Mercoledì del Conservatorio. Il 22 marzo, all’Auditorium Monteverdì “Dai quanti alla musica” con Maria Luisa Dalla Chiara ed Edoardo Boncinelli

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Duo Bambace-BuschMANTOVA, 20 mar. - Terzo appuntamento per la decima edizione della rassegna di conferenze-concerto I Mercoledì del Conservatorio a cura della Prof.ssa Albertina Dalla Chiara, presso l'Auditorium "Claudio Monteverdi" del Conservatorio di Musica "Lucio Campiani" di Mantova.

I Mercoledì del Conservatorio offrono allo studente e all'appassionato di musica un'occasione per approfondire la propria conoscenza della musica e della sua storia attraverso un ciclo di conferenze-concerto tenute da noti musicologi e personalità del mondo culturale e musicale.

Mercoledì 22 marzo, alle ore 18.00 con ingresso libero fino ad esaurimento posti, saranno ospiti della rassegna l'insigne scienziato e intellettuale italiano Edoardo Boncinelli e la docente emerita di Logica e Filosofia della Scienza dell'Università degli Studi di Firenze Maria Luisa Dalla Chiara.

Boncinelli, che ha scoperto i geni omeotici nell'uomo - gli architetti che progettano lo sviluppo dell'organismo - introduce la conferenza-concerto "Dai quanti alla musica", una riflessione sull'ipotesi di una correlazione tra le caratteristiche dell'informazione quantistica e quelle del mondo della musica condotta poi dalla docente Maria Luisa Dalla Chiara, che è stata tra l'altro anche presidente della "International Quantum Structures Association".

Esecutori della musica di Robert Schumann, compositore la cui ambiguità e complessità ben si presta al paragone con la teoria dell'informazione quantistica, sono i docenti del Conservatorio di Musica "Lucio Campiani" di Mantova, Roberta Bambace e Thomas Busch.

Albertina Dalla Chiara, anch'ella docente del Conservatorio Campiani, eseguirà invece le Variazioni su un tema di Robert Schumann op. 20 di Clara Wieck, eccellente pianista e compositrice, moglie di Robert Schumann.

Il baritono Thomas Busch e la pianista Roberta Bambace eseguiranno Widmung (Dedica), op. 25 n. 1, lied per voce e pianoforte della raccolta Myrthen (Mirti, il fiore tradizionalmente associato alle feste di nozze), composto nel 1840 su testo di Friedrich Rückert e quattro tra i più significativi lieder tratti dai Dichterliebe (Amore di poeta), op. 48 composti anch'essi nel 1840.

"Se, tra le composizioni di Schumann, ce ne sono alcune che sono diventate, e con ragione, letteratura mondiale, queste sono certamente i suoi Lieder". Molti concorderebbero senza dubbio alcuno con l'opinione del compositore Edvard Grieg. Schumann si considerava nella produzione liederistica, un pioniere all'inizio di un'era completamente nuova.

L'esplosione liederistica del 1840, un anno incredibilmente produttivo (è l'anno anche del matrimonio con l'amatissima Clara), deriva dalla sensazione entusiasmante di essere "un iniziatore"; alla fine di maggio, appena prima di terminare la Dichterliebe, Schumann descrisse a Clara l'energia creativa che caratterizzò quello che è stato definito "l'anno dei Lieder":

"A volte mi sembra come se stessi battendo strade completamente nuove nella musica". La nuova qualità portata da Schumann nella storia del Lied è "l'intreccio" della voce con la parte pianistica, questo esserne avviluppata per formare un'unità, lasciando però emergere le finezze della poesia. È proprio negli esempi proposti alla conferenza-concerto, dove la simbiosi tra pianoforte e canto risulta perfetta, che il Lied schumanniano si presenta non solo come uno dei modelli di tutta la lirica vocale da camera dell'Ottocento tedesco, ma anticipa perfino le raffinatezze e le libertà di Brahms e Wolf.

