Giornata del sollievo: un convegno sulla ‘cultura della cura’ che coinvolge istituzioni e associazioni. Sabato 24 maggio all’auditorium del Seminario

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Mantova GiornataSollievo PresentazioneMANTOVA, 22 mag. – "Il diritto al sollievo è un dovere e curare per guarire è spesso possibile, prendersi cura per il sollievo è sempre possibile": è questo il messaggio che lancia la Giornata Nazionale del Sollievo, evento che anche quest'anno Mantova celebra, sabato 24 maggio, con un convegno che coinvolge le realtà istituzionali e associative del territorio.

Aderente alla rete delle "Città del sollievo", istituita nel 2001 per "promuovere e testimoniare, la cultura del sollievo dalla sofferenza fisica e morale in favore di tutti coloro che stanno ultimando il loro percorso vitale, non potendo giovarsi di cure destinate alla guarigione", Mantova si fa capofila dell'iniziativa con il convegno che si terrà sabato dalle 8.30 alle 15, nell'auditorium del Seminario Vescovile, in via Cairoli 20.

Titolo dell'evento è "La cultura della cura" dando alle parole "cura e prendersi cura" il loro autentico, profondo significato culturale, sanitario, relazionale e sociale. La cura è una dimensione esistenziale fondamentale e con questa parola non si fa riferimento solamente alla cura sanitaria, ma alla cura della persona nella sua totalità.

Mantova GiornataSollievo LocandinaDa queste e altre significative considerazioni nasce l'idea del convegno, che sarà coordinato da Giovanni Rodelli, direttore generale della Casa del Sole. Adriano Savioli, presidente AVULSS, parlerà dei "nostri primi 20 anni". Seguirà l'intervento del musicista Eugjen Gargiola, "Il suono della Cura".

Seguirà, alle 9.45, la lectio magistralis "Il valore e i valori del volontariato", di Stefano Zamagni, economista, docente dell'Università di Bologna, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Dopo un momento di discussione, alle 11, il direttore delle Cure Palliative di Asst Teresa Sabina Mediani affronterà il tema "Cure Palliative: dalla centralità dell'ospedale al territorio". Alle 11.30 Umberto Curi, professore emerito dell'Università di Padova, terrà la lectio magistralis "Le forme della cura: l'ascolto". A seguire, "Letture di cura" con l'attore Diego Fusari, dell'Accademia teatrale Francesco Campogalliani. Alle 14, "Percorsi di umanizzazione: la parola ai volontari".

Il programma e le finalità del convegno sono stati presentati questa mattina presso la sala consiliare del Comune di Mantova dall'assessore al Welfare del Comune Andrea Caprini affiancato dalla responsabile della struttura Coordinamento Disabilità e Fragilità di Asst Mantova Alessia Sempreboni, dal direttore delle Cure Palliative di Asst Teresa Sabina Mediani, dal presidente di Avulss Adriano Savioli e dalla vice presidente di Iom Mara Grossi.

"Ringrazio tutti gli enti aderenti al tavolo tecnico Mantova Città del Sollievo – ha commentato l'assessore al Welfare del Comune Andrea Caprini - che anche quest'anno hanno contribuito a realizzare l'importante appuntamento di sabato 24 maggio, in primis AVULSS mantovana che festeggia 20 anni di attività e volontariato, l'Istituto Oncologico Mantovano per il prezioso lavoro di relazioni e ideazione, l'ASST e il dipartimento di Cure Palliative per l'impegno quotidiano nella cura e nel rapporto fra ospedale e territorio.

La Giornata del Sollievo sarà un'occasione importante per approfondire le tematiche centrali della cura e del sollievo, in vista del raduno annuale delle città del sollievo da tutta Italia, che si terrà sempre nella nostra città a fine settembre, e per cui sono già partiti gli inviti e stiamo iniziando a raccogliere le adesioni".

"Le cure palliative rappresentano pienamente il paradigma della complessità di cura sia nei fondamenti concettuali che nei modelli organizzativi di attuazione - ha sottolineato Teresa Sabina Mediani - e sono un chiaro esempio di come sia necessario interconnettere i sistemi ospedale-territorio, interprofessionalità, multidisciplinarietà. Il modello di cura è il "to care", prendersi cura ovvero il sollievo dalla sofferenza non solo fisica. La cura basata sui bisogni fisici, psicologici, sociali e spirituali e le preferenze della persona malata e della sua famiglia (medicina delle scelte condivise) con l'obiettivo del ripristino o il mantenimento della miglior qualità di vita possibile. Il limite quindi come consapevolezza, come orizzonte di azione e non come ostacolo".


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