In Sicilia con Virgilio: un affascinante itinerario tra mito, storia, poesia e natura (VIDEO)

  • Stampa

Mantova ViaggioSicilia PercorsoEneaMANTOVA, 29 mag. - Come una dea dai mille volti, la Sicilia riesce sempre a stupirti, ad ammaliarti. Così come la prima volta, quando ci ritorni lei riesce sempre a conquistarti con il suo straordinario fascino e un'inesauribile varietà di itinerari tra natura, arte, storia e mito.

Un eterno meravigliarsi perfettamente sintetizzato da Johann Wolfgang von Goethe durante il suo viaggio del 1787: "L'Italia senza la Sicilia, non lascia nello spirito immagine alcuna. È in Sicilia che si trova la chiave di tutto [...] La purezza dei contorni, la morbidezza di ogni cosa, la cedevole scambievolezza delle tinte, l'unità armonica del cielo col mare e del mare con la terra... chi li ha visti una sola volta, li possederà per tutta la vita".

Non è un caso che tanti grandissimi artisti abbiano voluto testimoniare il loro amore per questa terra in cui la forza degli elementi naturali sembra modellare, oltre alla bellezza, l'intensità dell'animo, accendere i contrasti. Ma anche alimentare i miti, come ha sapientemente fatto il "nostro" Virgilio con la narrazione nell'Eneide del viaggio di Enea lungo il periplo della Sicilia, da oriente a occidente, prima di approdare sulle sponde laziali per diventare il progenitore del popolo romano.

È prendendo spunto dalle tracce poetiche di Virgilio che ho cercato di ripercorrere questo leggendario percorso e fissare in immagini attuali alcuni di quei luoghi indicati con grande precisione nell'Eneide. Un avvincente itinerario tra mito, suggestione a realtà.

È nel terzo libro dell'Eneide che Virgilio narra l'arrivo di Enea e i suoi compagni, fuggiti da Troia, in Sicilia seguendo il consiglio di Eleno, figlio di Priamo, che gli aveva profetizzato di essere destinato a fondare una grande nazione e lo invita a raggiungere Drepano (Trapani), ma evitando le terribili insidie di Scilla e Cariddi - Nel destro lato è Scilla; nel sinistro È l'ingorda Cariddi -.

Siracusa Thapsos1Sotto la spinta dei venti il percorso di aggiramento dell'isola inizia sfiorando la penisola di Tapso - oggi Magnisi in provincia di Siracusa: - ... A la sassosa foce di Pantagia, Al megarico seno, ai bassi liti Ne trovammo di Tapso -. La stratta lingua di terra è ancora lì, ma assediata dagli inquietanti impianti del polo petrolchimico di Priolo.

Proseguendo, ecco la splendida immagine di Siracusa, dell'isoletta di Ortigia con la sua sorprendente fonte di Aretusa e l'aspro profilo del Plemmirio, oggi area protetta di grande interesse naturalistico. - Giace de la Sicania al golfo avanti Un'isoletta che a Plemmirio ondoso È posta incontro, e dagli antichi è detta Per nome Ortigia. A quest'isola è fama, Che per vie sotto al mare il greco Alfeo Vien, da Doride intatto, infin d'Arcadia Per bocca d'Aretusa a mescolarsi Con l'onde di Sicilia -.

- Superato il paludoso Eloro, Scoprimmo Camarina (comune di Ragusa), i sassi alpestri di Pachino, la pianura de' Geloi Di cui Gela è la terra e Gela il fiume, ecco Molto da lunge il gran monte Agragante (colle nel comune di Naro).

Siracusa CapoPassero1Ben nota per la pregiata produzione agricola, la zona di Pachino offre anche attrattive mete turistiche tra cui Capo Passero, il punto più a sud d'Italia, con il bellissimo incontro tra le acque dei mari Ionio e Mediterraneo all'Isola delle Correnti.

Poco più avanti – prosegue l'Eneide - compare la - palmosa Seline (Selinunte); e 'n su la punta Giunti di Lilibeo (Marsala), tosto girammo Le sue cieche seccagne, per raggiungere 'l porto alfine Del mal veduto Drepano - (Trapani) dove viene accolto dal re di origini troiane Aceste.

È qui che muore Anchise, il padre di Enea - Qui, lasso me! da tanti affanni oppresso, A tanti esposto, il mio diletto padre, Il mio padre perdei -. Secondo alcune interpretazioni Anchise sarebbe stato sepolto sulle pendici di Monte Erice e per alte fonti sul litorale settentrionale trapanese, tra Pizzolungo e Bonagia. 

Trapani SteleAnchiseIn questa zona, seguendo il filo narrativo dell'Eneide, nel 1930 è stato eretto un monumento commemorativo, "La stele di Anchise": un luogo di forte suggestione, pur male conservato, rinominato Piana di Anchise in tempi recenti.

Ma il viaggio di Enea verso il Lazio trova l'imprevisto ostacolo di una tempesta che lo fa naufragare sulle coste del Nord Africa, dove la regina Didone stava edificando Cartagine. Ancora una tempesta, quando abbandona Didone per riprendere a seguire il suo destino, lo costringe a rifugiarsi nuovamente nel porto di Drepano.

Lo accoglie nuovamente Aceste, re di Erice, che indice grandi giochi funebri per celebrare il primo anniversario della morte di Anchise:" i ludi di Enea". Si tratta di una giostra sportiva descritta accuratamente da Virgilio che si svolge al nono giorno dopo vari sacrifici e banchetti.

Trapani MonteCofanoTra queste competizioni c'è la gara navale in onore di Anchise di cui Enea fissa il percorso. - ... e lunge incontra a la spumosa riva un basso scoglio che, da' flutti percorso, è talor tutto inondato e sommerso. ... Qui d'un elce frondoso il segno pose Il padre Enea, fin dove il corso avanti stender pria si dovesse, e poi dar volta -.

L'ipotesi archeologica del Prof. G. Purpura sulla identificazione del sito in cui Virgilio colloca la gara del V libro dell'Eneide indica un'insenatura della costa trapanese dominata dal monte Cofano, al largo della quale si trova lo scoglio dello Scialandro. Al di là di ogni congettura, il luogo è davvero incantevole!

Trapani PanoramaMa, alla fine, per Enea viene il momento di lasciare definitivamente la Sicilia e, tra capricci degli dei e venti favorevoli, prendere il largo per realizzare la profezia che lo aveva destinato a fondare una grande nazione. - E ciò che a navigar facea mistiero Gioiosamente a' suoi compagni impose. Tirár l'antenne, inalberâr le vele, Sciolsero, ammainâr, calaro, alzaro, Fer le marinaresche lor bisogne Tutti in un tempo, ed in un tempo insieme Drizzâr le prore al mar, le poppe al vento -.

Grazie Virgilio, ancora una volta guida preziosa!

Guido Mario Pavesi


Questo sito utilizza cookie di terze parti (leggere la pagina informativa per approfondimento). Continuando con la navigazione si accetta il loro uso. Per informazioni dettagliate sulla normativa dei cookies, leggi la nostra privacy policy.

Accetto i cookies per questo sito.

EU Cookie Directive Module Information