Pompei: catastrofe, riscatto e memoria storica con Massimo Osanna e Valeria Parrella. In Santa Barbara con Elisabetta Bucciarelli
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- Creato 09 Settembre 2022
- Pubblicato 09 Settembre 2022
MANTOVA, 09 set. – Pompei è il regno delle meraviglie e dell'inesauribile scoperta delle tracce di vita che nel 79 d.C l'eruzione del Vesuvio ha sepolto donandoci la possibilità di recuperare il presente solidificato di quel lontano passato.
Una straordinaria realtà che abbiamo l'obbligo di difendere e preservare e che continua a stupire per ciò che già ha rivelato, per quello che continua ad emergere nel corso delle ininterrotte campagne di scavi e, anche, per la forza suggestiva che emana, fonte generosissima di ispirazioni.
Così come si è rivelata per i recenti volumi di Massimo Osanna (Il mondo nascosto di Pompei) e di Valeria Parrella, autrice del romanzo storico "La fortuna". Sollecitati da Elisabetta Bucciarelli, i due autori si sono confrontati ieri nel tardo pomeriggio nella Basilica Palatina di Santa Barbara in un serrato dialogo che ha avuto al centro il loro condiviso amore per Pompei e le consonanze che emergono dai loro scritti.
"Un luogo che magicamente risuscita memoria, fa riemergere il passato" ha sostenuto Massimo Osanna, per sette anni direttore degli scavi di Pompei e ora direttore generale Musei presso il Ministero della cultura. Dal suo racconto sono emersi l'amore, la passione e lo stupore per le continue scoperte che questo scrigno di storia regala agli archeologi e oggi si presenta rigenerato dopo lunghi periodi di scarsa attenzione.
"Pompei è una storia di riscatto reso possibile dalla rete che si è creata negli ultimi anni: era un dovere restituire al mondo questi tesori e solo grazie alla sinergia di varie forze ci si è riusciti. Oggi il parco archeologico incarna aspetti del nostro essere: una realtà ancora contemporanea".
Passione sconfinata è anche quella di Valeria Parrella che nella "sua" Pompei ha ambientato il romanzo storico "La fortuna" in cui il protagonista si trova a vivere l'immane e inspiegabile, al tempo, disastro dell'eruzione. "Vivere la catastrofe, in ogni tempo e luogo, è cercare di sopravvivere per tornare ad un minimo di normalità , a qualcosa che ricolleghi alla vita".
Dal dialogo tra i due autori sono emersi aneddoti curiosi e interessanti, oltre a considerazioni sul valore sociale dei ritrovamenti e affascinanti rivelazioni. Come il caso dei recenti scavi di Civita Giuliana, avviati su segnalazione della Procura che stava indagando sull'attività programmata da tombaroli della zona, che hanno fatto emergere una straordinaria dotazione di oggetti di un'abitazione di schiavi. "Un'incredibile emozione vedere emergere questi reperti – ha sottolineato Osanna -. Oggetti relativi a una vita misera, ma che hanno una biografia e sono un'assoluta rarità : la cultura materiale dei poveri solitamente non lascia traccia".
gmp
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