Un libro, una serie e una canzone: oggi partiamo per la Francia

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film JeuxDEnfants1Eccoci a una nuova puntata di consigli su quelle cose bellissime che si possono fare in qualsiasi momento dell'anno, ma che in autunno si fanno ancora più volentieri: leggere libri, ascoltare musica e guardare serie tv. Confesso che, dopo qualche mese dall'ultimo viaggio, mi sta tornando la voglia di scoprire posti nuovi. Temo però che il momento storico non sia dei migliori per comprare un biglietto aereo, dunque non ci resta che viaggiare con la fantasia. E, perché no, facendo delle immersioni in mondi diversi dai nostri, grazie, ad esempio, a un bel film.

Oggi partiamo per laFrancia, una terra dove si respira un mix culturale molto importante, particolarmente influenzato dall'Algeria, e che in ogni angolo nasconde un po' di poesia.

Conoscete i Videoclub? Si tratta di un duo electropop dal sound retrò e dall'influenza 80s, composto da Adèle Castillon (scrittura dei testi) e Matthieu Reynaud (composizione). Li ho conosciuti per caso circa un paio di anni fa e me ne sono immediatamente innamorata: le atmosfere delle loro canzoni, tra dolcezza e synth, sono qualcosa di indescrivibile. In particolare "Amour plastique" e "En nuit" sono meravigliose: malinconia e miele si mischiano dando vita a storie d'amore incredibili, trasportate sullo schermo grazie e videoclip che profumano di innamoramento e felicità. A chi, invece, preferisce l'indie rock con tendenze psichedeliche consiglio i La Femme: "Elle ne t'aime pas" è un bellissimo pezzo per approcciarsi alla band. Concludiamo il comparto musica con la magnetica voce di Béatrice Martin, in arte Cœur de Pirate. Originaria del Quebec, canta in francese e lo fa in un modo pazzesco: ascoltate "Adieu" e vi lascerà senza parole.

Per quanto riguarda la sezione video ci sono tantissimi film interessanti. Da piccola ho guardato tante volte Jeux d'enfants ("Amami se hai coraggio"), con due dei miei attori preferiti, Marion Cotillard e Guillaume Canet: Sophie Kowalsky e Julien Janvier hanno un profondo e particolarissimo legame. Lui ha una madre in punto di morte e un padre con il quale è difficile trovare un punto d'incontro; lei, polacca, viene presa in giro da tutti e ha una famiglia disastrata. I due bambini trasformano i loro dolori e le loro paure in un gioco: inventano continue ragazzate, sfidandosi a vicenda a compierle. Anche da adulti il gioco non si ferma: sfiorando il limite dell'assurdo, diventa sempre più coinvolgente e pericoloso, condizionando le loro vite fino al parossismo finale. Se avete voglia di perdervi in pensieri e considerazioni consiglio Godard, "Il maschio e la femmina", "Il bandito delle 11" e "La cinese" vi daranno del filo da torcere. Battute come "l'amore è troppo difficile con te" sono così illuminanti e drastiche che rubano per forza un sorriso. Dulcis in fundo, "Bella di giorno": Séverine, giovane moglie di un medico ospedaliero, è affetta da seri problemi di relazione che la portano a vivere una vita affettiva distorta; fredda e distaccata col marito, cerca rifugio tutti i pomeriggi in una casa d'appuntamenti in una splendida Parigi degli anni sessanta, dove cerca, prostituendosi, una sorta di psicanalisi che la porti a uscire dalle sue fobie e dalla sua frigidità.

Concludiamo con i libri. Il celebre incipit della canzone "Summertime sadness" di Lana Del Rey, "Kiss me hard before you go", era stato storpiato in "Kiss me hard Victor Hugo" attraverso un meme che all'epoca dei fatti, qualche anno fa, trovai assolutamente geniale. Se volete osare fuori dal Romanticismo francese, "Beaté fatale" di Mona Chollet si ricollega in parte al tema della scorsa settimana, ovvero la moda: analizzando stampa femminile, discorsi pubblicitari, blog, serie televisive, testimonianze di manichini e inchieste sociologiche, Mona Chollet mostra in questo libro come le industrie del "complesso moda-bellezza " lavorano per mantenere, in modo insidioso e seducente, la logica sessista al centro della sfera culturale. Temo però che sia disponibile solo in lingua originale, dunque se non conoscete il francese armatevi di traduttore e cogliete l'occasione per imparare qualcosa di nuovo. "L'eleganza del riccio" di Muriel Barbery mi ha piacevolmente sorpresa. Non sono molto amante dei casi editoriali, se mi capita di leggerli bene, ma non li cerco, se posso prediligo libri poco conosciuti. In questo caso mi sono dovuta ricredere. Infine, non potete perdervi "La giostra del piacere", che seppur ambientato a Bruxelles ha delle atmosfere profondamente parigine, complice anche il fatto che il suo autore è il francese Eric-Emmanuel Schmitt: un giorno tutti gli abitanti di Piazza Guy d'Arezzo a Bruxelles ricevono la stessa lettera: "Questo messaggio solo per dirti che ti amo. Firmato: tu sai chi". Un messaggio d'amore, apparentemente innocente, che dà il via a una catena di conseguenze che finiranno per sconvolgere la vita degli abitanti della piazza, ognuno con la sua storia e i suoi segreti. Questo riassunto in realtà non rende onore, vi assicuro che il libro vi terrà incollati pagina dopo pagina sempre più.

Isabella Benaglia

 


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