Sottrazione fraudolenta al pagamento dele imposte e omessi versamenti e ritenute fiscali: la Gdf di Mantova sequestra beni per circa 620mila euro

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GuardiaDiFinanza Computer1MANTOVA, 16 lug. - I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e del Gruppo della Guardia di Finanza di Mantova hanno operato una serie di provvedimenti di sequestro preventivo in materia di reati tributari, eseguiti anche nella modalità cosiddetta per equivalente, in virtù di quanto disposto dall'art. 12 bis del D.Lgs 74/2000, per un importo complessivo di circa 620.000 euro.

I risultati ottenuti sono il frutto di un costante monitoraggio delle attività economiche che insistono sul territorio della provincia al fine di evitare distorsioni del sistema economico e l'infiltrazione nell'economia legale di imprese legate alla criminalità.

Si tratta di provvedimenti richiesti dalla Procura della Repubblica di Mantova ed emessi dal Giudice per le indagini Preliminari nei confronti quattro società, operanti in provincia, ed attive rispettivamente nel settore dei manufatti termoplastici, nella consulenza aziendale, nel commercio on-line di articoli vari e nella gestione di sale giochi.

In particolare, il primo dei sequestri preventivi effettuati ha colpito i responsabili di una società a responsabilità limitata, oggetto di attenzione da parte della Fiamme Gialle mantovane poiché, secondo l'ipotesi accusatoria, a fronte di emolumenti erogati ai propri dipendenti/collaboratori nell'anno 2017, non ha provveduto a versare all'Erario le somme trattenute a titolo di pagamento delle imposte per conto di quest'ultimi, in violazione dell'art. 10 bis del D.Lgs 74/2000 (omesso versamento di ritenute certificate). Il Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Mantova, condividendo l'ipotesi accusatoria portata avanti dalla predetta Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo, finalizzato alla successiva confisca, dei saldi attivi giacenti sui conti correnti intestati alla predetta società e, in caso di mancato o insufficiente rinvenimento di tali beni, il sequestro preventivo di tutti i beni (mobili ed immobili) intestati agli indagati, per un importo di oltre 280.000 euro: somma interamente rinvenuta e sequestrata su conti correnti societari.

L'altra società è una associazione tra professionisti, operante sotto forma di società a responsabilità limitata, che ha omesso di versare l'Imposta sul Valore Aggiunto risultante dalla dichiarazione annuale relativa all'anno 2018, integrando, secondo l'accusa, la fattispecie delittuosa di "omesso versamento di IVA", prevista dall'art. 10-ter del D.Lgs 74/2000. Anche in tal caso, condividendo l'ipotesi accusatoria formulata dalla locale Procura della Repubblica, il Giudice per le indagini Preliminari ha emesso apposito decreto di sequestro preventivo, per un importo di oltre 230.000 euro. In virtù di tale provvedimento si è proceduto al sequestro preventivo, nella modalità per equivalente, di un complesso immobiliare (costituito da una civile abitazione con garage e due aree urbane) sito in Santa Teresa di Gallura (SS), località Baia Santa Reparata.

Nell'ultimo caso, ad essere colpite sono state due società riconducibili allo stesso amministratore, il quale si sarebbe sottratto, secondo la tesi accusatoria, al pagamento di imposte per un totale di circa 110.000 euro, trasferendo somme e beni ad altra società facente capo al medesimo. Anche in tale circostanza il Giudice per le indagini Preliminari, concordando con quanto asserito dall'accusa, ha emesso un provvedimento ablativo, la cui esecuzione ha portato al sequestro di saldi attivi su conti correnti e quote societarie, per un importo complessivo pari a circa 83.000 euro.


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