Mantova, la Guardia di Finanza sequestra oltre 1200 articoli di bigiotteria e accessori. Contestate ipotesi di violazioni al codice del consumo e a tutela del 'made in Italy'

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GuardiaDiFinanza 117 6MANTOVA, 17 giu. - Mancanza delle indicazioni minime previste dalla legge per informare il consumatore, esposizione con segni mendaci distintivi del made in Italy ma con la scritta "made in Prc".

Queste le non conformità alle norme di settore dei prodotti, ben 1246, posti sotto sequestro nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Mantova che nel corso di mirati controlli in materia di sicurezza prodotti e tutela del "made in Italy" ha rilevato le irregolarità suddette.

In particolare, in un negozio ddel capoluogo sono stati individuati 254 articoli di bigiotteria (principalmente collane) e 266 accessori (perlopiù borse) posti in vendita privi delle previste indicazioni minime destinate ad informare il consumatore. Infatti, la vigente normativa comunitaria e nazionale prevede, tra l'altro, l'obbligatoria indicazione, chiaramente visibile e leggibile, della denominazione legale o merceologica del prodotto, del produttore o importatore e del Paese di origine.

Inoltre, l'attenzione dei militari ha consentito anche di rilevare che gli articoli erano esposti per la vendita recando un'etichetta ove erano riportati segni mendaci tipicamente distintivi del "made in Italy", ovvero il tricolore italiano, nonostante le stesse etichette riportassero anche la scritta "made in PRC". Tale circostanza è sufficiente ad indurre potenzialmente in errore il consumatore sulla reale origine del bene, portandolo a ritenere che tale merce sia stata prodotta in Italia. Le successive ricerche nei locali commerciali dell'esercizio controllato hanno consentito di rinvenire 766 etichette con le medesime caratteristiche ingannevoli, pronte ad essere apposte su altri articoli.

Al termine delle attività e in ragione delle violazioni riscontrate, quanto accertato è stato segnalato alla locale Procura della Repubblica per l'ipotesi di reato di cui all'art. 517 c.p. e alla Camera di Commercio per le violazioni al Codice del Consumo, che prevedono sanzioni comprese tra 516 e 25.823 euro.

Gli oggetti sequestrati, del valore complessivo di oltre 6.000 euro, sono stati posti a disposizione delle Autorità rispettivamente competenti in ragione della diversa natura delle violazioni constatate.


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