Vetrina Festival: domenica chiude la 22° edizione con Domenico De Masi, Bernard Friot, Bruno Bozzetto, Tim Marshall, Agnese Codignola, Diana Bosnjak Monai, Carlo Cottarelli e Elif Batuman

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DeMasiDomenico5MANTOVA, 8 set. - Domenica si chiude anche la 22° edizione del Festivaletteratura. La kermesse si chiuderà con ospiti di eccezione come Domenico De Masi, Bernard Friot, Bruno Bozzetto, Tim Marshall, Agnese Codignola, Diana Bosnjak Monai, Carlo Cottarelli e Elif Batuman.

Ecco una serie di eventi che vi segnaliamo all'interno della nostra "vetrina festival".

Evento 166 - Ore 10.00 • basilica palatina di santa barbara • € 6,00
Domenico De Masi
LA CULTURA TRADITA DAGLI INTELLETTUALI
Siamo disorientati perché la nostra società postindustriale – a differenza di tutti i sistemi sociali precedenti – è nata per germinazione spontanea, senza un compiuto modello teorico di riferimento. Oggi che l'egemonia della cultura scientifica e informatica su quella sociale e umanistica comporta la disponibilità di mezzi potentissimi mentre i fini restano imprecisati, l'esigenza irrisolta di una cultura politecnica viene soddisfatta dai media attraverso il vaniloquio dei talk show e dal giornalismo, attraverso l'apparente onniscienza dell'approssimazione. Un numero esiguo di grossisti della cultura filtra la realtà secondo il proprio tornaconto e la impone, edulcorata, alle masse telespettatrici, le quali la masticano e la sputano attraverso i social media, condividendo il potere finalmente democratizzato di divulgare il falso. Ma, come nel Settecento, per una eterogenesi dei fini riemerge il sospetto che nella nostra società, ghiotta di riforme, le riforme non bastino più.

Evento 168 - Ore 10.00 • casa del mantegna • € 6,00
Bernard Friot con Pino Costalunga e David Tolin
AMORI POETICI (ragazzi dagli 8 ai 15 anni)
Con lo humor e la leggerezza che lo contraddistinguono da sempre, Bernard Friot, autore francese tra i più conosciuti e amati in Europa, prende per mano gli adolescenti e li conduce con delicatezza nel mondo della poesia. Che sia attraverso la bizzarra storia di Marion e Kevin, protagonisti di Dieci lezioni sulla poesia, l'amore, la vita, o grazie a Il mio primo libro di poesie d'amore che sa toccare il cuore di ragazzi e adulti perché "ci sono mille modi per amare e mille modi per dirlo", lo scopo è sempre lo stesso: trovare le parole giuste e accendere una scintilla. Da "scrittore pubblico" quale è, e come egli stesso ama definirsi, Bernard Friot incontra i suoi giovani lettori per far nascere, insieme al libraio e suo traduttore David Tolin e all'attore Pino Costalunga, nuove storie dalla straordinaria musicalità.

Evento 172 - Ore 11.00 • teatro bibiena • € 6,00
Bruno Bozzetto e Grégory Panaccione con Bruno Gambarotta
IL MONDO HA BISOGNO DEI VIP
Da che mondo è mondo i Vip - esseri invincibili dotati di poteri sovrumani - accorrono in aiuto dei deboli e degli oppressi. Di questa nobile stirpe, e in particolare dei suoi ultimi discendenti - i fratelli Supervip e Minivip - si è fatto cantore Bruno Bozzetto, che proprio cinquant'anni fa scrisse per il cinema la prima puntata delle loro gesta, Vip, mio fratello superuomo, in cui l'improbabile coppia di supereroi sgominava l'organizzazione della perfida Happy Betty, che puntava a conquistare l'umanità attraverso uno strumento in grado di condizionare il progetto. Oggi, con l'aiuto dell'illustratore Grégory Panaccione, narra un altro capitolo dell'epopea dei Vip (Minivip & Supervip – Il mistero del Via Vai), raccontando le torbide trame di una razza aliena, che da secoli segretamente passa all'umanità tutte quelle invenzioni che contribuiscono a inquinare il pianeta, in modo da prenderne possesso una volta adeguatolo ai propri tossici standard. Dalla denuncia dei condizionamenti della società dei consumi a quella dei comportamenti che compromettono l'ambiente, Bozzetto continua attraverso i suoi strampalati supereroi a condurre una divertita satira sociale, di cui parla al Festival con l'amico Panaccione e lo scrittore Bruno Gambarotta.

Evento 177 - Ore 12.15 • aula magna dell'università • € 6,00
Tim Marshall con Carlo Annese
CONOSCERE I CONFINI
Le frontiere del pianeta stanno mutando a ritmi serrati, trasformandosi in veri e propri muri che fino a ieri sembravano solo un triste ricordo della Guerra fredda. Già corrispondente estero della BBC in Medio Oriente e in altre zone calde del pianeta, Tim Marshall studia e commenta quotidianamente questi fenomeni sulle pagine del sito di attualità politica The What and The Why. In saggi come Le 10 mappe che spiegano il mondo e I 15 muri che dividono il mondo, il giornalista inglese sostiene che per capire dove stiamo andando e comprendere il quadro complessivo degli eventi che ci circondano è quanto mai necessario lo studio della geografia, che è alla radice delle grandi questioni del nostro tempo. Lo incontra il giornalista Carlo Annese.

