I misteri di Orfeo, Monteverdi al centro dell’incontro con Paola Besutti venerdì 8 settembre alla Teresiana
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- Creato 06 Settembre 2017
- Pubblicato 06 Settembre 2017
MANTOVA, 6 set. - Venerdì 8 settembre alle 17 nella sala monumentale della Biblioteca Teresiana in via Ardigò 13 è in programma un evento che pone l'attenzione sull'Orfeo di Claudio Monteverdi.
Una presenza documentata nella Biblioteca Teresiana da un raro libretto di Alessandro Striggio junior, tra i pochissimi esemplari esistenti al mondo, eccezionalmente affiancato per l'occasione alla partitura originale a stampa (Venezia, 1609), temporaneamente prestata dal Conservatorio Santa Cecilia di Roma.
Paola Besutti, studiosa monteverdiana e curatrice dell'esposizione, guiderà l'incontro ricordando il contributo della città di Mantova alla riscoperta di Orfeo. L'evento, collaterale al Festivaletteratura, è collegato alla mostra "Al suon de la famosa cetra. Storia e rinascite di Monteverdi cittadino mantovano".
L'organizzazione dell'evento è a cura della Biblioteca Comunale Teresiana che promuove, in collaborazione con l'Accademia Nazionale Virgiliana, tre letture monteverdiane per approfondire i temi più rari e curiosi dell'esposizione.
Inoltre, sabato 9 settembre alle 17 è in programma la visita guidata alla mostra. L'accesso è libero fino ad esaurimento dei posti.
"Al suon de la famosa cetra, storia e rinascite di Claudio Monteverdi cittadino mantovano" è il titolo della mostra bibliografica, documentaria e scenica, curata da Paola Besutti, che è stata inaugurata giovedì 1° giugno nelle sale storiche della Biblioteca Teresiana e resterà aperta al pubblico fino al 16 settembre 2017.
Monteverdi visse a Mantova, al servizio dei Gonzaga, dal 1590 al 1612, ed ha composto nella nostra città alcune delle sue più straordinarie opere. La cura scientifica della mostra, che vede la partecipazione di numerosi specialisti in campo musicologico, teatrale, artistico, letterario e storico, è affidata alla professoressa Besutti dell'Università di Teramo e dell'Accademica Nazionale Virgiliana.
La Biblioteca Comunale Teresiana conserva notevoli tracce documentarie su Monteverdi e sul contesto mantovano in cui egli visse e operò: il libretto della prima rappresentazione di La favola d'Orfeo (Mantova, Palazzo Ducale, 24 febbraio 1607), composta da Monteverdi su versi dell'accademico invaghito conte Alessandro Striggio jr.; la descrizione dei fastosi festeggiamenti per le nozze del principe ereditario Francesco Gonzaga, ai quali Monteverdi contribuì con varie musiche, fra cui Il ballo delle ingrate e l'Arianna; nonché le testimonianze letterarie, sacre, storiche, teatrali e artistiche coeve.
Una sezione bibliografico-documentaria costituisce quindi il cuore di una mostra che si propone però di ampliare l'orizzonte monteverdiano sino ai giorni nostri. Il raro libretto conservato alla Biblioteca Teresiana è divenuto infatti l'elemento catalizzatore che ha favorito una riflessione sul rapporto fra Mantova e Monteverdi, sia all'epoca della sua permanenza alla corte dei Gonzaga, sia in tempi a noi vicini quando, dopo secoli di oblio, la città lo ha riscoperto scientificamente ed è divenuta culla della sua rinascita sulla scena contemporanea: illuminato modello di equilibrio fra filologia e nuova creatività .
La sezione bibliografico-documentaria antica, prevalentemente dedicata a fonti conservate nella Biblioteca Teresiana, si è avvalsa anche della generosa collaborazione dell'Archivio Storico Diocesano di Mantova, dell'Archivio di Stato di Mantova, della Fondazione d'Arco di Mantova, del Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma e di altre importanti istituzioni culturali che hanno concesso il prestito di lettere e documenti, corali e strumenti musicali.
Alle sezioni espositive dedicate al tardo Ottocento e al Novecento, hanno contribuito in modo determinante prestatori mantovani privati (collezione Bolognesi, collezione Nenci, collezione Zanella) con documenti, autografi, prime edizioni moderne, dischi, fotografie, manifesti, bozzetti e splendidi costumi ideati dall'artista Ferruccio Bolognesi per le rappresentazioni dell'Orfeo, del Ballo delle ingrate e di altre opere monteverdiane.
Infine, per dare evidenza alla rinascita degli studi monteverdiani in decenni recenti sono presenti le pubblicazioni delle principali ricerche del maestro Claudio Gallico e di altri studiosi dedicate a Monteverdi.
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