Mantova Hub. Approvato lo studio tecnico-economico condiviso dal rabbino Kalmanowitz, delegato tecnico di Ucei. Entro marzo il progetto esecutivo definitivo

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Mantova SanNicolò PerimetroCimiteroMANTOVA; 23 dic. – Via libera allo studio di fattibilità tecnica ed economica per le aree di San Nicolò (Mantova Hub) che recepisce le prescrizioni della comunità ebraica e le traduce in dettagli specifici del progetto che verrà redatto nella sua forma definitiva entro marzo 2022.

L'accordo è stato definitivamente sancito con l'incontro tenutosi la scorsa settimana presso gli uffici dei lavori pubblici del Comune, in via Visi, tra i progettisti, l'Amministrazione con l'assessore Andrea Murari oltre ai tecnici, la Soprintendenza e il delegato tecnico dell'Ucei, il rabbino Chizkiya Kalmanowitz.

Ad aprire la strada a questo primo livello di progettazione c'era già stata la precedente condivisione delle linee guida che definivano la rinuncia agli interventi che implicassero manomissione del suolo dell'antico cimitero e, sulla base di ciò, era stato siglato l'accordo con il Governo per i 6,5 milioni di finanziamento extra del progetto.

La Giunta, nella seduta di lunedì scorso, ha formalmente approvato la progettazione al fine di inserirla nella programmazione triennale dei lavori pubblici. Il quadro economico replica quanto già approvato nella convenzione siglata con il Governo, mentre la progettazione aggiunge i dettagli specifici per ogni singolo capannone, eliminando i piani rialzati per evitare fondazioni invasive per il suolo.

Anche le aree esterne subiscono modifiche: tutte le superfici calpestabili saranno rialzate dal piano cimiteriale e l'area del sedime del cimitero sarà recintata. Le prossime tappe saranno la progettazione definitiva esecutiva, prevista per l'inizio di marzo e, a seguire, l'inizio lavori, dopo l'interruzione decisa al fine di rivedere il progetto sotto il profilo religioso.

"Abbiamo voluto in tutti modi trovare una soluzione che recuperasse l'area di San Nicolò – afferma l'assessore Murari - dopo decenni di degrado e di abbandono, ma nel pieno rispetto della storia del luogo, fortemente connotato dalla dimensione religiosa. Il costante e a volte anche difficile confronto ci ha portato a realizzare un progetto migliore, culturalmente più ricco, rispetto a quello iniziale. Ora è fondamentale che si vada in cantiere e si recuperi finalmente un'area splendida per la città".


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