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Addio ad Alfred Brendel, straordinario pianista, amatissimo amico di Mantova

BrendelMANTOVA, 17 giu. - Lutto nel mondo della musica classica: è morto Alfred Brendel, uno dei più prestigiosi pianisti del secondo Novecento, straordinario interprete dell'opera di Beethoven e dei grandi autori classici, grande didatta, uomo di cultura totale dotato di eccezionali doti umane.

Nato nel 1931 in Moravia, Brendel è morto a 94 anni nella residenza londinese in cui abitava da anni. "È spirato pacificamente, circondato dai propri cari", ha reso noto un suo portavoce.

In oltre 60 anni di carriera, Brendel ha raggiunto i vertici dell'arte pianistica, protagonista della scena musicale internazionale ottenendo i massimi riconoscimenti. La sua scomparsa è motivo di commossa partecipazione per la città di Mantova a cui era particolarmente legato: una profonda amicizia e stima reciproca con il maestro Carlo Fabiano, manifestata con la sua preziosissima presenza costante alle varie edizioni di Trame Sonore, dal 2017, come Guest of Honor.

Quest'anno, per motivi di salute, il maestro non ha potuto partecipare a Trame Sonore e ha inviato un toccante messaggio che è stato letto in apertura della manifestazione, il 29 maggio in Galleria degli Specchi di Palazzo Ducale. Ecco le sue parole.

"Cari amici e musicisti di Trame Sonore, con grande rincrescimento devo rinunciare al sogno di essere con voi tutti a Mantova a partire da oggi. Negli ultimi mesi è stato fatto tutto il possibile per la mia salute, ma purtroppo è arrivata la conferma che non mi è permesso viaggiare attualmente. Potete immaginare quanto fossi impaziente di ravvivare una partecipazione che mi sta molto a cuore sin dal 2017, allorché Carlo Fabiano ha fatto a me l'onore del primo invito come "guest of honor".

Ricordo bene quando proprio questa prospettiva era il faro che illuminava l'orizzonte durante la pandemia, e con quale gioia sono tornato ogni anno per condividere la bellezza dei suoni e dei luoghi. L'incontro con tanti colleghi che stimo, la possibilità di esplorare la loro interpretazione di molti capolavori e di scoprire repertori originali, la sorpresa dei nuovi talenti e il rinnovare la conoscenza delle molteplici bellezze di Mantova, hanno arricchito profondamente la mia vita quando pensavo di aver già ricevuto più che abbastanza dalla musica, dall'arte, e dall'amicizia.

Mi mancheranno i saluti reciproci davanti a un caffè nella nostra amata Piazza Sordello, o l'ascolto dei luminosi concerti nelle acustiche differenziate di Palazzo Ducale, per non parlare dell'ambiente ideale della Rotonda e del sempre stupendo Teatro Bibiena. Eppure, non posso essere triste, né invidioso: piuttosto, vorrei esprimere ancora una volta la mia ammirazione per coloro che hanno creato questa avventura, la mia gratitudine nei confronti di chi la sostiene, e la mia felicità per averne fatto parte sinora. Con gli auguri per un meraviglioso festival, che merita di diffondere il suo successo in tutta Mantova e oltre, ricevete i miei più calorosi saluti". Alfred Brendel


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