Viaggio della Memoria, a Mauthausen 40 studenti mantovani per l'iniziativa di Cgil, Cisl e Uil. Saletti (storico): 'luoghi della Memoria come fonti storiche tridimensionali'
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- Pubblicato 15 Marzo 2023
MANTOVA, 15 mar. - Il viaggio della Memoria organizzato da Cgil, Cisl, Uil e dal Comitato In Treno per la Memoria quest'anno, dal 24 al 27 marzo, porterĂ in visita al campo di sterminio di Mauthausen, in Austria, 40 studenti mantovani delle classi quinte del Liceo Classico Virgilio di Mantova e dell'Istituto San Felice di Viadana.
Un viaggio preparato in questi mesi insieme a storici ed esperti che, insieme ai sindacalisti, accompagneranno i ragazzi in quella che nelle intenzioni degli organzzatori dovrà essere un'esperienza formativa a 360 gradi in grado di trasmettere quelle sensazioni che solo un contatto diretto con la storia può generare. Una storia tragica come quella dei campi di sterminio che non può e non deve essere dimenticata, nonostante per motivi anagrafic i testimoni diretti di quelle terribl esperienze siano sempre meno. Ecco che i luoghi della memoria, in questo contesto, assumono sempre più importanza.
L'iniziativa è stata presentata ieri nella Camera del Lavoro di Mantova dove si è anche tenuto uno degli ultimi step formativi per i ragazzi a cura del professor Carlo Saletti dell'Istituto Mantovano di Storia Contemporanea. "I luoghi della Memoria - ha detto Saletti - sono fonti storiche tridimensionali che negli anni si sono anche trasformati in paesaggi storico memoriali. Sono luoghi complicati e per decifrarli spesso servono le lenti giuste, quelle che noi accompagnatori abbiamo cercato di fornire a questi ragazzi che andranno a Mauthausen".
Partire dalla scuola e dagli studenti è un investimento culturale, un modo per formare coscienze giuste in grado di non dimenticare mai quello che sono stati i campi di sterminio nazisti: luoghi dell'orrore dove l'umanità è stata annientata. "E' importante ricordare queste tragedie - ha sottolineato Roberta Franzini, segretaria della Cgil di Mantova - per evitare che possano ripetersi. Con sempre meno testimoni diretti in vita, tocca ai luoghi raccontare quello che la barbarie nazifascista è risucita a produrre".
Secondo Dino Perboni della Cisl Asse del Po "è importante realizzare questo lavoro di ricostruzione storica nelle scuole, perché è lì che si formano i cittadini e dobbiamo fare in modo che certi tentativi di revisionismo non avanzino".
Fabio Caparelli della Uil Mantova, assente per inderogabili impegni sindacali, ha inviato una nota nella quale sottolinea come "per contrastare le disugualgianze, le ingiustizie e i nazionalismi è utile provare a fare un lavoro di ricostruzione sociale, di ritessitura dei rapporti tra le persone partendo proprio da questi luoghi di sofferenza e di morte".
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