Igort da Cechov ai Diari Ucraini, ecco come racconto la guerra a fumetti

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Mantova Festivaletteratura IgortMannocchiMANTOVA, 11 set. – "Raccontare una guerra è difficile, ma raccontarla attraverso un fumetto lo è ancora di più, perché l'ingrediente del disegno presuppone una certa idea di astrazione". Mentre la guerra è molto concreta.

Igort, fumettista e sceneggiatore, nel 2010 ha pubblicato i Quaderni ucraini nei quali ha riportato tre anni di viaggi e incontri con le persone che vivevano nell'Ucraina, arriva al Festivaletteratura con un'anteprima molto interessante, ossia la pubblicazione dell'aggiornamento dei Quaderni Ucraini ora divenuto Quaderni ucraini diario di un'invasione fresco di stampa e, come intuibile, versione aggiornata con guerra in corso

Quella guerra che leggendo la prima edizione dei Quaderni Ucraini, si poteva intuire sarebbe arrivata e anche in questa forma. Intervistato dalla giornalista Francesca Mannocchi, che in Ucraina c'è stata come inviata sul fronte di guerra, Igort ha raccontato come la prima edizione dei Quaderni Ucraini sia nata quasi per caso: "La mia intenzione – ha spiegato ieri nel cortile di Palazzo San Sebastiano – era quella di raccontare Cechov attraversando l'Ucraina fino ad arrivare in Crimea dove si trova la casa bianca dello scrittore. Mi sono fermato tre anni, ma nel frattempo ho fatto altro, ho raccolto testimonianze di persone normali, non eroi o persone fuori dal comune, per capire come vivessero gli ucraini ed è emerso un quadro di persone estremamente dignitose, pronti ad aiutare chi stava peggio, sempre, i più poveri".

Così sono nati i Quaderni Ucraini, quasi profetici rispetto allo scoppio della guerra scatenata dall'invasione russa, e così è stato pensato anche Quaderni ucraini – diario di un'invasione: "Quando è scoppiata la guerra- ha detto ancora Igort – mi sono sentito come se mi avessero improvvisamente ribaltato sotto sopra. Ma mi sono detto che dovevo descrivere quello che stava succedendo sempre attraverso le storie le esperienze delle persone normali". Una narrazione utile e necessaria, ma soprattutto onesta che in un certo senso si contrappone a quella portata avanti da certa stampa che ha dato spazio a personaggi improponibili: "Manca un po' di pudore quando si parla di certe cose – ha detto Igort – che andrebbe sicuramente recuperato".

 (e.s.)

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Scaricate gratuitamente e stampate (fronte-retro) lo Speciale Festivaletteratura firmato L'Altra Mantova. La versione cartacea sarà anche reperibile nei principali punti di interesse del Festivaletteratura.

 


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