  • Mercoledì 22 Marzo, ore 18.00, Auditorium "Claudio Monteverdi"
  • Conservatorio di Musica "Lucio Campiani", via Conciliazione 33, Mantova.
  • Tel. 0376324636 - www.conservatoriomantova.com 

Edoardo Boncinelli - Laureato in fisica presso l'Università di Firenze con una tesi sperimentale di elettronica quantistica, con relatore Giuliano Toraldo di Francia, conta tra i più importanti scienziati e intellettuali italiani. Dal 1968 al 1992 svolge attività di ricerca nel campo della genetica presso l'Istituto internazionale di genetica e biofisica del CNR di Napoli. Nel 1985, proprio al CNR di Napoli, scopre, insieme con Antonio Simeone, i geni omeotici nell'uomo, architetti che progettano lo sviluppo dell'organismo.

Trasferitosi a Milano è direttore del laboratorio di biologia molecolare presso l'Istituto scientifico universitario San Raffaele e direttore di ricerca presso il Centro per lo studio della farmacologia cellulare del CNR di Milano. Accanto all'attività di ricerca scientifica ha intrapreso una brillante carriera come saggista e divulgatore scientifico; tra i suoi libri si ricordano L'anima della tecnica (2006, vincitore del premio letterario Merck Serono); Lettera a un bambino che vivrà 100 anni (2010); La scienza non ha bisogno di Dio, Quel che resta dell'anima e La vita della nostra mente; l'autobiografia Una sola vita non basta. Storia di un incapace di genio (2013); Noi che abbiamo l'animo libero (con G. Giorello, 2014); Genetica e guarigione (2014); Homo faber (con G. Sciarretta), Contro il sacro. Perché le fedi ci rendono stupidi e L'incanto e il disinganno: Leopardi (con G. Giorello). Boncinelli è collaboratore del "Corriere della Sera".

Maria Luisa Dalla Chiara - Docente emerita di Logica e Filosofia della Scienza presso il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell'Università di Firenze, è stata presidente della "International Quantum Structures Association", della "Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze" e vicepresidente della "Division of Logic, Methodology and Philosophy of Science". È autrice di libri e articoli che vertono su ricerche nei seguenti campi: logica e computazione quantistica, fondamenti e filosofia della meccanica quantistica, semantica delle teorie fisiche, teorie del significato, semantica della musica. Con Roberto Giuntini, Riccardo Luciani e Eleonora Negri ha pubblicato Dall'informazione quantistica alla musica (Aracne, 2013).

Thomas Busch - Baritono nato in Germania, ha studiato alla 'Robert-Schumann-Hochschule' di Düsseldorf dove si è diplomato in organo e direzione di coro, e successivamente in canto alla 'Folkwang-Hochschule' di Essen. In seguito si è perfezionato con Kurt Equiluz, Elio Battaglia, Andreas Schmidt e Irvin Gage.

Attivo come cantante di musica da camera e di oratorio, svolge un'intensa attività concertistica in Italia e all'estero. In Italia ha cantato fra l'altro per Macerata Opera-Arena Sferisterio e per il Festival Barocco di Viterbo e ha inciso la Messa Romana di Giovanni Battista Pergolesi per la fondazione Pergolesi di Jesi. Tiene masterclasses in Spagna, Costa Rica, Turchia e in Italia. Insegna Musica Vocale da Camera presso il Conservatorio di Mantova.

Roberta Bambace - Pianista nata a Merano, si diploma con il massimo dei voti e la lode sotto la guida del M° Nunzio Montanari al Conservatorio di Bolzano e si perfeziona poi con Bruno Mezzena. Studia inoltre canto e letteratura alle Università di Bolzano e Modena e frequenta i corsi di perfezionamento di Irvin Gage a Firenze sul canto vocale da camera. Comincia la sua attività artistica all'età di 11 anni suonando il concerto n.1 di Beethoven con l'orchestra Haydn di Bolzano e vincendo in seguito numerosi premi in competizioni nazionali e internazionali: 'Palma d'Oro' di Finale Ligure, 'P. Neglia' di Enna, 'Citade do Oporto' (Portogallo) e 'F. Liszt' di Sopron (Ungheria). Svolge un'intensa attività concertistica come solista, con orchestre e in formazioni cameristiche che la porta a suonare per importanti associazioni musicali e festival pianistici internazionali in Italia e in molti paesi europei, ricevendo un largo consenso di pubblico e critica. È docente di pianoforte al Conservatorio di Mantova.


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