Una serie, un libro, una canzone e qualche film: settembre è protagonista
- Dettagli
- Creato 26 Settembre 2020
- Pubblicato 26 Settembre 2020
"È una vita che provo a capire settembre ma non fa per me/ È più forte di me/ Nonostante mi piaccia sentirne l'odore per strada e pensare alle scuole".
Il mese di settembre mi ha sempre affascinata, così ho deciso di dedicargli l'ultima uscita del mese, quella di fine estate. Benvenute e benvenuti in questa puntata piena di malinconia, giornate che si accorciano, giubbini di jeans abbandonati in macchina perché il mattino c'è freddo, il pomeriggio caldo, la sera di nuovo freddo.
Ma iniziamo subito con una bella lista di canzoni che parlano di settembre o che, per qualsivoglia motivo, me lo ricordano: "Capire settembre" dei Fine Before You Came, "La gigantesca scritta Coop" by Le luci della centrale elettrica, "Gomma" dei Baustelle, "Settembre" by I Camillas, "Ottobre come settembre" di L'Orso, "Fine dell'estate" dei Thegiornalisti, "Una canzone che non so" di Gazzelle, "Vendo casa" di Lucio Battisti.
Negli ultimi giorni le temperature sono scese sotto ai 20°, ed ecco che l'accoppiata Netflix e divano torna prepotente a occupare le nostre serate di relax casalingo. Cosa guardare allora, per entrare appieno nel mood autunnale? Io sto finendo in questi giorni la terza stagione di "The Umbrella Academy". Confesso che le storie di supereroi non mi sono mai piaciute molto, ma in questo caso sono stata fin da subito rapita: il 1° ottobre 1989, 43 donne in tutto il mondo partoriscono contemporaneamente, nonostante nessuna di loro mostri alcun segno di gravidanza sino all'inizio del travaglio; sette di questi bambini vengono adottati dall'eccentrico miliardario Reginald Hargreeves, il quale li addestra attraverso quella che lui chiama "The Umbrella Academy", formando così una squadra di supereroi. Viaggi nel tempo, storia, colpi di scena, amori clandestini, dipendenze e cinismo in un mix che vi terrà sulle spine sempre più.
Per quanto riguarda i film vorrei invece suggerirvi tre capolavori di tre dei miei registri preferiti, che si prestano bene al clima settembrino: Wes Anderson, Xavier Dolan e Woody Allen. Partiamo con "Rushmore": racconta la storia di Max Fisher, eccentrico studente dell'omonimo collegio, che frequenta con scarso profitto dedicandosi invece con successo alle più disparate attività extracurricolari. Tutto cambia, però, quando entrano nella sua vita il magnate dell'acciaio Herman Blume e la maestra di scuola elementare Rosemary Cross. "È solo la fine del mondo" è la più pesante delle tre proposte, è un film emotivamente molto impegnativo, che mi aveva profondamente scossa, ma vale la pena di "farsi del male" guardandolo. Attraverso un cast stellare (Gaspard Ulliel, Vincent Cassel, Marion Cotillard, Nathalie Baye, Léa Seydoux) racconta la storia di Louis-Jean, scrittore di fama mondiale e malato terminale, che non vede la sua famiglia da 12 anni e decide di tornare a casa per comunicare la sua morte imminente. "È solo un pranzo in famiglia, non è la fine del mondo". Concludiamo, per sdrammatizzare un po', con "Blue Jasmine": la protagonista, Jasmine, si trova a dover cambiare completamente il suo stile di vita agiato e lussuoso quando il ricchissimo marito decide di lasciarla per un'altra donna e lei di denunciare i suoi affari a dir poco illegali. Tra ridicole gag e luoghi comuni prende vita un film tanto semplice quanto accattivante.
Concludiamo con qualche lettura. In queste sere di temporali e primi freschi è bellissimo perdersi nelle pagine di una storia che ci fa evadere dal mondo per qualche ora. In tal senso vi consiglio tre (dei miei) grandi classici da consumare insieme a una tazza di the fumante: "Norwegian Wood" di Haruki Murakami, "La casa del sonno" di Jonathan Coe, "Stoner" di John Edward Williams. Per oggi è tutto, avete tutti gli strumenti necessari per sconfiggere le tristi domeniche di pioggia che ci attendono!
Isabella Benaglia
