Tenta inutilmente la fuga, spacciatore arrestato dai Carabinieri a San Giorgio. A Mirandola (MO) un secondo arresto

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Mantova Carabinieri ArrestoFossamana-12MaggioMANTOVA, 12 mag. – A seguito di una prolungata attività di indagine, questa mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Compagnia di Mantova, con la collaborazione della Stazione di San Giorgio Bigarello, hanno rintracciato all'interno di un casolare, in Strada Fossamana di San Giorgio Bigarello un 26enne cittadino nordafricano che può essere considerato l'emergente punto di riferimento degli spacciatori al dettaglio di cocaina nel quartiere Lunetta di Mantova.

L'uomo, alla vista dei militari ha cercato di fuggire uscendo dalla finestra che dava sul retro dell'abitazione ma, poiché lo stabile era stato circondato dai Carabinieri, si è visto costretto ad arrampicarsi e salire sul tetto di un attiguo capannone.

 Una volta raggiunto dai militari, considerato anche che il tetto del capannone era stato reso viscido dalla pioggia, il 26enne ha deciso di arrendersi facendosi arrestare in base ad un'ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Mantova, su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Un precedente arresto per spaccio di sostanze stupefacenti, connesso a questo caso, era già avvenuto lo scorso 27 aprile nei confronti di un altro cittadino nordafricano di 35 anni presso la propria abitazione di Mirandola (MO), anche lui già conosciuto alle forze dell'ordine.

Il provvedimento è frutto dell'attività di indagine avviata a seguito dell'arresto, eseguito nel maggio dello scorso anno, di ulteriori due persone di origine tunisina, domiciliate nel quartiere Lunetta di Mantova, già note alle forze dell'ordine, che erano state sorprese con 98 grammi di cocaina in un unico involucro.

Questi ultimi erano stati fermati a bordo di un taxi dopo aver acquistato la droga, nel comune di Borgo Mantovano, da un soggetto all'epoca ignoto. Le attività svolte hanno quindi permesso di ricostruire la movimentazione di oltre duecento grammi di cocaina in meno di un mese e quindi di assicurare alla giustizia sia il fornitore all'ingrosso dello stupefacente, proveniente da Mirandola (MO), nonché il mandante di quel viaggio che si era avvalso di due "galoppini" per l'approvvigionamento della sostanza stupefacente.


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