Morto a 91 anni Gorbaciov, ultimo presidente dell'Urss e padre della Perestrojka e della Glasnost. Con lui caddero il blocco sovietico e il muro di Berlino

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USA Washington FirmaDisarmoNucleare-Gorbaciov-ReaganMOSCA, 31 ago. - Mikhail Gorbaciov non c'è più. L'ultimo segretario generale del Partito Comunista Sovietico e ultimo presidente dell'Urss, l'uomo che fu artefice principale del crollo del blocco sovietico e della caduta del muro di Berlino, il padre della Perestrojka e della dottrina della Glasnost, che hanno anticipato la fine dell'Urss, è morto a 91 anni.

A riportare la notizia è stata l'agenzia russa Tass che ha citato un comunicato del Central Clinical Hospital di Mosca dove Gorbaciov era ricoverato: "Questa notte - dice la nota riportata da AdnKronos - dopo una grave e prolungata malattia, Mikhail Sergeyevich Gorbaciov è morto".

E con Gorbaciov se ne va un pezzo di storia del, per dirla con Hobsbawm, cosiddetto Secolo Breve, quel periodo che lo storico ha compreso fra il 1914 e il 1991 e all'interno del quale si sono verificati cambiamenti epocali accompagnati da guerre, cataclismi, catastrofi e rinascite.

Proprio per il ruolo avuto nell'abbattimento simbolico del muro di Berlino e, più concretamnte, nella riunificazione fra le due Germanie, Gorbaciov nel 1990 ha ricevuto anche il Premio Nobel per la Pace. Eppure quella di Gorbaciov rimane una figura controversa, più ammirata dall'Europa occidentale, molto più criticata, per usare un eufemismo, dai paesi dell'ex blocco sovietico dove in molti lo considerano colpevole di aver distrutto l'ex impero sovietico.

Nato il 2 marzo del 1931 a Privolnoye, sotto il regime di Staline, si laurea in Legge a Mosca nel 1955. Inizia la carriera politica come segretario del Partito Comunista della città di Stavropol dove consegue anche la laurea in economia agraria. Nel 1985 viene eletto segretario generale del Partito. Nel 1986 al grido di ristrutturazione (perestroika) e trasparenza (glasnost) inizia a martellare sul blocco sovietico fino a sgretolarlo. Firma con Reagan, allora presidente Usa, uno storico trattato per la riduzione degli armamenti nucleari in Europa.

Nel 1989 uno degli effetti più deflagranti della sua politica lo si ede in Germania dove cade il muro che divide Est e Ovest il 9 novembre e la Germania torna a essere un'unica nazione. Nel 1991 inizia la sua parabola discendente. Viene sequestrato per tre giorni nella villa presidenziale in Crimea dai comunisti conservatori, liberato da Eltsin che diventerà il presidente di una nuova entità politica: la Comunità degli Stati Indipendenti (Csi). Ma l'Urss era ormai solo un ricordo.

(e.s.)


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