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Ultras Mantova 1975: ‘7 anni di tragicomici ribaltoni, ora basta! Vogliamo un progetto all’altezza della storia del calcio mantovano’
MANTOVA, 16 lug. – In attesa del bando che sarà alla base delle scelte del sindaco Mattia Palazzi per affidare le sorti del Mantova Calcio a qualcuno che presenti un credibile progetto di rinascita partendo dalla serie D, si susseguono le testimonianze della cruda delusione e della rabbia causata dal fallimento della società guidata fino a pochi giorni fa dal presidente Marco De Sactis e dai suoi soci romani.
Una voce nettamente critica è quella degli "Ultras Mantova 1975" che affidano ad un comunicato una sintetica ricostruzione delle recenti vicende societarie del Mantova e, soprattutto, il loro impegno a vigilare sull'attendibilità di che si proporrà come guida alla prossima ripartenza del Mantova dalla categoria dilettantistica.
"A sette anni dal fallimento Lori con la conseguente ripartenza dalla serie D, siamo di nuovo nel baratro, dopo un susseguirsi tragicomico di ridicoli ribaltoni societari, che avrebbero dovuto, a parole, portare alla rinascita del nostro glorioso Mantova.
Proviamo a ricapitolare, molto sinteticamente, quanto accaduto in questi anni, sperando di non dimenticare, ripercorrendo le tappe di questa odissea, qualche principale protagonista del Circo, che staziona, da ormai troppo tempo, presso Viale Te...
- 8 luglio 2010: alcuni imprenditori mantovani, capeggiati da Bompieri (Pres.), con il supporto di Castagnaro, si insediano in viale Te e ripartono dalla serie D;
- 9 novembre 2011: Famà acquista il 15% delle quote e diventa Vicepresidente; - 18 luglio 2012: De Pasquale entra in Società con il 20%;
- 9 agosto 2012: i soci mantovani ufficializzano l'accordo di cessione del 50% del Club ai bergamaschi Passera e Bianco. Accordo che salta prima delle firme dal notaio;
- 29 aprile 2013: Lodi rileva il 70% del Mantova. Bompieri rimane Pres. Onorario; - 28 agosto 2014: Esposito acquista da Lodi il 30% e ottiene la Presidenza;
- 5 settembre 2014: Di Matteo acquisisce il 70% diventando Presidente. Esposito lascia la Società , a neanche dieci giorni dal suo insediamento;
- 26 giugno 2015: subentrano i bresciani di Sdl con la maggioranza delle quote, Musso è il nuovo Pres., Di Loreto è il suo braccio destro, a Lodi resta il 15%, ai soci mantovani il 30%;
- 20 gennaio 2017: per la serie "non c'è mai limite al peggio", dopo mesi di tiramolla ed una serie infinita di trattative imbarazzanti, un gruppo di imprenditori romani, con a capo De Sanctis (già Pres. da mesi) e Folgori, si impossessa, pressoché gratuitamente, del 100% del Mantova. Vengono distribuite le quote badando a non superare il 9% per ogni singolo Socio, con lo scopo di evitare controlli indesiderati. I proprietari del logo del Club rimangono i bresciani, che dopo innumerevoli promesse non mantenute, tolgono il disturbo e tornano a dar lustro al loro "glorioso" Rezzato.
- Ora, a metà luglio 2017, ci ritroviamo, ancora una volta, a non conoscere quale sarà il futuro (molto prossimo) del Mantova. Mentre scriviamo il comunicato, veniamo a conoscenza dell'esclusione del Mantova dai campionati professionistici e ci prepariamo ad un altro fallimento, ad un'altra ripartenza dalle categorie minori, ancora una volta...
Crediamo che, a questa agonia che dura ormai da troppi anni, sia doveroso porre la parola FINE, una volta per tutte! MANTOVA, il MANTOVA e i suoi TIFOSI meritano RISPETTO!!! E' ora di finirla con questa staffetta di personaggi improvvisati, che per tornaconti personali o per incompetenza, si prendono gioco della passione del popolo biancorosso e di un'intera città !
Lo ripetiamo a gran voce, ancora una volta... ORA BASTA!!!!! Contrasteremo, con tutte le nostre forze e con tutte le armi a nostra disposizione, qualsiasi iniziativa, o tentativo di gestione, che non abbia alla base un progetto limpido e trasparente, o che non sia all'altezza della storia e della tradizione ultracentenaria, che contraddistinguono il Mantova Calcio! IL MANTOVA SIAMO NOI!!!" - (Ultras Mantova 1975)
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