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La figura paterna e come superarla per crescere

Mantova Festivaletteratura FoisMANTOVA, 11 set. - Marcello Fois fa da "padrino" per i due giovani scrittori Francesco Bolognesi e Anna Giurickovic

Dato che all'interno di Festivaletteratura: proprio il tema della figura paterna e del modo di incontrarla e superarla per crescere è parte integrante dei romanzi dei due autori e argomento principale dell'evento.

Fois racconta le trame dei due libri in questione: "il grande me" di Giurickovic Dato dove un padre ha pochi mesi di vita e ai figli tocca riprendere le fila di un rapporto discontinuo per farlo evolvere in qualcosa di nuovo; "Dimenticare nostro padre", esordio di Bolognesi, è la storia di un gruppo di ragazzi del 2006 che si incontra e scontra con il mondo e con quanto appreso nell'educazione paterna. Su queste premesse, lo scrittore sardo pone l'accento sul fatto di come i rapporti tra padri e figli siano sempre più redimibili di quelli tra madri e figli, probabilmente a causa di una cultura "mammona" che rassicura fino al momento di fare i conti con il ruolo del padre.

L'autrice interviene e spiega che i figli volenti o nolenti introiettano sempre una parte del padre in sé, così come il suo cognome di origine serba che ha una struttura patronimica. Cita Lacan e la figura dello schiavo-messaggero che portava sulla propria nuca il messaggio da recapitare senza poterlo leggere: "allo stesso modo i figli" – spiega la giovane scrittrice – "già dal nome portano un peso, come un destino già assegnato che non possono decifrare e questo genera un groviglio di nevrosi". Per la Giurickovic Dato si delinea il passaggio dal voler essere come il padre al non volerlo più essere caratterizzato dal riconoscere in sé gli stessi difetti che si notano in lui.

Fois scherza con autori e pubblico, evoca il mito di Edipo e riflette su come la grande letteratura sia "endemica" e non meramente un lavoro intellettuale e – per questo – si chiede "come facciamo ad uccidere il padre?" Bolognesi spiega che il superamento delle convenzioni e degli insegnamenti paterni lui lo risolve nel romanzo inquadrandolo nello sport, nel calcio, in cui il gruppo di giovani opera un superamento dell'autorità per mettersi in relazione con le contraddizioni del mondo dei grandi. L'autrice interviene per spiegare che la soluzione di questa relazione difficile – comune alla maggioranza dei figli- si trova nella morte stessa del genitore, nella presa di coscienza del tempo e della sua finitezza che rovescia le prospettive creando empatia e conducendo ad una vita più vera e profonda.

Emanuele Bellintani

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Scaricate, consultate e stampate gratuitamente Speciale Festivaletteratura firmato L'Altra Mantova. La versione cartacea sarà reperibile nei principali punti di interesse del Festivaletteratura.

 


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