Attività Guardia di Finanza in provincia di Mantova nel 2021 e primi 5 mesi 2022: scoperti 25 evasori totali, evasa Iva per oltre 21 milioni di euro. Scoperti 308 lavoratori 'in nero'
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- Creato 25 Giugno 2022
- Pubblicato 25 Giugno 2022
MANTOVA, 25 giu. - Sono 199 i reati fiscali e 25 gli evasori totali scoperti dagli uomini della Guardia di Finanza di Mantova nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022.
Questi ultimi hanno evaso complessivamente oltre 21 milioni di euro di Iva e non hanno dichiarato una base imponibile netta di oltre 19 milioni di euro. Sono questi alcuni dei numeri relativi all'attività svolta nel 2021 e nei primi cinque mesi del 2022 resi noti dalla Guardia di Finanza di Mantova in occasione della celebrazione del 248esimo anniversario della fondazione del corpo, tenutasi nella caserma "Luigi Boccaletti" sede del comando Provinciale.
Gli interventi finalizzati al contrasto delle frodi in materia di IVA sono stati 29 con la denuncia di 40 soggetti, in particolare, sono stati individuati, inoltre, 23 soggetti, non residenti in Italia ma domiciliati fiscalmente in provincia di Mantova, operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico, ai quali è stata accertata la presentazione, in Italia, di dichiarazioni IVA con importi inferiori a quelli ricostruiti o, in qualche caso, con importi dichiarati pari a zero, consentendo così di recuperare oltre 2 milioni di euro di IVA. Il valore dei beni sequestrati per reati in materia di imposte dirette e IVA è pari a 7,1 milioni di euro, mentre le proposte di sequestro ammontano a circa 20,4 milioni di euro. Sono stati svolti 30 gli interventi nel settore delle accise, in relazione ai quali sono stati accertati più di 20 mila euro di tributi evasi e sequestrati oltre 30 mila chilogrammi di prodotti energetici. Inoltre, nell'ambito della lotta al cd. "lavoro sommerso", sono stati individuati 308 lavoratori "in nero" o "irregolari", con conseguente verbalizzazione di 20 datori di lavoro.
Sono 213 gli interventi complessivamente svolti a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 39 deleghe d'indagine concluse in collaborazione con la Magistratura ordinaria.
Le frodi scoperte in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a circa 390 mila euro su un totale di oltre 811 mila euro di contributi erogati e controllati L'impegno a tutela della corretta destinazione delle misure introdotte dalla legislazione emergenziale ha riguardato i contributi a fondo perduto e i finanziamenti bancari assistiti da garanzia, oggetto di 64 controlli, che hanno portato alla denuncia di 6 persone per l'indebita richiesta o percezione di quasi 400 mila euro.
Sul versante delle frodi nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria (prestazioni sociali agevolate e ticket sanitari), sono stati eseguiti 118 controlli che hanno portato alla scoperta di 99 irregolarità per una frode totale accertata superiore a 1 milione di euro ed alla denuncia di 101 soggetti. I controlli sul reddito di cittadinanza hanno riguardato, in maniera selettiva, soggetti connotati da concreti elementi di rischio. Nel complesso, sono stati scoperti illeciti per oltre 31 milione di euro – di cui 760 mila euro indebitamente percepiti e oltre 300 mila euro fraudolentemente richiesti e non ancora riscossi – e sono state denunciate 97 persone. Passando, più in generale, al settore della tutela della legalità nella Pubblica Amministrazione, sono state denunciate 2 persone per reati in materia di peculato e altri delitti contro la Pubblica Amministrazione.
In materia di riciclaggio e autoriciclaggio sono stati eseguiti 7 interventi, che hanno portato alla denuncia di 13 persone, di cui 1 tratta in arresto. Il valore del riciclaggio accertato è stato di oltre 4 milioni di euro, mentre è di circa 1,5 milioni di euro il valore dei sequestri effettuati. In applicazione della normativa antimafia, sono stati sottoposti ad accertamenti patrimoniali 24 soggetti, proponendo il sequestro di oltre 300 mila euro, mentre i provvedimenti di sequestro operati nei confronti di soggetti connotati dalla c.d. "pericolosità economico-finanziaria" ammontano a oltre 400 mila euro. Sono stati eseguiti 1.134 accertamenti svolti su richiesta dei Prefetti, la maggior parte dei quali riferiti alle verifiche funzionali al rilascio della documentazione antimafia. Ulteriori attività volte a garantire la tutela della trasparenza e della legalità del sistema economico imprenditoriale hanno portato alla denuncia di 80 soggetti per reati fallimentari, di cui 1 tratto in arresto, rilevando distrazioni per circa 18 milioni di euro. Sono state analizzate 147 segnalazioni di operazioni sospette, inoltrate da intermediari finanziari e professionisti ai sensi della normativa antiriciclaggio.
Il Corpo è fortemente impegnato anche nel contrasto alla contraffazione e agli altri illeciti che danneggiano la proprietà intellettuale (tutela del made in Italy, tutela diritti d'autore, sicurezza dei prodotti). In tale ambito sono stati effettuati complessivamente 38 interventi, con la denuncia di 11 soggetti e la segnalazione ai fini amministrativi di 20 soggetti, e dato esecuzione a 10 deleghe dell'Autorità Giudiziaria. Il totale dei prodotti sequestrati ammonta a oltre 52 mila unità (tra accessori per telefonia mobile, scarpe, abbigliamento, accessori, luminarie, bigiotteria e giocattoli). Il contrasto al traffico, allo spaccio ed al consumo di stupefacenti ha portato alla denuncia di 9 persone, di cui 1 in stato di arresto, e al sequestro di gr. 1.204 di sostanze stupefacenti.
Nel periodo di emergenza sanitaria, la Guardia di Finanza di Mantova, in attuazione delle misure di contenimento della pandemia, ha controllato 1.389 attività o esercizi commerciali dispiegando sul territorio della provincia 2.192 pattuglie. Sono state controllate 11.091 persone, di cui 51 sanzionate amministrativamente e 3 denunciate. Infine, sono stati sanzionati 10 titolari di attività o esercizi commerciali, e nei confronti di 1 è stata adottata la chiusura provvisoria dell'attività ai sensi dell'art. 4 del D.L. 52/2021.
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