Fatevi trasportare dalla musica, l'unico rischio è sorprendersi
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- Creato 03 Giugno 2018
- Pubblicato 03 Giugno 2018
MANTOVA, 3 giu. - Districarsi fra le Trame Sonore tessute dall'Orchestra da Camera di Mantova potrebbe sembrare arduo. Soprattutto considerata la mole di proposte interessanti inserite nel programma. Ma il consiglio è di non farsi spaventare e lasciarsi trasportare dalla musica.
L'unico rischio che si corre è quello di sorprendersi.
Come è successo a noi quando venerdÏ sera seguendo il filo teso dalla rassegna Hausmusik, che ha portato la musica da camera nei palazzi privati mantovani, ci siamo imbattuti nel travolgente concerto che il percussionista tedesco Johannes Fischer ha messo in scena nel cortile di Palazzo Beccaguti Cavriani.
In un solo colpo, anche grazie alla delegazione Fai di Mantova che ha curato il percorso Hausmusik, siamo riusciti a scoprire un musicista dall'enorme talento e un palazzo dalla bellezza inaspettata. La naturalezza con cui Fischer riusciva a estrarre suoni dalle sue diverse percussioni stupiva.
E ieri, sbato 2 giugno, siamo stati "rapiti" dalla performance di un giovane e talentuoso violinista albanese Jonian Ilias Kadesha, peraltro già protagonista con l'Orchestra da Camera di Mantova del concerto d'apertura con Le Quattro Stagioni di Vivaldi, che nella nuova location, per Trame Sonore, della Biblioteca Baratta, dove è in corso la rassegna dedicata ai Piccoli Editori, ha saputo caturare l'attenzione del folto pubblico. Generoso, manco a dirlo, quando si è trattato di applaudire la sua perfetta esecuzione della Partita n.2 in re minore BWV 1004 di Bach.
Intima e, allo stesso tempo, travolgente anche l'esibizione della violinsta 'scalza' Nurit Stark e del pianista Cedric Pescia, che alla Galleria Corraini hanno dispensato emozioni sulle note della Sonata n.3 in la minore op. 35.
In serata ha confermato le proprie, note, doti il pianista Alexander Lonquich che, nella Sala di Manto del Palazzo Ducale, insieme all'Orchestra da Camera di Mantova ha eseguito il Concerto n.4 in sol maggiore op. 58 di Beethoven.
Domenica si chiude, ma ancora in programma ci sono un sacco di proposte interessanti.
Emanuele Salvato
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