Pd, Zingaretti conferma le dimissioni: 'Io bersaglio di guerriglia'

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ZingarettiNicola4ROMA, 5 mar. – "Il Pd non può rimanere fermo, impantanato per mesi a causa in una guerriglia quotidiana. Questo, sì, ucciderebbe il partito" ha dichiarato ieri su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti.

"Visto che il bersaglio sono io, per amore dell'Italia e del partito, non mi resta che fare l'ennesimo atto per sbloccare la situazione. Ora tutti dovranno assumersi le proprie responsabilità" ha precisato.

"Nelle prossime ore scriverò alla Presidente del partito per dimettermi formalmente" prosegue il segretario del Pd.

"L'Assemblea Nazionale farà le scelte più opportune e utili. Io ho fatto la mia parte, spero che ora il Pd torni a parlare dei problemi del Paese e a impegnarsi per risolverli. A tutte e tutti, militanti, iscritti ed elettori un immenso abbraccio e grazie".

Zingaretti ha anche scritto: "Lo stillicidio non finisce. Mi vergogno che nel Pd, partito di cui sono segretario, da 20 giorni si parli solo di poltrone e primarie, quando in Italia sta esplodendo la terza ondata del Covid, c'è il problema del lavoro, degli investimenti e la necessità di ricostruire una speranza soprattutto per le nuove generazioni".

(askanews)


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