Emergenza climatica, Figueres: 'L'accordo di Parigi è stato un successo, ma il futuro dipende da tutti noi'

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Creato 09 Settembre 2021

Pubblicato 09 Settembre 2021

MANTOVA, 09 set. - Innalzamento del livello dei mari, emissioni di gas serra, surriscaldamento globale: sin dagli inizi degli anni Novanta, a seguito della Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), questi termini hanno iniziato ad apparire sempre più spesso nel dibattito scientifico e politico, fino all'onda odierna di movimenti ambientalisti.

A parlare di queste tematiche per il Festivaletteratura, in diretta streaming, è intervenuta la diplomatica costaricana Christiana Figueres (autrice di "Scegliere il futuro") accompagnata in Piazza Castello dal ricercatore ricercatore Giorgio Vacchiano (autore della "La resilienza del bosco").

Tra le massime autorità mondiali nel campo delle questioni climatiche, Christiana Figueres è Segretaria Esecutiva dell'UNFCCC da oltre sei anni e tra gli artefici dell'Accordo di Parigi del 2015.

"Oggi, a livello globale, viviamo un'emergenza climatica disastrosa, ignorata troppo a lungo. Ci si presenta un'ultima occasione per cambiare la rotta. Questo è il decennio decisivo nella storia dell'umanità" ha ribadito la Figueres. Per la diplomatica costaricana, le nazioni non hanno mantenuto in passato gli impegni presi, e le emissioni di carbonio non sono diminuite e il riscaldamento globale ha reso il mondo un posto invivibile, scosso da rivolte politiche e fenomeni naturali catastrofici. Di fronte a una situazione ogni giorno più fosca, l'alternativa per la sopravvivenza del pianeta passa dalla consapevolezza che è arrivato il momento di cambiare le nostre abitudini, di pensare al nostro mondo come a un complesso sistema in cui è necessario fare la propria parte: "Sopravvivere alla crisi climatica è possibile, ma dipende da molti fattori, primo tra tutti il nostro agire responsabile".

"L'accordo di Parigi è stato una svolta per l'intera umanità - spiega Figueres - Per la prima volta abbiamo riunito 115 paesi e abbiamo sottoscritto un accordo vincolante. Gli Stati Uniti ne sono usciti 4 anni, ma ora sono rientrati nell'accordo. Insomma è stato un vero successo di diplomazia e politica. Mi preme ricordare 3 punti: la tecnologia che ha permesso l'accessibilità alle fonti rinnovabili, l'allineameanto politico tra Usa e Cina e infine il grande lavoro durato 5 anni che ci ha permesso di capire i piani di sviluppo economico e giustizia sociale di tutti i paesi. Un lavoro che ci permetterà di vivere in un mondo migliore , che è poi l'interesse di tutti".

Che prospettive per il prossimo COP26 di Glasgow, incalza Vacchiano: "Mancano ancora alcuni aspetti da ultimare e perfezionare: in primis la tariffazione per disincentivare l'utilizzo del carbone, e poi la promessa in base alla quale i paese ricchi versino 10 miliardi di dollari per aiutare i paesi poveri principali 'vittime' dei cambiamenti climatici" spiega Figueres.

Un mantra della diplomatica costaricana è che non possiamo più permetterci di dare per scontato che affrontare i problemi dei cambiamenti climatici sia solo dei governi, ma bensì è una missione che deve riguardare tutti noi, in ogni parte del mondo. E Figueres lo ribadisce anche al Festivaletteratura, quando Vacchiano padre da 10 giorni le chiede cosa potrà fare per il futuro di suo figlio: "Dipende da tutti noi, ed è responsabilità di tutti noi agire consapevolemente. Se saremo in grado di ridurre del 50% le emissioni entro il 2030 i nostri figli avranno un mondo migliore in cui vivere, al contrario, se non ci riusciremo i problemi saranno tanti e forse raggiungeremo il punto di non ritorno.

Cambiare mentalità è quindi fondamentale, ma non è nulla senza azioni precise: cosi nel suo libro Figueres espone un decalogo di azioni da fare subito. Tra queste la ricerca e la difesa della verità, il considerarsi tutti cittadini e non consumatori, l'abbandono dei combustibili fossili, investire di più sull'economia sostenibile e anche l'utilizzo più consapevole di tutte le tecnologie a disposizione. Insomma il futuro dipende da noi.

(s.t.)

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