Vetrina Festival: si chiude la 27° edizione con Domenico Starnone, Teresa Cremisi, Ruth Padel, Neri Marcorè, Maria Castellitto, Ken Kalfus, Carlo Lucarelli, Mauro Corona e il premio Nobel Olga Toharczuh

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TokarczukOlga2MANTOVA, 10 set. - Domenica si chiude anche la 27° edizione del Festivaletteratura. La kermesse si chiuderà con ospiti di eccezione come Emanuela D'Abbraccio, Donatella Di Pietrantonio, Carlo Ratti, Neri Marcorè, Pascale Molinier, Santiago Roncagliolo e Colum McCann.

Tra i tanti ospiti anche Domenico Starnone, Teresa Cremisi, Ruth Padel, Neri Marcorè, Maria Castellitto, Ken Kalfus, Carlo Lucarelli, Mauro Corona e il premio Nobel 2018 per la letteratura Olga Toharczuh.

Ecco una serie di eventi che vi segnaliamo all'interno della nostra "vetrina festival".

187 IL MESTIERE DI VIVERE, TRA I LIBRI, HO INCONTRATO
Domenico Starnone
10:00 PALAZZO SAN SEBASTIANO 6,5o
Domenico Starnone è nato nel 1943, come il Gesù Bambino della canzone di Dalla: in questo 2023 che gli ha regalato un compleanno da importante cifra tonda ha deciso di donare ai suoi lettori un posto in primissima fila per spiare, senza disturbare, come nasce e da cosa prende ispirazione il suo lavoro di scrittore e sceneggiatore. Dalla improvvisa fascinazione per la lingua italiana di un bambino cresciuto in un ambiente "dialettofono", passando per i testi scolastici e i grandi romanzi della storia che ne hanno accompagnato la crescita, Starnone ha raccolto in L'umanità è un tirocinio pensieri che diventano autoritratto cartaceo e che raccontano come la letteratura contribuisca in maniera fondamentale al vivere quotidiano.

188 PROCESSO A GIOVANNA D'ARCO
Teresa Cremisi con Chiara Valerio
1o:oo CHIESA DI SANTA MARIA DELLA VITTORIA 6,5o
Condannata al rogo dopo essere stata sottoposta a un processo per eresia, Jeanne d'Arc fu arsa viva a Rouen il 30 maggio 1431. Da sempre la vicenda della "pulzella d'Orléans" ha ispirato un'idea di eroismo, sacrificio e rivoluzione in chi ne ha conosciuto la travagliata vita attraverso il cinema, il fumetto, la letteratura e l'arte in generale, eppure – al di là delle idealizzazioni – esiste una Storia che non è ipotesi. L'editrice Teresa Cremisi ha curato la pubblica- zione delle carte processuali di Giovanna d'Arco, un viaggio attraverso documenti d'archivio che racconta le sei udienze e i sei interrogatori complementari che la videro, suo malgrado, diventare icona. E, forse, non c'è da stupirsi se traspare in queste antiche carte una paura per la sua insubordinazione nel vestire e nelle acconciature, più che per questioni politiche o teologiche. Insieme a Cremisi, "per non negarsi la bellezza dell'eroismo" sarà sul palco Chiara Valerio (La tecnologia è religione).

193 MIGRAZIONE COME DENOMINATORE COMUNE
Ruth Padel con Telmo Pievani e Paola Splendore
1o:45 BASILICA PALATINA DI SANTA BARBARA 6,5o
Che si parli di uccelli, di pesci, di esseri umani e persino di piante (attraverso i semi), la mi- grazione è una realtà che da sempre accomuna esseri viventi della più disparata natura. Per necessità o per scelta l'uomo e gli altri animali si spostano sin dall'alba dei tempi, spinti da fattori che ancora oggi – come i cambiamenti climatici o le guerre – sono al centro dei dibattiti quoti- diani. "La migrazione ha creato il mondo", sostiene la poeta e accademica inglese Ruth Padel, che attraverso i suoi scritti ha posto in essere una riflessione sulla sopravvivenza come motore universale, che muove ogni spostamento sul pianeta Terra e fa da volano per l'evoluzione. In un incontro tra prosa e poesia, tra scienza e filosofia, l'autrice di Veniamo tutti da un altro luogo ne ragiona insieme al biologo evoluzionista Telmo Pievani (Libertà di migrare, scritto con Valerio Calzolaio) e a Paola Splendore (traduttrice e curatrice italiana delle opere di Padel).
L'autrice parlerà in inglese, con interpretazione consecutiva in italiano.

