Virus, solo un approccio neo-comunista potrà salvarci? Secondo Zizek sì
- Dettagli
- Creato 24 Novembre 2021
- Pubblicato 24 Novembre 2021
"Slavoj Zizek è nato, scrive libri, morirà ". Essenziale o Assenziale? Nella quarta di copertina del suo saggio "Virus" (Ponte alle Grazie) alla voce biografia dell'autore il filosofo sloveno mette solo certezze. All'interno del volume, invece, le certezze si mescolano ai dubbi inevitabilmente generati da questi due anni di pandemia e convivenza forzata con un virus che ha cambiato, forse per sempre, il nostro modo di vivere in comunità .
Zizek, filosofo e saggista sloveno di fama mondiale noto per i suoi studi su Hegel e Marx, ha, diciamo così, approfittato dei diversi lockdown per studiare, analizzare il virus non tanto dal punto di vista sanitario, non essendo lui uno scienziato, ma piuttosto dal punto di vista sociale.
Nei 24 mini saggi raccolti nel libro, Zizek cerca di capire come il covid abbia cambiato le nostre vite, modificato i nostri comportameti sociali, imposto nuove priorità , cambiato anche l'economia e il modo di ragionare in termini comunitari. Alcuni scritti sono inediti, altri già usciti sull'Internazionale, ma questo cambia il senso dell'operazione che, se a tratti può sembrare un po' sbrigativa, ma per certi versi si dimostra necessaria e prodromica di un altro volume sul tema in inevitabile evoluzione.
Fra i vari temi affrontati nel libro ci è sembrato di particolare interesse quello relativo al comunismo, inteso alla maniera di Zizek come ideologia sociale ed economica di nuova impostazione, individuato come uno dei modi per affrontare la pandemia senza perdere umanità , come forse sta succedendo per certi aspetti. Anzi, forse la pandemia potrebbe accelerare il passaggio a un 'neocomunismo' come Zizek lo intende. E cita, per spiegarlo, le dichiarazioni fatte il 5 marzo 2020, in piena emergenza, dal direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus: "L'epidemia può essere respinta - aveva dichiarato - ma solo con un approccio ad ampio raggio coordinato e collettivo che impegni l'intero meccanismo di governo". Aggiunge Zizek: "Si potrebbe aggiungere che questo approccio ad ampio raggio dovrebbe estendersi benoltre il meccanismo dei singoli governi, dovrebbe andare dalla mobilitazione locale di persone al di fuori del controllo statale a un coordinamento e a una collaborazioe internazionale forti ed efficienti". Quindi in emergenza estrema serve condivisione estrema di mezzi, conoscenze, risorse da mettere in comune fra tutti gli Stati colpiti dall'ondata pandemica.
Come ha scritto Will Hutton sul Guardian: "Oggi una forma di globalizzazione senza regole sta morendo, però ne sta nascendo un'altra che riconosce l'intedipendenza e il primato dell'azione collettiva basta sull'evidenza dei fatti".
Fedele al suo amore per il cinema in uno dei capitoli del libro Zizek individua il film capace di descrivere meglio la situazione che stiamo vivendo. E cita un cortometraggio intitolato "La fuga (The escape)" realizzato da Paul Franklin nel 2017 e ispirato al racconto di fantascienza di Robert Scheckley "Il negozio dei mondi" (1958). Non stiamo a raccontarvelo tutto, anche se dura solo 16 minuti, ma il senso sta nel finale contraddistinto dal ritorno a una normalità che, poi, così normale, non è.
Emanuele Salvato
Virus di Slavoj Zizek, Ed. Ponte alle Grazie (2020), 224 pagine, euro 16
Ultim'ora
-
Aborto, Meloni risponde a Madrid: "Ignoranti, non diano lezioni”
17 Apr 2024 21:12 -
Ronaldo vince l'arbitrato, la Juve dovrà pagare 9,7 milioni di euro
17 Apr 2024 20:51 -
Tpl, Biscotti (Anav): "Fondo nazionale trasporti, mancano 1,6 mld"
17 Apr 2024 19:46 -
Trasporti, Barbanti (Unem): "Biocarburanti possono aiutare transizione energetica Tpl"
17 Apr 2024 19:46 -
Evan Ndicka, nuovi esami di terzo livello: "Esclusi problemi cardiaci"
17 Apr 2024 19:24
Seguici su: