Economia, sofferenze nette delle banche italiane ai minimi da 12 anni
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- Creato 18 Giugno 2021
- Pubblicato 18 Giugno 2021
ROMA, 18 giu. – In base al Rapporto mensile dell'Abi, aumentano le sofferenze sui prestiti bancari mai così basse in Italia da 12 anni a questa parte.
Ad aprile, secondo il Rapporto mensile dell'Abi, le sofferenze nette, cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse, si sono ulteriormente limate a 19,8 miliardi di euro, dai 19,9 miliardi di marzo 2021 e a fronte di 26,1 miliardi di aprile 2020 (-24%) e 32,6 miliardi di aprile 2019 (-39,2%).
"Il livello della qualità del credito bancario in Italia è in ulteriore miglioramento", ha rilevato il vicedirettore generale dell'Abi, Gianfranco Torriero, spiegando come il valore delle sofferenze nette risulti ai minimi dal giugno 2009.
E anche il rapporto tra sofferenze nette e impieghi, all'1,15% ad aprile, analogo a marzo, e che un anno prima era invece all'1,50% mostra "un significativo miglioramento", ha aggiunto. Miglioramento che risulta ancora più evidente nel confronto con aprile 2019 (1,87%) e novembre 2015 (4,89%). Rispetto al picco raggiunto nel novembre 2015, 88,8 miliardi, sempre secondo i dati dell'Abi, la riduzione delle sofferenze nette è pari al 77,7%.
(askanews)