195 MACCHEMUSICA!
Brunori Sas, Ginevra Costantini Negri, Valerio Magrelli e Paola Maugeri, maestro di cerimonie Neri Marcorè
INEDITA ENERGIA
11:oo PIAZZA CASTELLO 6,5o
Prima della parola, nacque la musica. Apparentemente solo un insieme di ru- mori. Fin dai tempi più antichi l'uomo trovò subito modi, e poi formule com- plesse, attraverso cui i suoni si potessero fondere armoniosamente e potesse nascere la melodia: così nasce il potere della musica di unire, di creare legami e travalicare le barriere. Come il lavoro di un'azienda è composto da singoli talenti e capacità che diventano più della somma delle parti, allo stesso modo una sinfonia nasce da un'orchestra, con specificità e autonomie individuali che suonano un unico brano. Auest'anno a Inedita Energia parleremo, da diversi punti di vista, di come la musica si sia evoluta nel tempo, di come susciti emozioni e sentimenti, di come sia mezzo di intrattenimento ma anche veicolo per messaggi importanti e per trattare tematiche impegna- te. Come per le note che insieme creano la musica, parleremo di tutto questo attraverso l'ar- monia di ospiti d'eccezione, guidati da un direttore d'orchestra come Neri Marcorè.

202 BERLINO ERA UN PO' TRISTE E MOLTO GRANDE
Manuele Fior e Vincenzo Latronico con Marianna Albini
12:15 AULA MAGNA DELL'UNIVERSITR 6,5o
David Bowie diceva che Berlino "è la più grande stravaganza culturale che si possa immaginare": città cosmopolita e protagonista della storia europea del XX secolo, è uno di quei luoghi in cui nessuno sembra essere nato, ma in cui tutti si sono trasferiti in cerca di un sogno, di un lavoro, di una fuga dalla noia. La capitale tedesca è punto di incontro tra le opere di due grandi autori italiani, che hanno saputo dipingerla e descriverla nelle sue luci e ombre, nelle sue me- raviglie e nelle sue assurdità: Manuele Fior con Hypericon e Vincenzo Latronico (che proprio a Berlino vive) con La chiave di Berlino raccontano con ironia dolceamara di vite sospese tra la giovinezza e l'età adulta, in una bolla di scoperta e aspettative che spesso avvolge chi sceglie di emigrare dal paese d'origine. Modera l'incontro Marianna Albini.

204 LASCIARE L'ITALIA?
Maria Castellitto e Michela Grasso con Irene Pollastro
12:3o PALAZZO DELLA RAGIONE 6,5o
Si parla tanto di giovani italiane e italiani che migrano all'estero per studio o per lavoro, ma chi sa davvero raccontarli in modo veritiero ed efficace? Purtroppo non i mass media tradizionali, ma sicuramente la fiction e i social media, come succede nel caso di Maria Castellitto, autrice di Menodramma, e di Michela Grasso, diventata a soli ventidue anni un punto di riferimento per i coetanei ma non solo con il suo account Instagram @spaghettipolitics, e di recente in libreria con Il futuro non può aspettare. Un romanzo, i social e un reportage, tre modi diversi di raccontare e inquadrare questo fenomeno, e con esso un'intera generazione con un passato in Italia e il futuro all'estero. Incontra le due autrici la podcaster Irene Pollastro.

207 DISTOPICA AMERICA
Ken Kalfus con Giancarlo De Cataldo
14:3o PIAZZA CASTELLO 6,5o
Il 5 novembre 2024 si terranno le sessantesime elezioni presidenziali degli Stati Uniti, che immancabilmente terranno il mondo col fiato sospeso ad at- tenderne l'esito: analisti e giornalisti spenderanno fiumi di inchiostro per rac- contare il nuovo volto dell'America contemporanea, così divisa e polarizzata. Eppure già alcuni grandi scrittori visionari hanno immaginato vicini futuri pos- sibili che immergono i concittadini statunitensi in utopie e distopie di ogni sorta. Ken Kalfus, (Plutonio 239 e altre fantasie russe, Uno stato particolare di disordine), scrittore newyorkese che ama Borges e Calvino e sa mescolare comico, fantastico e tinte dark, ha ragionato recentemente di perdita dei privilegi e tribalizzazione della politica con Le due del mattino a Little America, romanzo che è quasi un ammonimento contro i pericoli di una nuova guerra civile. Della sua poetica graffiante e dissacrante parla al Festival insieme a Giancarlo De Cataldo (La svedese).
L'autore parlerà in inglese, con interpretazione consecutiva in italiano.

214 COMIZI D'AMORE AI TEMPI DI YOUPORN
Polly Barton con Chiara Valerio
15:3o PALAZZO SAN SEBASTIANO 6,5o
Nel 1965 Pier Paolo Pasolini si propone di raccogliere in un film le opinioni degli italiani su sesso, sessualità, amore e buon costume. Nasce così Comizi d'amore, in cui Pasolini percorre le spiagge da nord a sud del paese, parlando con operai, intellettuali e casalinghe, con uo- mini e donne di tutte le età e strati sociali. Con lo stesso spirito, in Porno: una storia orale, la scrittrice britannica Polly Barton ha chiesto a persone di sesso, classe sociale e orientamento sessuale diversi di parlarle del loro rapporto con il porno, costruendo una riflessione corale su un tema sempre più pervasivo, eppure del quale raramente si riesce a parlare in modo franco. A Festivaletteratura Barton discuterà con Chiara Valerio (La tecnologia è religione) di ciò che nel porno ci attrae e ci respinge, del modo in cui finisce per influenzare i nostri immaginari e i nostri rapporti, delle pulsioni liberatorie che asseconda e delle dinamiche di dominazione che riproduce.
L'autrice parlerà in inglese, con interpretazione consecutiVa in italiano.

