Dylan al Palabam: spettacolo di rara bellezza, ma niente nostalgia

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DylanBob4MANTOVA, 10 apr. - Al Palabam di Mantova si è tenuta l'esibizione sold-out del menestrello di Duluth, all'interno del "neverending tour".

In una scenografia calda ed essenziale, il Premio Nobel per la Letteratura ha offerto uno spettacolo di rara bellezza, adatto ai fan incalliti e agli appassionati di musica, dove non c'è stato spazio per l'effetto nostalgia o per il conformismo delle star del rock.

Nonostante le settantasei primavere e l'immenso successo planetario, Bob Dylan non si ritira e non si adatta allo show-business: la sua esibizione live è espressione della sua arte, non un mero contenitore di greatest hits per nostalgici o di ammiccamenti per fan adoranti. Per questo, i mugugni in sala e sui social per i classici mancanti in scaletta o totalmente reinterpretati e irriconoscibili, lasciano il tempo che trovano; il Dylan di oggi non tocca la chitarra e si siede, si reinventa e fa delle sue canzoni materia viva e tanto deve bastare, pena il non comprendere il senso dell'operazione culturale. Come noto l'artista non vuole foto o video, anche per sfuggire all'idolatria della star, ma a fare la differenza in negativo sono stati il brillare dei fasci di luce e laser della security per scoraggiare i tentativi del pubblico, non solo di scattare foto, ma anche solo di guardare lo schermo del proprio smartphone.

Alle 21 esatte la band si presenta su un palco essenziale illuminato da una manciata di fari caldi e avvolgenti: Stu Kimball alla chitarra acustica, Tony Garnier al basso e al contrabbasso, George Receli alla batteria, Charlie Sexston alla chitarra elettrica, e Donnie Herron alla slide guitar al violino e al banjo; la band ormai rodata che segue Dylan già da anni. E sulle note introduttive di "Things have changed" appare lui che, senza una parola o un cenno alle migliaia di fan in delirio, si siede al pianoforte, dove rimarrà per gran parte del concerto, e inizia lo spettacolo. Sì, "le cose sono cambiate" canta Dylan, e anche i pezzi vengono rimaneggiati, rivisti o addirittura stravolti. Da subito la setlist va continuamente avanti e indietro nel tempo nella discografia di Robert Allen Zimmermann, amalgamando tutto sotto una luce nuova: "Don't think twice it's all right" non sfugge a questa regola e per più di uno spettatore anche il classico del primo Dylan non è immediatamente riconoscibile.

"Highway 61 revisited" è un altro gioiello esibito al Palabam e la voce dell'artista si impone sull'arrangiamento frizzante del brano del 1965. Dall'album di cover "Fallen Angels" viene pescata una straordinaria "Melancholy Mood" di Sinatra: Dylan si alza, regge l'asta del microfono e gioca ad interpretare il crooner; uno dei momenti più intensi e avvolgenti dell'intero concerto. A rimanere nella mente di "Honest with me" è il riff di slide guitar che Donnie Herron tiene in primo piano per tutta l'esibizione del brano. Meno roca dell'originale, "Pay in Blood" convince per il suo impeto inquieto e caratterizza una scaletta che pesca a piene mani dal recente "Tempest" del 2012. Straordinaria e straniante anche la versione di "Tangled up in blue" proposta al Palabam che, dal minimalismo folk originale, prende una nuova vita particolarmente elegante. Il blues dilagante e trascinante di "Early Roman Kings" (un altro estratto da "Tempest") è paradigma dell'intero sound dell'esibizione e strappa applausi convinti. Un'altra cover e questa volta Dylan omaggia in modo vibrante Yves Montand, reinterpretando "Autumn Leaves" e riuscendo nell'impresa di aggiungere all'originale un'altra patina di malinconia.

C'è tempo per un bis in cui Dylan e la sua band regalano una irriconoscibile "Blowin' in the wind" che, spogliata e rivestita di suoni nuovi, non perde nulla della carica di protesta del tempo in cui è stata scritta. Chiude l'esibizione "Ballad of a thin man" con tutto il pubblico del Palabam in piedi ad applaudire uno degli artisti più importanti del Novecento, che ha saputo magistralmente mettere piede anche nel nuovo millennio.

Emanuele Bellintani


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