Emporio Solidale di Comunità, 12 associazioni insieme al Comune per il recupero e la redistribuzione di generi di prima necessità. Firmato il protocollo triennale

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Creato 25 Febbraio 2021

Pubblicato 25 Febbraio 2021

MANTOVA, 25 feb. – Sono due anni che l'esperienza dell'Emporio Solidale che si impegna a dar vita al recupero e alla redistribuzione dei generi di prima necessità a favore dei più bisognosi, offrendo un valido supporto per affrontare le situazioni locali più problematiche grazie alla collaborazione del Comune di Mantova con le Acli e altre associazioni mantovane.

Con la sottoscrizione del protocollo l'iniziativa si consolida in Emporio Solidale di Comunità per proseguire, progredire e coordinare il percorso della rete di associazioni che in questi primi due anni hanno provveduto al recupero e alla redistribuzione di eccedenze alimentari alle persone in difficoltà.

Nato in ambito nazionale delle Acli, l'Emporio Solidale ha trovato concreta realizzazione con sede logistica presso la sede Acli di via Solferino dando attualmente accesso al servizio di distribuzione dei beni di prima necessità a circa 50 famiglie della città, tramite l'apposita tessera a punti fornita dai servizi sociali comunali.

L'accordo per realizzare l'Emporio Solidale di Comunità è stato siglato questa mattina in Sala Consiliare del Municipio tra il Comune e i rappresentanti delle associazioni firmatarie Acli, Csv Lombardia Sud, Agesci Gruppo Mantova 7, Abramo Onlus, Agape Onlus, Libra Onlus, Porta Giulia Hofer Odv, Aval Odv, Centro Aperto Aps, Centro di Aiuto alla Vita, Croce Rossa e Laboje.

"E' un'alleanza contro la povertà: un modello virtuoso – ha sottolineato l'assessore al Welfare Andrea Caprini – che consente un'azione corale per recuperare e redistribuire le eccedenze alimentari a chi ne ha bisogno. Per questo stiamo cercando una nuova sede per avere uno spazio idoneo a far fronte alle crescenti necessità mantenendo la porta aperta ad altre realtà del territorio che eventualmente volessero dare ulteriore impulso all'azione".

Il Patto di Comunità è un'azione del Piano Mantova che prevede l'implementazione e la messa a sistema di servizi strutturati di supporto alla quotidianità, al domicilio dell'anziano e delle persone più fragili. Con il protocollo, che ha una durata di tre anni, si è inteso aggiornare e rafforzare la collaborazione tra i vari componenti il Coordinamento territoriale costituito in precedenza e aggregare nuove associazioni ed enti del territorio che si occupano del recupero e della redistribuzione di eccedenze alimentari alle persone in difficoltà.

L'impegno si articola grazie alla solida rete di volontari disponibili, nell'azione di recupero dei beni di necessità presso gli esercizi commerciali aderenti e il presidio del territorio per gestire e intercettare le esigenze di chi si trova in difficoltà e favorirne l'accesso al servizio dell'Emporio Solidale di Comunità.

Il protocollo prende le mosse dalla grave crisi economica e finanziaria che ha acuito la povertà. Parallelamente si registra il fenomeno dello spreco alimentare che raggiunge, solo in Italia, 15 miliardi di euro.

L'emergenza sanitaria ha aggravato le condizioni economiche dei nuclei familiari mantovani creando una forte sensazione di fragilità nelle fasce più deboli ed esposte che in precedenza non vivevano in condizione di vulnerabilità.