Turismo, con la pandemia cambiano le vacanze degli italiani
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- Creato 06 Luglio 2020
- Pubblicato 06 Luglio 2020
ROMA, 6 lug. – Un'indagine del Touring Club mostra coma cambiano le vacanze degli italiani a causa della diffusione della pandemia, con le sue restrizioni e paure.
L'indagine del Centro Studi del Touring Club Italiano sulle intenzioni di viaggio della propria community prova a dare una fotografia della nostra estate.
La community Touring ha sempre dimostrato in modo evidente la sua forte vocazione al viaggio: storicamente, oltre il 90% si è concessa in questi anni almeno una vacanza nel periodo giugno-settembre. Nell'estate 2020, la situazione è chiaramente diversa ma sembra esserci comunque un certo ottimismo.
Quasi la metà (49%) afferma infatti che farà un viaggio ("certamente sì") mentre un altro 32% lo farà "probabilmente". Chi ha già scelto di restare di sicuro a casa è una quota tutto sommato residua (5%) mentre circa il 13% ha risposto "probabilmente no".
Nel complesso, dunque, il 71% ha un atteggiamento positivo nei confronti dell'estate mentre il 29% è rinunciatario. Le ragioni sono chiare: chi "sicuramente" o "probabilmente" starà a casa lo farà perché non intravede ancora le condizioni di sicurezza per viaggiare (67%).L'Italia è da sempre la metà preferita delle vacanze estive dei nostri connazionali e quest'anno ancora di più.
Se di solito il rapporto Italia-estero espresso dalla nostra community era di circa 60-40, nell'estate 2020 si registra una polarizzazione molto più forte: il 94% infatti sceglierà una destinazione domestica rispetto a una quota residuale (6%) che andrà all'estero. L'appello lanciato dal Touring, attraverso la campagna "Passione Italia", ha dato dunque i suoi frutti.
Varcare i confini regionali per trascorrere le vacanze estive sarà il comportamento più frequente (68%), anche se non manca chi ha deciso di restare all'interno della regione di residenza (13%).
Più consistente, per il momento, chi non ha ancora scelto (18%), cosa che fa pensare che l'estate si giocherà molto sulle scelte dell'ultimo minuto.Come era prevedibile, la ripresa dopo la pandemia ha avuto un forte impatto sulle preferenze degli italiani: se il mare resta irrinunciabile in estate (46%), vola letteralmente la montagna (30%) – lo scorso anno era stata scelta solo dal 17% delle persone – mentre crollano le città d'arte che passano dal 23% del 2019 all'8% di quest'estate: molto probabilmente il timore dell'overtourism scoraggia buona parte dei visitatori. Altro dato significativo è che le aree interne con i loro borghi registrano un gradimento elevato: 9%, rispetto al 6% dello scorso anno, un dato che per la prima volta supera quello delle città d'arte. Il dato più eclatante, che riguarda tutte le tipologie di destinazione, è che la maggioranza degli italiani punta a luoghi poco affollati per le vacanze 2020 (76%).
Dunque, le abitudini si adeguano alla situazione contingente, ma senza particolari preoccupazioni: solo il 24% verificherà se nei dintorni della località di vacanza ci sono strutture sanitarie e il 48% dichiara che si baserà sull'indice di contagio regionale per decidere dove andare.
(askanews)