Mantova, ai domiciliari per rapina sequestra una donna per quasi 24 ore: arrestato dai Carabinieri

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Mantova Carabinieri SequestroDiPersona-23AprileMANTOVA, 23 apr. - Ha sequestrato una donna, legandola affinché non fuggisse, che era andata a trovarlo per aiutarlo in quanto si trovava agli arresti domiciliari. Dopo 24 ore di vero inferno la donna è riuscita a fuggire e a chiedere aiuto in strada.

I Carabinieri sono stati avvertiti e hanno bloccato l'uomo, un 42enne, arrestandolo poiché ritenuto responsabile dei reati di sequestro di persona, rapina, violenza privata e lesioni personali.

Tutto è accaduto mercoledì quando, secondo la versione fornita dalla vittima ai Carabinieri, quest'ultima è arrivata nell'abitazione dell'uomo, agli arresti domiciliari per una rapina commessa lo scorso anno. Dopo una breve discussione l'uomo, secondo il racconto della donna, ha cambiato atteggiamento divenendo aggressivo e possessivo. Inizialmente ha chiuso la porta dell'abitazione con più mandate e ha provato la donna della borsa con dentro i documenti e il telefono cellulare.

In seguito a questi comportamenti la giovane, incapace di poter mettere in atto qualsiasi iniziativa e temendo gravemente per la propria incolumità, ha cercato di ascoltarlo e assecondarlo nel proprio delirio assistendo anche all'assunzione di stupefacenti. Tutto questo fino alle prime ore del mattino di mercoledì, allorquando l'uomo, pensando che la ragazza volesse scappare, la ha afferrata da dietro per il collo, facendola inginocchiare e, sotto la minaccia di un coltello, le ha coperto la bocca con del nastro adesivo, l'ha legata ai polsi con una cinghia per poi bloccarla completamente con delle lenzuola utilizzate come corde.

Col passare delle ore e con il calo dell'effetto degli stupefacenti, la vittima ha quindi atteso che il proprio carnefice mutasse umore ed atteggiamento riuscendo progressivamente a farsi liberare con la promessa che non sarebbe fuggita. La svolta è quindi giunta nel corso del successivo pomeriggio allorquando l'uomo, ormai sfinito fisiologicamente, le ha ordinato di comprare le sigarette e delle birre nel vicino negozio di alimentari sorvegliandola dal balcone.

La ragazza, una volta fuori, approfittando di una zona d'ombra, ha quindi chiesto l'aiuto a dei passanti che hanno chiamato i Carabinieri.

La successiva perquisizione domiciliare a carico del malvivente ha quindi consentito di ricostruire, con dovizia di particolari, il tragico racconto e di arrestarlo.

All'esito dell'udienza di convalida, svoltasi in mattinata davanti al Giudice per le Indagini Preliminari di Mantova, è stata avallata la proposta della custodia cautelare in carcere avanzata dalla locale Procura della Repubblica.


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