e in questo aspetto contiguo al modernismo di Dvořák.
Avvincente la selezione proposta con appassionante spirito riflessivo e dosata vitalità da Pletnev di piccoli capolavori di Dvořák (una selezione di Humoresque op. 101, il Minuetto n. 1 op. 28, i Sei pezzi per pianoforte op. 52 l'Egloga n. 3 B 103, il Moderato B 116 e l'incisiva forza emotiva dei Quadri poetici op. 85).
Pagine in cui l'autore ha saputo combinare l'influenza delle musiche popolari americane, conosciute e studiate durante la sua permanenza negli Stati Uniti, con lo spirito e i ritmi della tradizione popolare slava.
Meritatissima l'entusiastica approvazione del pubblico del Sociale per la grande prova di stile, virtuosismo e maturitĂ offerta da Mikhail Pletnev, completata da due bis fuori programma (Sonata Kk. 9 di Domenico Scarlatti e Studio n. 6 op. 72 di Moritz Moszkowski) altrettanto apprezzati.
(GMP)
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