I Gioielli Gialli di Luca Crovi: piccola collana di narrativa noir dove la realtĂ supera la fantasia
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- Creato 12 Settembre 2020
- Pubblicato 12 Settembre 2020
MANTOVA, 12 set. - E' una piccola collana di libri gialli, quella che Luca Crovi ha proposto agli appassionati seguaci dell'evento di questa mattina nel cortile della Biblioteca "Gino Baratta": sintetica ma significativa di un periodo storico che ha visto la nascita e le prime affermazioni della narrativa poliziesca.
Crovi, saggista, romanziere e curatore di varie collane, ha selezionato, per l'occasione, cinque opere che sono state pubblicate tra il 1886 e gli anni '70 e che rappresentano tappe importanti dell'approccio dell'editoria italiana alla letteratura noir (tutte presenti negli scaffali della Biblioteca Baratta).
Punto di partenza scelto per questa escursione è "Il bacio di una morta" di Carolina Invernizio, un testo che ha più di 100 anni, di una modernità sorprendente, di grande successo popolare anche in altri paesi, nonostante non fosse particolarmente amato dalla critica dell'epoca.
"L'Invernizio, sagacemente, se ne vendicava – ha confidato Crovi – dicendo che le sue opere erano comunque le più lette dalla mogli e dalle amanti di quelli che parlavano male di lei".
Del 1935 sono invece "Il banchiere assassinato" di Augusto De Angelis e "Gli uomini in grigio" di Giorgio Scerbanenco, due libri particolarmente cari ai cultori del noir che hanno portato nel genere letterario novitĂ nel campo dell'intuizione psicologica.
Quello di De Angelis è il primo romanzo in cui compare il commissario De Vincenzi ed è un prezioso ritratto di Milano, delle sue vie, bische, della nebbia, ma anche del suo profilo culturale, mentre Scerbanenco ricostruisce una fantasiosa vicenda di orfani in un contesto precocemente fantascientifico.
Passando a "La Mazzetta" di Attilio Veraldi, lo sguardo si sposta su una Napoli dei faccendieri: un capostipite del giallo italiano che, nella sua veste di potente finzione, riesce a raccontare la realtĂ del paese.
A completare la mini collana, Crovi ha proposto "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" di Carlo Emilio Gadda: libro "spartiacque" per i successivi giallisti, di grande e sempreverde successo anche nella versione cinematografica di Pietro Germi.
Come spesso accade, anche e soprattutto la letteratura noir si alimenta di fatti reali di cronaca su cui i vari autori intessono le loro invenzioni. Ha sicuramente ragione Luca Crovi quando dice: "Nei gialli, la realtà è superiore alla fantasia".
(gmp)
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