218 BLU COME LA NOTTE, NERO COME LA CRONACA
Carlo Lucarelli e Stefano Nazzi con Ivan Carozzi
16:3o PIAZZA CASTELLO 6,5o
15:3o PALAZZO DELLA RAGIONE 6,5o
Del luogo, dell'istituzione, del ruolo e del rapporto con le e gli insegnanti, Domenico Starnone (La scuola: Ex cattedra-Fuori registro-Sottobanco-Solo se interrogato) e Alfredo Palomba (Quando le belve arriveranno) parlano con le allieve e gli allievi di oggi e di ieri.
Su words match VEDI N. 88

220 L'INTELLIGENZA DELLE MACCHINE
Nello Cristianini con Silvia Bencivelli
17:15 AULA MAGNA DELL'UNIvERSITR 6,5o
Nell'ultimo anno il dibattito intorno alle intelligenze artificiali è uscito dalla cerchia relativa- mente ristretta degli addetti ai lavori: tecnologie come ChatGPT e altre IA generative sono state messe a disposizione del grande pubblico, che ne ha scoperto le fantascientifiche po- tenzialità, ma ne ha intuito anche, con qualche preoccupazione, le inquietanti prospettive. A Festivaletteratura, Nello Cristianini (La scorciatoia), tra i massimi esperti di Intelligenza Arti- ficiale a livello europeo, spiegherà come le macchine sono diventate intelligenti anche se non pensano come noi, e che cosa la tecnologia dovrebbe imparare dalle scienze naturali e umane, se vogliamo costruire una convivenza sicura con questa nuova forma di intelligenza. Dialoga con lui la giornalista scientifica Silvia Bencivelli (Eroica, folle e visionaria).

225 CADDE TERRA SULLA TERRA
Mauro Corona con Alberto Rollo
18:oo PALAZZO SAN SEBASTIANO 6,5o
Il 9 ottobre 1963 una frana si staccò dal monte Tóc, precipitando nel sottostante bacino ar- tificiale formato dalla diga sul torrente Vajont e causando un'esondazione che lambì il vicino abitato di Erto e colpì la cittadina di Longarone, spazzandola via con tremenda furia. Auasi duemila persone e un intero paese vennero cancellati. Proprio nella valle del Vajont trascorse l'infanzia Mauro Corona (Aspro e dolce, Vajont: quelli del dopo), che aveva appena tredici anni la notte in cui accadde la tragedia e ricorda: "un boato indescrivibile, come il rombo di centi- naia di aerei che solcano il cielo. Siamo usciti tutti all'aperto, terrorizzati. Era buio pesto. Mia zia Tina, sordomuta, era rimasta in casa, ignara. Toccò a me andare a tirarla via da lì, con la terra che tremava come durante un terremoto". Sono trascorsi sessant'anni e di quella ferita sempre aperta lo scrittore e scultore ha voluto raccontare nel romanzo-monologo Le altalene; per mantenerne viva la memoria, contro "la cieca avidità dell'uomo", ne parla a Mantova in- sieme al critico letterario Alberto Rollo (Il grande cielo).

229 LA TENEREZZA DELLA NARRAZIONE
Olga Toharczuh con Wlodeh Goldhorn
18:3o PIAZZA CASTELLO 6,5o
"PePer essere senza parole io... potete ben immaginare...". Così scherzava Lella Co- sta nel 2012, parlando della folgorazione provata con la lettura e la scoperta delle opere di Olga Tokarczuk, quell'anno ospite insieme all'attrice italiana di un evento al Museo Diocesano. Dopo più di dieci anni, insignita nel 2018 del premio Nobel per la Letteratura, la scrittrice polacca (I vagabondi, Guida il tuo carro sulle ossa dei morti) torna a Festivaletteratura per raccontare al pubblico di Mantova come questa decade abbia influito sulla sua cifra stilistica e sul suo pensiero. E, se è vero che la vittoria del Nobel le ha regalato la libertà "di scrivere tutto ciò che voglio e come voglio", è altret- tanto vero che non sono cambiate ossessioni e tematiche che da sempre hanno attraversato la sua opera, siano esse i confini (fisici e ideologici) o la questione ambientale e femminile, alimen- tate come un fuoco dalle attuali politiche ultra-conservatrici e sovraniste del suo paese d'origi- ne. Incontra l'autrice di I libri di Jakub il giornalista Wlodek Goldkorn (L'asino del Messia).
L'autrice parlerà in polacco, con interpretazione consecutiva in italiano.

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Scaricate gratuitamente il programma e la mappa del Festivaletteratura. Le versioni cartacee sono anche reperibili nei principali punti di interesse del Festivaletteratura.

 


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