Con l’omaggio a Beethoven, ripartenza in grande stile per l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio al Sociale
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- Creato 18 Settembre 2020
- Pubblicato 18 Settembre 2020
MANTOVA, 18 set. – Ricordare, Ringraziare, Ripartire: con queste parole Francesca Zaltieri, presidente del Conservatorio "Lucio Campiani", ha introdotto il concerto di ieri sera dell'Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Mantova, interamente imperniato sulla musica di Ludwig van Beethoven (1770-1827).
Una scelta mirata sia per celebrare il grande genio di Bonn nel 250° della nascita, sia perché le pagine selezionate per l'occasione dal direttore Carla Delfrate si coniugano perfettamente con lo spirito dell'evento.
In un Teatro Sociale sold out, nel pieno rispetto delle attuali norme di sicurezza, l'avvio del concerto sulle toccanti note della Marcia funebre dalla Sinfonia n. 3 op. 55 "Eroica", hanno sottolineato il commosso ricordo di chi è stato strappato alla vita dalla terribile epidemia.
Per contro, il Triplo Concerto per violino, violoncello, pianoforte e orchestra op. 56, ha saputo evocare il senso di un inno alla speranza attraverso un susseguirsi di sprazzi di vivaci virtuosismi e gioioso lirismo.
Da sottolineare le ottime prove dei tre solisti: Paolo Ghidoni, violinista di chiara fama e figura preziosa per la didattica del "Campiani"; Luca Giovannini (classe 2000), violoncellista di grande talento che ha già al suo attivo prestigiose affermazioni in campo internazionale; Luigi Carroccia, pianista di assoluto valore, tra i più promettenti della sua generazione.
La conclusione del programma è stata affidata alla brillante interpretazione del Quinto movimento della Sinfonia n. 6 op. 68 "Pastorale", a conferma dell'eccellente prova offerta nel corso dell'intero concerto dai giovani strumentisti del "Campiani", guidati con grande passione e competenza da Carla Delfrate.
Lunghissimi, calorosi e meritatissimi gli applausi del pubblico del Sociale, premiati dal pregevole bis fuori programma con un'altra splendida pagina beethoveniana: l'Ouverture dal Coriolano op. 62.