Giornata Europea dei Giusti: posto a dimora un nuovo albero commemorativo nel giardino di Bosco Virgiliano
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- Creato 06 Marzo 2022
- Pubblicato 06 Marzo 2022
MANTOVA, 06 mar. - Un nuovo albero è stato posto a dimora al Bosco Virgiliano in occasione della ricorrenza della Giornata Europea dei "Giusti".
La cerimonia si è ripetuta questa mattina per l'ottava volta in concomitanza con la data fissata dal Parlamento Europeo nel 2012, su proposta di Gariwo la foresta dei Giusti, a ricordo di Moshe Bejski, magistrato protagonista a Gerusalemme della "Commissione dei Giusti" per lo Yad Vashem (l'Ente nazionale israeliano per la Memoria della Shoah).
L'iniziativa di un nuovo albero ogni anno da mettere nel Giardino dei Giusti di Bosco Virgiliano ha lo scopo di rinnovare il senso di riconoscenza nei confronti di coloro che hanno soccorso i perseguitati dei genocidi e difeso la dignità umana, calpestata dai sistemi totalitari.
Alla cerimonia, sotto i gonfaloni del Comune e della Provincia e le bandiere delle associazioni, sono intervenuti il Presidente del Consiglio Comunale di Mantova Massimo Allegretti e il Presidente della Provincia Carlo Bottani, il vicario del Prefetto Giorgio Spezzaferri, monsignor Giancarlo Manzoli della Diocesi di Mantova, alcune autorità civili e militari e agenti della Polizia Locale e un gruppo di scout della associazione Cngei.
"Il pensiero va alla guerra scoppiata nel cuore dell'Europa - ha evidenziato Allegretti -. Credevo che le immagini che vediamo in questi giorni appartenessero al secolo scorso. Invece non dobbiamo dare per scontato che i diritti siano stati acquisiti una volta per tutte. Ricordare i Giusti oggi è più che mai attuale".
"Ci troviamo di fronte ad una tragedia immane - ha aggiunto Bottani -; ci sarà bisogno di inviare tanti aiuti, nello spirito dei Giusti che vale più di ogni altro simbolo".
Come ogni anno, la ricorrenza odierna è anche l'occasione per ricordare i nomi dei mantovani che figurano fra i Giusti tra le Nazioni: Ada Tommasi insieme al marito Mario De Micheli e Margherita Beduschi in Zanchi, oltre a don Primo Mazzolari che dal 2017 è entrato nel novero dei "Giusti", massima distinzione della comunità ebraica di Milano, nel Giardino Virtuale a Monte Stella.