Corte Bettola, inaugurata la nuova casa sociale messa a disposizione della Caritas dalla Fondazione Bonoris

Mantova Corte Bettola2MANTOVA, 28 set. – In un ambiente agreste di particolare pregio, all'interno del Parco del Mincio, tra Bosco Fontana e il Lago Superiore e nelle vicinanze della pista ciclabile, sono stati recuperati alcuni fabbricati originariamente con destinazione rurale che fanno parte delle oltre 1.800 biolche di proprietà della Fondazione Bonoris.

E' la Corte Bettola i cui edifici ora sono stati riqualificati e destinati all'housing sociale della Caritas diocesana di Mantova grazie alla munifica opportunità offerta dalla Congrega della Carità Apostolica alla quale sono affidate le unità agricole della Fondazione Bonoris.

L'inaugurazione ufficiale è avvenuta oggi pomeriggio ed è stata introdotta da Giordano Cavallari, direttore della Caritas mantovana, che ha sottolineato la comunione di intenti tra le Chiese di Mantova e Brescia nell'attenzione al sociale che si è arricchita, con Corte Bettola, di una realtà di straordinario valore.

Mantova Corte Bettola1Il complesso appena recuperato con un investimento di più di 1 milione di euro, ospita già, in tre unità abitative, alcuni giovani ospiti di una casa-famiglia per minori; altre sei saranno destinate, a modico canone d'affitto, a nuclei familiari in base alle segnalazioni di associazioni e del Comune di Mantova.

Il presidente della Congrega, professor Mario Taccolini, ha sinteticamente tracciato un ritratto del conte Gaetano Bonoris alla cui generosità si devono le risorse gestite dalla Congrega per aiutare i minori delle province di Mantova e Brescia.

Col suo intervento, il Vescovo di Brescia Luciano Monari ha posto in risalto il bellissimo esito della ristrutturazione appena completata, che si afferma come esempio di ricchezza trasformata in solidarietà, servizio, amore e bontà.

Mantova CorteBettolaUn passo concreto per ritrovare fiducia in un futuro di speranza riconosciuto anche dal Vescovo di Mantova Roberto Busti il quale, citando il Vangelo di Luca, ha ricordato l'impegno di tutti a rendersi portatori di pace entrando in ogni casa.

Da parte sua, il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, ringraziando gli attori di questo ammirevole progetto, iniziato dall'amministrazione precedente, e in particolare dall'assessore Roberto Irpo, ha evidenziato la qualità e la bellezza dell'opera realizzata, dimostrando la capacità della comunità di dare risposta ai bisogni, segnatamente dei minori in condizioni di criticità.

E' poi stato il momento della benedizione e della scopertura della lapide, posta all'ingresso della Corte Bettola, commemorativa del 150° anniversario della nascita del conte Gaetano Bonoris.

Il progetto oggi inaugurato ha origine a partire dal 16 maggio 2011 quando, presso il Chiostro di S. Barnaba in Mantova, nel convegno dedicato al Conte Gaetano Bonoris, fu sottoscritta la dichiarazione di intenti con la Diocesi di Mantova per la realizzazione di due opere di carità: una a Guidizzolo ed una a Mantova, Corte Bettola per l'appunto.

Quella che era una delle unità agricole affidate dal conte Gaetano Bonoris alla Congrega, diventa così uno dei primi esperimenti di housing sociale condotto dalla Fondazione Bonoris in collaborazione con la Caritas di Mantova.

A seguito di una radicale ristrutturazione, durata circa un anno, la Corte ospita ora una comunità familiare per minori e sei nuclei in difficoltà abitativa, all'interno di unità di diversa tipologia.

Nella ricorrenza del 150° anniversario della nascita del conte Bonoris, è maturata la scelta di ripopolare la corte, rivestendola di nuove finalità sociali: non più l'alloggiamento dei salariati e delle loro famiglie, ma la realizzazione di abitazioni per nuclei familiari che presentino varie forme di fragilità.

L'iniziativa è ispirata da una riflessione sul fabbisogno abitativo speciale, aggettivo che si riferisce alle situazioni che non trovano copertura nelle dinamiche di mercato.

Su questo versante – definito oggi housing sociale – la Fondazione Bonoris si trova a sperimentarsi non solo come ente di erogazione, ma anche come attore collaborante con le realtà del territorio chiamate a gestire il progetto.

Bettola si presenta come la tipica corte agricola aperta, formata da un'abitazione colonica alla quale è affiancato un rustico, adibito a stalla e fienile; al lato opposto si erge la barchessa, struttura porticata destinata alla rimessa per gli attrezzi.

Il recupero ha inteso coniugare il rispetto dei luoghi e delle atmosfere della tradizione con le esigenze di un inedito riutilizzo.


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