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Zerocalcare, la destra e le periferie

Mantova Festivaletteratura ZerocalcareMANTOVA, 09 set. - Affrontare il tema della deriva che parte dai temi del cosiddetto "degrado", del senso comune "gentista" e che arriva alla strumentalizzazione politica più becera, significa prendere di petto problemi sociali profondi per capirli e provare a risolverli: Zerocalcare lo fa con le sue illustrazioni e Leonardo Bianchi con l'inchiesta giornalistica. A mettere in relazione questi due modi differenti di intervenire sulla questione è Marco Mongelli, che modera l'incontro festivaliero in un Teatro Bibiena gremito.

Mongelli parte dalla "città dei puffi", reportage grafico curato da Zerocalcare per Repubblica nel 2015, che delineava i termini della questione del decoro urbano e della "indignazione da degrado". Zerocalcare prende la parola e spiega che all'epoca voleva scrivere una storia su un nervo scoperto della società e che fosse un tema caro a quel tipo di pubblico: "nel discorso pubblico continuavano a crescere improbabili blog civici e le parole d'ordine contro il degrado ambientale si spostavano sempre di più verso esseri umani ai margini".

Leonardo Bianchi sottolinea come l'ossessione per il decoro, nel discorso gentista, sia stato determinante per lo spostamento a destra del dibattito pubblico e politico, ma che non arriva come una vera spinta dal basso, bensì con un modo di fare politica preciso che asseconda determinate pulsioni. "Il gentismo colpisce la marginalità sociale e sfocia direttamente nel campo politico quando i soggetti additati sono stranieri". Un esempio concreto, portato dal giornalista di Vice, è quello del quartiere Tiburtino III di Roma: periferia romana in cui, dal 2015, c'è un presidio umanitario della Croce Rossa. Lì la presenza di richiedenti asilo diventa sfogatoio di tutti i problemi del quartiere, manovrati da finti comitati gestiti più o meno visibilmente dall'estrema destra; con in più un tentativo di assedio nel 2017 per una aggressione ai danni di una operatrice da parte di un ospite della struttura. Il tutto sovraesposto e gonfiato dai media locali e nazionali. Bianchi precisa che tutto questo fu una gigantesca montatura: in seguito si scoprì che l'aggressione scatenante non si era mai verificata, che "l'eroe" mediatico del quartiere, visto come esempio di rettitudine e difesa della legalità, venne beccato a rubare in una gelateria e che uno dei "capi della rivolta" e volto noto del neofascismo romano, è attualmente sotto inchiesta giudiziaria per truffa sui buoni pasto per celiaci.

Mongelli prende la palla al balzo e rilancia su un altro tema importante, ovvero la tanto decantata saldatura tra estrema destra e periferie: realtà o sovraesposizione mediatica? Zerocalcare risponde riallacciandosi alla vicenda del Tiburtino III per spiegare la strategia che vede in un quartiere 2-3 basisti dell'estrema destra che, per le manifestazioni, chiamano a raccolta i propri camerati da tutta l'area metropolitana romana. "Il problema – spiega l'autore – è che i media danno una visibilità inaudita a fenomeni di per sé marginali, costruendo una narrazione falsata della realtà delle periferie; nei quartieri ci sono tante esperienze sociali di solidarietà tra i cittadini, palestre popolari, scuole di italiano per stranieri, ecc., eppure tutto questo mondo non viene mai menzionato se non in chiave negativa". Zerocalcare sottolinea che c'è un impazzimento per cui "ormai i nazisti sono liberi di andare in televisione a dire cose anche risibili e senza contraddittorio, perché da un lato fanno audience e dall'altro fanno da spauracchio democratico per gridare al pericolo fascista".

Leonardo Bianchi traccia un punto politico sulla questione citando i disordini di Chemnitz, dove neonazisti hanno manifestato con scontri di una violenza che in Germania non si vedeva da decenni; per il giornalista c'è un problema molto grave nel fatto che un partito senza svastiche o teste rasate come l'AfD (o la lega salviniana in Italia) apra uno spazio politico enorme su tematiche razziste e islamofobe, che tiene insieme la destra presentabile e ripulita, e i neonazisti dichiarati.

Emanuele Bellintani

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Scaricate, consultate e stampate gratuitamente Speciale Festivaletteratura firmato L'Altra Mantova. La versione cartacea sarà reperibile nei principali punti di interesse del Festivaletteratura.

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