Inail, in Italia aumentati del 10% i morti sul lavoro

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INAIL1MILANO, 29 lug. – In base ai dati della relazione annuale Inail, nel 2021 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale sono state 1.361, in calo del 19,2% rispetto al 2020.

La contrazione è legata interamente ai decessi causati dal contagio da Covid, passati dai circa 600 del 2020 ai circa 200 del 2021. Nel 2020, in particolare, l'incidenza media dei decessi da Covid-19 sul totale di tutti i casi mortali denunciati è stata di una denuncia ogni tre, mentre nel 2021 è scesa a una su sei. Tuttavia, le denunce di infortuni mortali "tradizionali" sono aumentate di quasi il 10% rispetto al 2020.

Gli infortuni mortali accertati sul lavoro sono 685, di cui 298, pari al 43,5% del totale, avvenuti "fuori dell'azienda", cioè in occasione di lavoro con mezzo di trasporto o in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro (57 casi sono ancora in istruttoria).

Nel 2021 sono stati denunciati all'Inail poco più di 564mila infortuni sul lavoro, in calo dell'1,4%. Anche questa diminuzione, però, è dovuta esclusivamente alla contrazione dei contagi professionali da Covid, che sono passati dai quasi 150mila del 2020 ai circa 50mila del 2021. Nel 2020, in particolare, l'incidenza media delle denunce da nuovo Coronavirus sul totale degli infortuni denunciati è stata di una ogni quattro, mentre nel 2021 è scesa a una su 12. Le denunce di infortunio "tradizionale", al netto dei casi da Covid, hanno invece registrato un aumento di circa il 20%. Gli infortuni riconosciuti sul lavoro sono stati 349.643, il 17,5% dei quali avvenuti "fuori dell'azienda".

(askanews)


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