Tishani Doshi: 'L'India è un paese che inebria e ti può sopraffare per la simultaneità tra passato, presente e futuro'

  • Stampa

Mantova Festivaletteratura Doshi2MANTOVA, 11 set. - Una Piazza Castello esaurita ha dato il benvenuto al Festivaletteratura alla scrittrice e potessa Tishani Doshi accompagnata per l'occasione dalla scrittrice Gaia Manzini.

L'autrice di "Il piacere non può aspettare" e del recentissimo "Giorni e notti fatti di piccole cose", è un'artista la cui anima si divide da sempre tra poesia, prosa, danza e giornalismo, tutti veicoli di quella connessione tanto necessaria con l'altro da sé. Vincitrice, con la sua prima raccolta di versi, del prestigioso Forward Poetry Prize, Doshi ha sempre saputo raccontare l'India contemporanea con autenticità, affrontando le grandi problematiche sociali e della questione femminile senza cedere alle fascinazioni da cartolina dell'immaginario beatlesiano o turistico.

Tema dell'incontro "VIAGGIARE CON LE PAROLE": in un periodo difficile come quello della quarantena, forte si è risvegliato il desiderio di connessione, che non fosse quella digitale: "siamo come in gabbia, costretti a interagire tra noi dietro a uno schermo" ha ribadito più volte la Doshi.

L'incontro inizia a sorpresa con la scrittrice che legge il prologo del suo ultimo libro in italiano. La pronuncia è buona e il pubblico le tributa un lungo applauso.

"L'inizio del libro è lirico, poetico, ma tocca la tematica della donna in India, e quindi è anche politico" dichiara la Manzini. "Scrivendo questo libro ho pensato soprattutto a cosa significa essere una donna che si sposta nel mondo oggi. La protagonista, Grace, è una persona difficile, ma che cerca in ogni modo di fare la cosa giusta. Dal mio primo libro, 10 ann fa, ad oggi il mondo è cambiato molto: in queste pagine ho voluto raccontare cosa significhi appartenere ad un luogo. E' ovviamente anche un romanzo di genere, perchè parla di donne" risponde Doshi.

"Credo che nessuno conosca bene la usa famiglia. Questo in India come in Italia. E questo è un libro che parla di famiglia e dei segreti che ruotano attorno ad essa. Perchè ogni famiglia ha dei segreti".

Mantova Festivaletteratura Doshi1"Un altro tema affrontato è l'isolamento, e oggi più che mai direi che è un tema attualissimo" spiega poi l'autrice indiana. Ovviamente non poteva mancare un appunto sulla pandemia e il terribile momento che il mondo sta vivendo: "In questa mergenza l'India ha fallito, e non si è presa cura del suo popolo come avrebbe dovuto. Ma le società del mondo non sono uniformi, e alcune si sono comportate meglio. Vivo in Italia da giugno e se penso ai mesi di febbraio e marzo non posso credere di essere qui ad un Festival. Questa pandemia ha indubbiamente evidenziato le disuguaglianze delle società".

"Sono stata in India nel lontano 2004, e la sensazione che ricordo di più è quella di essere constantemente travolta da una bellezza multisensoriale. Una bellezza che però è sul punto di consumarsi. Che porta dentro di se il suo tempo. Che effetto fa vivere in un paese cosi ?" chiede la Manzini. "In India viviamo il tempo con molte prospettive: linearmente, circolarmente e anche un tempo cristallizato, immobile. Io penso che i più importanti contenitori del tempo siano in ogni caso le nostre case. Sono edifici che letteralmente respirano i tempi vissuti, ma anche quelli presenti. L'India è un paese che inebria e ti può sopraffarre per la simultaneità tra passato, presente e futuro".

(st)

----

Scaricate, consultate e stampate gratuitamente Speciale Festivaletteratura firmato L'Altra Mantova. La versione cartacea sarà reperibile nei principali punti di interesse del Festivaletteratura.

 


Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information