MantovaMusica: danza e musica per un ritratto di Van Gogh. Sabato 8 e domenica 9 aprile allo Spazio Sant’Orsola

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Creato 02 Aprile 2017

Pubblicato 02 Aprile 2017

MANTOVA, 2 apr. – MantovaMusica esplora un'originale forma artistica proponendo, sabato 8 e domenica 9 aprile allo Spazio Studio Sant'Orsola, uno spettacolo di danza, musica, parole e pittura, eseguiti dal vivo, per raccontare l'arte di Vincent Van Gogh, artista, uomo straordinariamente moderno, alla ricerca continua del vero e dell'essenziale.

Lo spettacolo a tre voci recitanti, Van Gogh, Angelo e il narratore, 4 danzatori e 4 musicisti, sotto il profilo registico vede una raffinata ricerca del realismo attraverso l'esecuzione dal vivo delle musiche, a cornice delle coreografie, e in alcuni brani, come sottofondo della interpretata lettura teatrale.

Il palco è quasi totalmente privo di scenografie, solo la presenza degli artisti e da pochissimi, ma fortemente simbolici, elementi, ne costituiranno l'allestimento. Le parole scritte nei documenti di Vincent e Theo Van Gogh, Thomas Carlyle, Emile Zola, Paul Signac, compongono la parte della scrittura teatrale dedicata alla vita del grande pittore olandese.

Il testo, creato da Angelo Antonio Falmi, nasce da un incontro tra sedie... vuote, o meglio riempite di oggetti quotidiani (libri, pipa, candeline) su cui non ci può sedere, ma le sedie... vuote si guardano sono in prospettiva una di fronte all'altra, sono quelle di VAN GOGH e di GAUGUIN dipinte dal pittore come fotografie della storia per noi.

L'Autore ha immaginato un uomo che dipinge ciò che vede con colori primari, che guarda , che vede e che ci fa vedere ciò che noi abbiamo davanti tutti i giorni e poi scappa....si uccide....ci lascia alla presenza quotidiana del nostro tempo.

E' stato pensato per uno spazio teatrale vissuto come in uno studio, un atelier di un pittore, di un artista che vive nei suoi colori. Le lettere a Theo sono in realtĂ  lettere scritte all'umanitĂ , a tutti noi, come un testamento che racconta la ricerca di un uomo che nel suo io creativo vive e cerca il noi.

Un uomo solo che cerca la comunitĂ , con le lettere, Falmi gli risponde dopo un secolo in un dialogo epistolario che supera il tempo ed il suo limite. L'immagine della pittura come performance-presente sul palco, la danza del corpo attorno ad una sedia sono il fulcro di questo evento teatrale.

La danza asseconda l'infaticabile e ossessiva ricerca del vero del pittore, nella gestualitĂ  cruda e poetica del corpo e, nella sua possibilitĂ  simbolica la danza ripercorre i tratti piĂą significativi del geniale universo artistico e umano di Van Gogh.

Il repertorio scelto per lo spettacolo, vede una contrapposizione di colori e stili: da un lato i brani per flauto, viola e arpa, formazione inventata da Debussy e divenuta, oltre che emblema della musica da camera, fonte di ispirazione di autori francesi che gravitano attorno all'impressionismo.

Colori che si amalgamano con morbidezza, in perfetta armonia anche nella dissonanza. Dall'altro, il violoncello solo, dalla personalitĂ  forte, avvolgente ma capace anche, a tratti, di essere aspro, ai limiti del tagliente, protagonista dunque di un repertorio post-impressionistico e pienamente novecentesco.

• Ingresso euro 9.00 - Studenti under 25 euro 2,00 - Prenotazione Consigliata: tel 0376 355566
• Sabato 8 aprile, ore 21.00
• Domenica 9 aprile, ore 17.00
• Regia: Italo Scaietta. Testo e Pittura: Angelo Antonio Falmi. Personaggi e Interpreti:
• V.W. Van Gogh, Diego Fusari; Angelo, Francesco Farinato; Narratore, Nicolas Ghion
• Direzione scenica: Lorenza Becchi; Luci: Matteo Bertoni; Riprese: Elena Carini, Andrea Muratori
• Danzatori: COD Danza con Marco Bissoli, Carlotta Graffigna, Chiara Olivieri, Debora Scandolara, Melania Sottolano
• Musicisti: Alessandra Aitini (flauto), Giulia Panchieri (viola), Dora Scapolatempore (arpa), Kerem Brera (violoncello)
• Musiche: B. Britten, G. Cassadò, C. Debussy, T. Dubois, G Faurè, P. Hindemith, A. Jolivet, G. Ligeti
• Spazio Studio Sant'Orsola, via I. Bonomi 3, Mantova