Federico Buffa con Cynthia Rimsky raccontano la mutevole identità del Cile: 'Non credo che nel potere risieda la verità'

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Mantova Festivaletteratura Buffa-RimskyMANTOVA, 08 set. - Un viaggio attraverso le complesse sfumature dell'identità cilena è stato il fulcro dell'evento "LA MUTEVOLE IDENTITÀ CILENA" al Festivaletteratura di Mantova. L'autrice cilena Cynthia Rimsky è stata in scena insieme all'iconica voce di Federico Buffa, per esplorare il percorso di un paese in costante trasformazione e che cerca con molta fatica di "rinnovare" la sua democrazia.

L'evento è stata l'occasione per esplorare una serie di tematiche profonde che hanno plasmato il Cile, dalla dittatura di Pinochet ai giorni nostri, passando attraverso le recenti manifestazioni antigovernative che hanno scosso il paese sudamericano. Un'onda di tensioni, innescata nel 2019 da un aumento del prezzo del biglietto della metropolitana di Santiago, ha dato inizio a una serie di eventi che hanno portato alla boccatura della nuova Costituzione e a scontri di piazza.

La letteratura ha sempre avuto il potere di dipingere vividamente la complessità storica e culturale di una nazione, e Cynthia Rimsky ha dimostrato di essere una maestra nell'arte di farlo. Nelle sue opere, tra cui "Yomurí", "Il futuro è un posto strano" e "Autostop per la rivoluzione", l'autrice esplora "modi non convenzionali di narrare storie con personaggi spaesati". Utilizza documenti, conversazioni, appunti e esperienze reali raccolti nei suoi diari, di quando 20enne con un grande zaio in spalla decise di visitare il Nicaragua "per capire veramente cosa fosse una rivoluzione", creando un mosaico di narrazioni sfumate e frammentate, sollevando più dubbi che certezze.

"Anche oggi vedo flm e leggo libri del periodo della dittatura. Nel popolo cileno c'è stato un cambiamento profondo in questi 30 anni, si è passati da una società umanista, povera e umile, a una società individualista, aperta al mercato e consumista - spiega l'autrice  - Mio padre, grande lavoratore e persone di certo non conservatore, tanto tempo fa mi fece vedere con orgoglio le sue prime carte di credito. Fu allora che pensai che il Cile era fottuto."

"Io osservo, guardo molto, sono una grande voyerista della società. E quindi studio e rifletto ironicamente quello che ho visto. Mi piace l'ironia e mi piace filtrare tutto con l'ironia. Una volta non era cosi. Da giovane ero una mlitante idealista di sinistra che non conosceva le sfumature. Mi avreste profondamente detestato. Ma anche oggi ho assoluta sfiducia nel senso del potere. Per questo i miei personaggi sono spesso umili, semplici e disorientati. Non credo che nel potere risieda la verità".

"In Cile c'è una ferita ancora aperta perchè alla fine non c'èstata vera giustizia. - conclude Cynthia - E le recenti manifestazioni di piazza hanno dimostrato che la destra anche oggi ha una paura atavica del popolo. Tutto in Cile è privatizzato, la scuola, i trasporti, la sanità: è questo il vero lascito di Pinochet e di 30 anni di apparente democrazia. Poco o nulla potrà fare il nuovo presidente Gabriel Boric. Troppi gli equilibri e gli interessi. Basti pensare che la nuova costituzione sta per essere scritta da un esponente dell'Opus Dei".

L'evento è stato un'occasione unica per esplorare il modo in cui la letteratura può catturare l'identità di una nazione - e in questo caso di un continente, il sudamerica - in continua evoluzione. La presenza di Federico Buffa ha aggiunto un ulteriore livello di profondità all'incontro, facilitando la comprensione delle riflessioni di Cynthia Rimsky attraverso la sua unica e brillante interpretazione.

Il Festivaletteratura di Mantova continua a offrire opportunità uniche per esplorare la letteratura e la cultura da prospettive diverse.

(l.t.)

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Scaricate gratuitamente il programma e la mappa del Festivaletteratura. Le versioni cartacee sono anche reperibili nei principali punti di interesse del Festivaletteratura.

 


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