Una serie, un libro, una canzone: oggi parliamo di razzismo con Orange is the new black, Ta-Nehisi Coates e...

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serie OrangeIsTheNewBlack1Benvenute e benvenuti alla prima puntata di questa rubrica, che senza pretese o velleità intellettuali vuole consigliarvi ogni settimana una serie tv, un libro e (uno o più) artisti/canzoni che siano collegati da un filone, sempre diverso e sempre, in qualche modo, connesso all'attualità.

Perché proprio il video, la carta stampata e le note di un pentagramma? Perché sono le mie più grandi passioni e ritengo non esista niente di più bello per staccare la spina, avendo al contempo la possibilità di imparare qualcosa di nuovo, riflettere, divertirsi, sentirsi scomodi o sentirsi rilassati a seconda del topic trattato. Questo genere di "intrattenimento" è fondamentale per nutrire la nostra persona, perché può in parte colmare delle lacune e delle mancanze che spesso non ci rendiamo nemmeno conto di avere, mentre dall'altra può distenderci i nervi. Insomma, come nella vita di tutti i giorni in questa rubrica ci saranno momenti per prendersi sul serio e momenti per godersi un po' di spensieratezza.

Il primo argomento che ho scelto è necessario e di grande attualità, nonostante se ne parli sempre troppo poco: mi riferisco al razzismo. Come per ogni tema, informarsi è la chiave per conoscere in maniera approfondita l'argomento e saperlo padroneggiare in modo corretto e competente. Di serie tv, libri e canzoni che parlano di razzismo e violenza nei confronti delle persone di colore ce ne sono a volontà. Scegliere non è facile, ecco perché, cercando di intrecciare i miei gusti personali con l'oggettività di pareri molto più autorevoli del mio, vado a malincuore a selezionare un po' di materiale interessante tra le migliaia di possibilità esistenti.

LA SERIE TV. Partiamo da Orange is the new black, serie originale Netflix che racconta la vita delle detenute del carcere di Litchfield, tra abusi, violenza e anche qualche love story. La protagonista, Piper Chapman, una borghese bianca benestante, viene gettata nelle dinamiche interrazziali della vita carceraria a causa di un reato commesso 10 anni prima, e si trova a dover scontare 15 mesi di carcere e ad affrontare il totale sconvolgimento della sua vita personale e relazionale.

Nel 12esimo episodio (ATTENZIONE SPOILER) della quarta stagione, la detenuta di colore Poussey Washington muore per soffocamento dopo essere stata immobilizzata a terra da un agente della polizia penitenziaria, che incurante dei lamenti della donna le preme il ginocchio sulla schiena mentre cerca di sedare una rivolta scoppiata nella prigione. Non si tratta di una macabra coincidenza: nel 2016, con quella puntata, si era voluto rendere omaggio a Eric Garner, ucciso due anni prima da un agente della polizia di New York nello stesso modo in cui è stato ucciso lo scorso 25 maggio George Floyd.

Ilibri BetweenTheWorldAndMe1 CoatesTa-NehisiL LIBRO. Per chi desidera sviscerare la tematica del razzismo attraverso le pagine di un libro segnalo Tra me e il mondo di Ta-Nehisi Coates: ascoltare la voce di chi, normalmente, fatica a farsi sentire è tanto importante quanto illuminante per comprendere cosa davvero provano le persone vittime di razzismo. Si tratta di una lettere che l'autore indirizza al figlio 15 enne, nella quale tira le somme sulla propria vita e aggredisce l'America dello schiavismo, delle violenze e delle discriminazioni nei confronti delle persone di colore. Vengono narrati episodi, recenti e lontani, che mettono in luce la violenza razzista connaturata nella società americana, intrecciati a esperienze personali dell'autore: "La differenza di tonalità di colore, di capelli, è antica. Ma credere nella preminenza di colore e capelli, l'idea che questi fattori possano correttamente organizzare una società, e che siano segno di attributi più profondi e indelebili, questa è un'idea recente, che sta alla base di nuovi individui cresciuti nell'assurda, tragica ed errata convinzione di essere bianchi".

LA CANZONE (O LE CANZONI). Per quanto riguarda la musica confesso di avere chiesto un aiuto da casa, e con casa intendo Denise Tshimanga, con la quale faccio parte del team Beat&Style e che mi ha indicato una serie di brani imprescindibili: Formation di Beyoncé, Alright di Kendrick Lamar, Oceans di Jay Z ft. Frank Ocean e Hell you tamblout di Janelle Monae ft. Wondaland Records. Sono artisti che mostrano dei lati spesso trascurati dagli altri media, primo tra tutti la vulnerabilità delle persone nere, che non viene quasi mai approfondita in altri ambiti artistici. La musica, creata direttamente dagli artisti, non ha nessun filtro (come invece può succedere nelle serie tv) e dunque risulta a tratti anche molto personale. Stiamo parlando di cantanti che urlano "Say his name", per tutte le persone di colore ingiustamente giustiziate.

LA 'CHICCA'. Concludo con un bonus: il documentario XIII Emendamento, sempre prodotto da Netflix.

Alla prossima settimana! E se avete suggerimenti, proposte idee scriveteci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Isabella Benaglia


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