Evento 189 - Ore 15.00 • aula magna dell'università • € 6,00
Agnese Codignola e Vittorio Lingiardi
UNA STORIA STUPEFACENTE
Simbolo per anni della controcultura hippie e beat, il dietilammide-25 dell'acido lisergico è stato probabilmente la droga più demonizzata e al contempo mitizzata della storia. Eppure questa sostanza nasce in ambito farmaceutico, sintetizzata nel 1938 dal chimico svizzero Albert Hofmann, ma lo stigma culturale che per anni l'ha accompagnata ha condotto più volte gli studi a battute d'arresto. La giornalista scientifica Agnese Codignola ha intrapreso una ricerca sullo stato attuale delle terapie che la utilizzano, soprattutto in campo psichiatrico e psicoterapeutico, nel trattamento di depressione e dipendenze. Insieme al medico e psicoanalista Vittorio Lingiardi, l'autrice di LSD racconta attraverso il parametro scientifico la storia dell'acido, dalla sua nascita fino alle vicende più recenti, e di come l'atteggiamento nei suoi confronti stia lentamente cambiando, oltre ogni deriva mistica o moralista.

Evento 196 - Ore 17.00 • basilica palatina di santa barbara • € 6,00
Diana Bosnjak Monai, Wlodek Goldkorn e Patrik Ouředník con Guido Crainz
IL SESSANTOTTO CHE NON ABBIAMO CAPITO
"Erano belli e forti, colti, coraggiosi, intelligenti, arditi, fortemente socialisti proprio in virtù dei loro criteri di giustizia (...). Il sistema socialista poteva sentirsi orgoglioso di loro. Ma le autorità che rappresentavano questo sistema si sono spaventate". Così Zygmunt Bauman descriveva le migliaia di giovani che a Varsavia - e a Praga, e a Belgrado - si sollevarono nel 1968 contro i regimi comunisti, facendosi portatori di istanze innovatrici e antiautoritarie che molto avevano in comune con le proteste degli altri '68 in atto in tutto il mondo. Eppure quei movimenti a Est rimasero isolati e incompresi, complice forse un'idea troppo angusta di Europa che condizionava a Ovest una generazione animata, per altre cause, da un sincero slancio internazionalista. Guido Crainz, curatore di Il Sessantotto sequestrato, interroga alcuni scrittori e intellettuali dei paesi attraversati allora dai venti di protesta per raccogliere una testimonianza di quei giorni e capire come l'incomprensione e il fallimento del '68 a Est abbia inciso in modo decisivo sulla storia dell'Europa degli ultimi decenni e sulla crisi stessa della sua identità.

Evento 202 - Ore 17.30 • palazzo san sebastiano • € 6,00
Carlo Cottarelli
UN'ECONOMIA SENZA PECCATI
Far ripartire l'economia italiana non è un'utopia. Basta vincere la proverbiale accidia del nostro Paese e prendere coscienza che alcune storture radicate nel sistema politico e nel corpo stesso della società italiana non sono scritte nel destino, ma possono essere superate con una convinta azione riformatrice. Carlo Cottarelli – economista con un'esperienza
ventennale nel Fondo Monetario Internazionale e attualmente direttore dell'Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell'Università Cattolica di Milano – individua nell'evasione fiscale, nella corruzione, nell'eccesso di burocrazia, nei ritardi della giustizia, nella flessione demografica, nella difficoltà a stare nell'euro e nel divario tra Nord e Sud i mali che tolgono risorse alla crescita economica, scoraggiano gli investimenti stranieri e impediscono la creazione di nuova occupazione. Eppure – secondo l'autore di I sette peccati capitali dell'economia italiana – gli strumenti e le soluzioni per uscire dalla crisi sono a portata di mano.

Evento 204 - Ore 18.30 • palazzo ducale - piazza castello • € 6,00
Elif Batuman con Gabriele Romagnoli
LA VITA (NON) È INCHIOSTRO SU CARTA
"Se potessi ricominciare oggi, sceglierei di nuovo la letteratura. Se le risposte esistono, in questo mondo o nell'universo, sono ancora convinta che le troveremo proprio là". Saggista e scrittrice
americana di origine turca e collaboratrice di punta del New Yorker, Elif Batuman è stata un caso letterario negli Stati Uniti con I posseduti. Storie di grandi romanzieri russi e dei loro lettori, una strana commistione di memoir e critica letteraria e un invito ai lettori a mettersi prima o poi in viaggio nei luoghi dei romanzi e dei romanzieri amati. Non sorprende quindi che il primo romanzo della giovane autrice americana si intitoli L'idiota. Anche se questa volta ci racconta una storia d'amore tra i banchi dell'Università. Di lettori posseduti, scrittori e del suo paese d'origine Elif Batuman parla con il giornalista e scrittore Gabriele Romagnoli (Un tuff o nella luce, Solo bagaglio a mano)

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Scaricate, consultate e stampate gratuitamente lo Speciale Festivaletteratura firmato L'Altra Mantova. La versione cartacea sarà reperibile nei principali punti di interesse del Festivaletteratura.

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