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Alloggi popolari a Mantova: richieste in continuo aumento e ancora troppi appartamenti sfitti da ristrutturare. I sindacati degli inquilini: nel 2022 su 350 domande accolte 31

Immobili CasePopolari4MANTOVA, 09 feb. - La situazione degli alloggi popolari nella nostra provincia mostra gravi carenze, sono troppi gli appartamenti sfitti da ristrutturare, a fronte di richieste di assegnazioni in continuo aumento.

Un dato su tutti evidenzia il problema, come sottolineano i sindacati degli inquilini (Sunia, Sicet e Uniat) in una nota stampa: a Mantova cittĂ  nel 2022 su 350 domande presentate per gli alloggi popolari ne sono state accolte 31 da Aler e Comune, il 9%.

"Vogliamo evidenziare – spiegano Gianni Prendin, responsabile del Sunia di Mantova, Attilio Scalari responsabile del Sicet di Mantova e Claudio Soncini responsabile dell'Uniat di Mantova - come l'Edilizia Residenziale Pubblica, per quanto riguarda Mantova, sia in forte sofferenza da quando Regione Lombardia ha deliberato di accorpare le strutture Aler di Mantova, Cremona, e Brescia. La legge n.16, ha, in sostanza, modificato i valori sociali per cui Aler era stata creata. Questo istituto, infatti, era nato per dare risposta alle fasce più deboli, ma questa legge lo ha trasformato in un'azienda che, in quanto tale, deve avere i bilanci a pareggio. Principio per cui la stessa Aler perde il proprio ruolo sociale. Ad oggi tali richieste vengono soddisfatte solo dai Comuni, i quali però non possono essere i soli a farsi carico delle problematiche sociali, che in questo periodo stanno aumentando".

La pandemia e l'inflazione a doppia cifra, hanno accentuato questi problemi sociali e sono tante le famiglie indigenti, con fragilità al proprio interno, con affittuari con lavori precari o addirittura senza occupazione. "Il Governo – proseguono i responsabili dei sindacati degli inquilini - nonostante questa situazione drammatica, non ha rifinanziato il fondo sul sostegno affitti, così come previsto dalla legge, ma crediamo che per ripristinare il patrimonio abitativo, redistribuire le risorse alle fasce deboli e riprendere il ruolo sociale, la Regione debba destinare i fondi non solo per la grande Milano ma anche per tutte le province della Lombardia".

I sindacati degli inquilini si rivolgono direttamente al presidente della Regione, Fontana: "Ci aspettiamo dal Presidente Fontana – spiegano -, che le sue dichiarazioni, riportate in una lettera inviata a tutti i condomini Aler in piena campagna elettorale, non siano mera propaganda, ma rappresentino un impegno economico e morale nei confronti dei cittadini lombardi e mantovani che vivono o aspettano di vivere in abitazioni dignitose".

Dai giornali locali si evince che la situazione del patrimonio nel 2022 dell'Aler di Mantova, era di 3.419 appartamenti di proprietĂ  e un quinto di questi, pari a 713 alloggi, erano sfitti.

Dei restanti 429 necessitavano di manutenzione straordinaria e 208 erano in attesa di manutenzione ordinaria di cui solo 78 erano assegnabili. "Siamo consapevoli – aggiungono Sunia, Sicet e Uniat - che circa il 70% degli alloggi è stato costruito prima del 1985, con norme e regole sulla sicurezza ben diversi da oggi, ma questo non giustifica la mancata locazione appartamenti vuoti. Come sindacato degli inquilini a livello regionale, già dal 2018 abbiamo chiesto a Regione Lombardia di destinare l'1% del bilancio regionale all'edilizia pubblica, proprio per rispondere in modo più efficace a questa esigenza. A livello provinciale come sindacati degli inquilini, sempre dal 2018, abbiamo richiesto ad Aler, di fare un programma di sostituzione dei serramenti, finanziato con fondi regionali o fondi europei, allo scopo di raggiungere un reale risparmio energetico e avere un ammodernamento degli alloggi".

Ecco alcuni dati riportati da Sunia, Sicet e Uniat: Nel 2017 su 532 domande ne sono state accolte 74 (14%), nel 2018 82 su 685 (12%), nel 2019 18 su 200 (9%), nel 2021 35 su 320 (11%), e nel 2022, come detto, 31 su 350 (9%). Nel 2020 la situazione era ferma.

Negli anni 2017 e 2018 la raccolta delle domande è stata regolamentata dalla legge n.27 che prevedeva la possibilità di inoltrare le adesioni a più attori e in forma cartacea.

Dal 2019, con l'introduzione della legge n. 16, le domande possono essere presentate solo ed esclusivamente online tramite il portale di Regione Lombardia, o tramite appuntamento presso gli uffici Aler o comunali.

Si nota chiaramente nella griglia, la forte riduzione delle domande presentate, come l'applicazione di una legge rispetto alla precedente abbia creato problemi nell'inoltrare la domanda, unita alla mancanza della disponibilitĂ  degli alloggi da assegnare.


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