Coronavirus, cala la preoccupazione in Italia: solo il 28% teme contagio
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- Pubblicato 05 Dicembre 2022
ROMA, 05 dic. - In Italia mentre i contagi da covid crescono, si abbassa la guardia sul virus sia negli atteggiamenti che nei comportamenti. Al contrario rimangono alti i timori degli italiani per la crisi economica causata dalla pandemia.
E' la 'fotografia' scattata dall'ultima rilevazione del 'Monitor continuativo' elaborato dall'EngageMinds Hub, il Centro di ricerca in Psicologia dei consumi e della salute dell'Università Cattolica, Campus di Cremona, che da inizio pandemia osserva e analizza gli atteggiamenti e i comportamenti di salute e di consumo degli italiani. Un dato tra i più eloquenti: ben il 57% dei cittadini pensa che il peggio sia passato e solo il 28% si sente a rischio di contagio.
Il monitoraggio - condotto su un campione di oltre 9000 italiani - stima, infatti, che meno di un terzo degli italiani farà la quarta dose di vaccino anti Covid-19. Per la precisione, la proiezione statistica indica un 27%: è un dato che emerge elaborando l'intenzione a sottoporsi al secondo richiamo (la cosiddetta 'quarta dose', appunto) tra coloro - l'88% della popolazione - che dichiarano di aver ricevuto almeno una dose di vaccino. E comunque, solo il 14% degli italiani riferisce di aver già effettuato la quarta dose, a riprova delle recenti notizie relative a milioni di dosi di vaccino anti Covid-19 giacenti e inutilizzate nei centri vaccinali.
"Alla base dell'atteggiamento più 'rilassato' rispetto alla spinta di sottoporsi ai vaccini c'è certamente una calo vistoso della percezione del rischio di contrarre Covid-19", spiega Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia all'Università Cattolica e direttore del Centro di Ricerca EngageMinds HUB dell'ateneo.
"I nostri dati in trend ci forniscono gli elementi per questa lettura. Basti pensare che oggi ben il 57% dei cittadini italiani pensa che il peggio sia passato e che solo il 28% si sente a rischio di contagio: erano rispettivamente al 17% e al 47% a marzo dell'anno scorso. Si notano tuttavia delle differenze dal punto di vista socio-demografico - prosegue Graffigna - perché se, come detto, mediamente nella popolazione il 57% vede ormai concretizzarsi l'uscita dal tunnel della pandemia, tra gli over 60 la pensa così solo il 49%; inoltre, questa idea fa breccia solamente nel 48% di coloro che hanno un titolo di studio basso. Passando a una prospettiva territoriale, tra i residenti delle regioni di Nordovest la netta maggioranza (il 63%) si sente ormai più al sicuro".
(adnKronos)
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